Eyes of Wakanda, spiegazione del finale: come si collega Black Panther e cosa significa l’introduzione di Iron Fist

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Eyes of Wakanda è appena uscito su Disney+ e cambia tutto ciò che pensavamo di sapere sul franchise di Black Panther dei Marvel Studios.

La serie segue diversi personaggi nel corso della Storia mentre tentano di recuperare e restituire potenti artefatti alla nazione isolazionista di Wakanda. Nel finale (ambientato nel 1896), veniamo introdotti a una Black Panther di 500 anni nel futuro, interpretata da Anika Noni Rose.

La futura Regina di Wakanda ha viaggiato indietro nel tempo perché Wakanda e il mondo sono caduti in mano all’Orda aliena. Avverte il Principe Tafari e Kuda che l’ascia di Vibranio che hanno trovato non deve essere restituita alla sua casa. Lasciando l’ascia in giro per il mondo, un giorno verrà rubata da Erik Killmonger, facendo emergere T’Challa dall’ombra e portando infine il Wakanda a rivelarsi al mondo.

Erik Killmonger in Eyes of Wakanda

Black PantherCambiando la storia, la Terra ha ora molte più possibilità di resistere all’invasione dell’Orda. Quell’invasione avverrà tra centinaia di anni, qualunque cosa accada, ma assicurandosi che T’Challa apra i confini del Wakanda e ne condivida i segreti, l’umanità avrà la possibilità di respingere gli invasori (è accertato che il Wakanda sia rimasto un segreto nella linea temporale della Regina). Kilmonger fa persino un cameo negli ultimi momenti della serie, confermando che l’ascia che ha rubato è la stessa che la futura Regina, il Principe Tafari e Kuda hanno impedito di rimandare in Wakanda.

Un nuovo Iron Fist

Un altro grande argomento di discussione in Eyes of Wakanda è l’introduzione di un altro Iron Fist. Jona Xiao dà la voce a Jorani nel terzo episodio, ambientato in Cina nel 1400 d.C. Si intrufola nella base dei War Dogs per recuperare la statua del drago che le è stata sottratta.

Simile a Danny Rand e Colleen Wing, Jorani detiene il potere di Shou-Lao e protegge gli interessi di K’un-Lun. Non c’è nulla che prepari davvero il terreno per vederla in futuro, e non è basata su nessuno dei personaggi che conosciamo dai fumetti. Questo è un Iron Fist appena creato per l’MCU.

Ancora più importante, vedremo prima o poi la guerra del mondo contro l’Orda? Resta da vedere, ma con i viaggi nel tempo in gioco e una nuova linea temporale creata, potrebbe essere la base per una possibile seconda stagione di Eyes of Wakanda.

La nuova serie d’azione e avventura, prodotta in collaborazione con Zinzi Coogler, Sev Ohanian e Kalia King di Proximity Media, segue le avventure di coraggiosi guerrieri del Wakanda nel corso della storia. In questa avventura in giro per il mondo, gli eroi devono portare a termine pericolose missioni per recuperare manufatti di Vibranio dai nemici del Wakanda. Loro sono gli Hatut Zaraze, e questa è la loro storia.

Con le voci di Winnie Harlow, Cress Williams, Patricia Belcher, Larry Herron, Adam Gold, Lynn Whitfield, Jacques Colimon, Jona Xiao, Isaac Robinson-Smith, Gary Anthony Williams, Zeke Alton, Steve Toussaint e Anika Noni Rose, Eyes of Wakanda è diretta dal regista/produttore esecutivo Todd Harris.

La serie è ora disponibile in streaming su Disney+. Nella nostra recensione di Eyes of Wakanda, Chiara Guida ha scritto: “Con un perfetto equilibrio tra avventura, introspezione e commento politico, Eyes of Wakanda si impone come una delle migliori produzioni animate di Disney+ degli ultimi anni. È una lettera d’amore alla cultura afrocentrica, al potere del segreto, e alla complessità del sacrificio. E, cosa rara per il franchise, lascia il pubblico non solo soddisfatto, ma anche desideroso di vedere cos’altro si nasconde dietro gli occhi vigili del Wakanda.”

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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