Torna su Sky e in streaming su NOW Gabriele Muccino con la seconda stagione di A casa tutti bene. La prima serie televisiva della filmografia del regista romano racchiude, ancora una volta, i temi portanti che hanno da sempre caratterizzato il suo cinema. Ritroviamo quindi per protagonista una famiglia borghese e disfunzionale che riesce solo a comunicare attraverso urla e grida. A casa tutti bene 2 – La serie riprende da dove l’avevamo lasciata, con la rivelazione shock della prima stagione, in cui viene svelato che il cadavere sepolto nel giardino della casa al mare ad Ansedonia dei Ristuccia, era quello di Verena, una dipendente della famiglia e Ginevra sconvolta scappa in auto, finisce fuori strada ed è in fin di vita.
La trama di A casa tutti bene 2 – La serie
Il primo episodio svela che Ginevra (Laura Adriani) è sopravvissuta all’incidente ma è in coma in ospedale intanto i Ristuccia e i Mariani si riuniscono per parlare della morte di Verena. Alba (Laura Morante) la matriarca dei Ristuccia si prende tutta l’ira e il disprezzo dei suoi tre figli Carlo (Francesco Scianna), Paolo (Simone Liberati) e Sara (Silvia D’Amico) per aver nascosto l’omicidio della giovane amante del padre Pietro. Dopo questa parte introduttiva di A casa tutti bene 2 – La serie c’è un salto temporale di ben un anno e finalmente Ginevra si risveglia e i fratelli Ristuccia cercano in tutti i modi di tenere a galla la loro azienda di famiglia, cioè il ristorante San Pietro.
Sara inizia a frequentare un noto chef stellato (Tom Leeb) e lascia il marito fedifrago Diego (Antonio Folletto), Paolo è in lotta per riottenere la custodia del figlio Giovanni (Federico Ielapi) che vive a Parigi e Carlo deve affrontare il ritorno a casa di Ginevra che purtroppo non cammina più e non ricorda del cadavere nascosto da Alba e Maria Ristuccia (Paola Sotgiu). Intanto però un’altra minaccia riaffiora dal passato, il malavitoso Adriano Abbattista, non più in galera ma agli arresti domiciliari, ragione per cui Luana (Emma Marrone) spaventata dall’accaduto lascia il secondo genito di Maria, cioè Riccardo (Alessio Moneta) e porta via anche il figlio di pochi mesi Cesare. Nel frattempo la malattia di Sandro Mariani (Valerio Aprea) peggiora e la moglie Beatrice (Milena Mancini) è costretta a lasciare il marito ammalato di Alzheimer in una clinica che si prenderà cura di lui, una delle scene più toccanti della serie in generale.
Il finale del quarto episodio è forse il momento più inaspettato di questi primi sei episodi della seconda stagione di A casa tutti bene. Senza svelare troppo, di nuovo come era successo anni prima, la storie in qualche modo si ripete, un Ristuccia e un Mariani si ritrovano di notte con un morto nella cucina del ristorante, con la missione di sbarazzarsene il prima possibile. Da qui i due personaggi provano sulla loro pelle tutto quello che hanno passato le loro madri, certo questo nuovo omicidio non è un incidente ma un atto di difesa nei confronti di Luna (Sveva Mariani) che stava per essere violentata da un uomo nascosto nel cortile del ristorante. Nel sesto episodio la polizia inizia ad indagare sul ritrovamento di un cadavere carbonizzato in una cava e i primi indiziati sono proprio i componenti delle due famiglie del San Pietro.
Un family drama italiano
La famiglia disfunsionale è da sempre alla base delle trame di un family drama, basta pensare a quella più celebre americana dei Roy, protagonisti di Succession, la serie pluripremiata in onda in queste settimane sempre su Sky o anche quella dei Dutton di Yellowstone. La prima produzione seriale del regista che si è fatto conoscere al grande pubblico nel 2001 con il film L’ultimo bacio, gioca anche lui sui contrasti tra i fratelli che vogliono gestire l’azienda di famiglia, in questo caso il ristorante San Pietro, eredità del patriarca ormai passato a miglior vita.
La prima stagione era stata drammatica, tra segreti nascosti per decenni, bugie e le tante inconfondibili sfuriate isteriche che da sempre sono il marchio di fabbrica di Muccino. A casa tutti bene 2 – La serie è sempre piena, soprattutto nei primi episodi, di crisi di nervi ma anche nascita di nuove relazioni, un nuovo mistero e la collaborazione tra i i fratelli Ristuccia e il cugino, detto Riccardino, Mariani che uniscono le forze per mandare avanti il loro prestigioso locale nel cuore di Roma. Gabriele Muccino per finire dirige un cast, tra i più talentuosi e uniti in un unico set di una serie drammatica televisiva, dove in questa seconda stagione spiccano le interpretazioni di Silvia D’amico, Francesco Scianna, Valerio Aprea e Antonio Folletto.
Questa seconda stagione si conferma un ottimo prodotto seriale italiano riconoscibile nella firma del suo creatore e che scorre inseguendo un nuovo mistero e delitto che metterà di nuovo in crisi le famiglie Ristuccia e Mariani.