Una vita che va a rotoli, una pericolosa eredità e morti violente avvolte nel mistero. Questi sono gli ingredienti principali dell’intrigante e cupo k-thriller poliziesco Eredità sepolta (titolo inglese The Bequeathed, titolo coreano 선산 ). La miniserie targata Netflix è basata sull’omonimo webtoon di Kang Tae-kyung ed è co-scritta e prodotta da Yeon Sang-ho, l’autore del celebre e acclamato film Train to Busan e della spaventosa serie Netflix Hellbound. Mettendo da parte orribili zombie e demoni infernali, Sang-ho realizza per il piccolo schermo un crime realistico, avvincente e angosciante che sfugge agli stereotipi soprannaturali per immergere ora il pubblico in una nevrotica storia sulla perfidia e la perversità umana.
Eredità sepolta è composto da 6 episodi di circa 45-50 minuti ciascuno e disponibile dal 19 gennaio 2024 sull’amata piattaforma Tudum.
Eredità sepolta: la trama
Mentre incarica un detective privato di procurarle le prove dell’infedeltà del marito, Yoon Seo-ha (interpretata dall’attrice Kim Hyun-joo, precedentemente protagonista di Hellbound e Jung_E), docente ordinaria, cerca di conquistare la tanto agognata promozione facendo da assistente e ghostwriter a un viscido e scorretto professore universitario. Ma tra delusioni e tradimenti, la sua vita si complica ancor di più quando, improvvisamente, un traumatico e doloroso passato bussa alla sua porta: dopo la dipartita di uno sconosciuto zio deceduto a causa di un avvelenamento da tallio, Seo-ha scopre di essere l’erede del cimitero di famiglia.
Intanto, anche il misterioso e strambo fratellastro Kim Young-ho (Ryu Kyung-soo, Itaewon Class e Jung_E) è deciso a lottare per ottenere una parte dell’eredità. È così che l’investigatore capo Park Sang-min (Park Byung-eun) e il detective Choi Sung-jun (Park Hee-soon) si ritrovano a dover investigare su una serie di atroci omicidi legati ai due fratellastri e all’oscuro cimitero dietro cui si cela un disonorevole segreto.
Due tempi, due storie, due eredità
Episodio dopo episodio, morte dopo morte, la serie travolge e cattura il pubblico in una fitta e intricata trama che si dipana tra un confuso passato e un pericoloso incerto presente. La narrazione si sviluppa su due minitrame parallele che non si intrecciano mai: da un lato, emerge la triste storia di Seo-ha e Young-ho, i due fratellastri costretti a pagare le conseguenze ereditate delle scelte di un padre assente e infelice; dall’altro, invece, prende forma la storia di Sang-min e Sung-jun, i due detective che, nel tentativo di fuggire dai propri problemi familiari, finiscono per vincolarsi l’un l’altro in un ingiusto e inconcludente conflitto lavorativo. È proprio in questo vorticoso intreccio di tristi amori, famiglie in frantumi e amicizie finite che i protagonisti si rivelano, a poco a poco, le vittime collaterali di un fato beffardo e scorretto.
Al di là dei parallelismi sopraccitati (quello del passato-presente e delle due coppie di protagonisti), la trama si eleva su un terzo parallelismo che riguarda le “eredità sepolte” (a cui il titolo fa appunto riferimento). Due sono, dunque, le eredità familiari che Seo-ha e Young-ho sono costretti ad affrontare e, in qualche modo, accettare: un’eredità materiale, legata al cimitero di proprietà del defunto zio Yoon Myung-gil; e un’eredità ancor più importante, quella biologica, legata a un “amore peccaminoso”, un rapporto incestuoso di cui il povero Young-ho è il frutto.
Una storia sincera di bugie e occulto
La mostruosa e terrificante atmosfera soprannaturale che tanto ha caratterizzato le precedenti opere di Yeon Sang-ho lascia ora spazio, dunque, a una storia più sincera e verosimile, in cui è il buio dell’animo umano a dipingere l’atmosfera funerea e tormentosa di questo mistery thriller sudcoreano breve e intenso.
Inoltre, ad arricchire ulteriormente di mistero e oscurità la serie, alla trama si aggiunge il fascino dell’occulto e dello sciamanesimo. Inquietanti rituali, talismani insanguinati e confuse possessioni si tessono al funereo velo che ricopre l’intera vicenda. L’elemento dell’occulto, seppur in brevi scene chiave, contribuisce così a dipingere un quadro più complesso e suggestivo, caratterizzato da un climax di suspance e tensione.
Un k-thriller che merita una possibilità
Nonostante il ritmo a tratti un po’ troppo lento, la serie riesce a intrattenere piacevolmente il pubblico grazie al talentuoso e carismatico cast e, soprattutto, alla narrazione così contorta e imprevedibile da incuriosire e confondere allo stesso tempo lo spettatore. Eredità Sepolta entra, quindi, nella lista di quei prodotti originali Netflix – di cui fanno parte, per esempio, La creatura di Gyeongseong, Sweet Home e Hellbound, appunto – che miscelano dramma e orrore al suggestivo ed ermetico folclore del Sud Corea, e che meritano senza indugio una possibilità.