La fantastica Signora Maisel recensione

È arrivata sugli schermi di tutto il mondo come un’esplosione, colorata, chiacchierina, vivace, irresistibile: Midge Maisel è amata da tutti, con tutte le sue nevrosi e i suoi dubbi, i suoi cappellini coordinati e la sua insopportabile tendenza a parlare sempre troppo, cosa che la porta spesso a cacciarsi nei guai. Sembra quindi strano doverle dire addio con la quinta stagione di La fantastica Signora Maisel che arriva su Prime Video dal 14 aprile con i primi 3 episodi (e con un episodio a settimana fino al 26 maggio).

 

E proprio perché questo addio è così sentito da parte di tutti quelli che l’hanno conosciuta e creata (Amy-Sherman Palladino, parliamo con te), ci si è presi un’intera stagione per salutarla come si deve, in un lungo addio che ci porta dalla fuga dal Carnegie Hall in una tormenta di neve fino a dove non possiamo rivelare, per non fare spoiler. Ma in mezzo ci saranno confessioni, rese dei conti, gradini da salire e pareti da scalare per arrivare finalmente a coronare il sogno di Midge: diventare una stand-up comedian di successo. E lei non ci deluderà, non spezzerà il nostro cuore (e quello di Lenny Bruce) e alla fine ce la farà. Ma a che prezzo?

La fantastica Signora Maisel, la quinta e ultima stagione

La fantastica Signora Maisel porta Midge e Susie in territori inesplorati, e ce le mostra da alcuni punti di vista che non avevamo mai considerato prima. Approfondisce il passato, il presente e il futuro di queste donne bizzarre e splendide delle quali ci siamo in qualche misura tutti innamorati. La spinta “politico-sociale” della serie rimane intatta e feroce, elegantemente nascosta trai dialoghi taglienti e torrentizi che sgorgano dalle labbra di chiunque, nello show, e Palladino dimostra di non fare sconti a nessuno, facendo parlare ogni personaggio come fosse una propaggine di se stessa. Sono tutti arguti, brillanti, sarcastici, comicamente tragici in La fantastica Signora Maisel, e sebbene sia Midge il faro della serie, nessuno dei comprimari sfigura in questo circo irrefrenabile che è la vita dei Maisel e dei Weissman, che viene continuamente rivoluzionata da inaspettate circostanze che li sovrastano.

Una resa dei conti con se stessi

In questa quinta e conclusiva stagione, Midge Maisel (ma anche tutti gli altri personeggi!) sembra finalmente in grado di fare i conti con ciò che ha costruito (e distrutto) negli anni precedenti. È davvero ad un passo dal vero successo in quel mondo di uomini che pare imparare ad accettarla, ma soprattutto si trova a fare i conti con un ritrovato Joel, al quale sarà sempre legata dai loro figli. E proprio i bambini di Midge occupano un posto importante, inedito, in questa stagione: la donna di casa e famiglia che ha rinunciato a tutto per inseguire finalmente la sua ambizione è ora alle prese con le conseguenze delle sue scelte per i suoi figli. È davvero interessante il lavoro che Palladino fa con questi due piccoli personaggi, che fino a questo momento sono stati muti e che adesso, sia per quanto riguarda il registro comico, sia per quello più serio, prendono prepotentemente posto all’interno della narrazione principale, e non sono più soltanto dei nomi che riecheggiano ogni tanto nei corridoi di casa Weissman.

Un cast “fantastico”

La fantastica signora Maisel non sarebbe così fantastica se non avesse intorno tutta la sua tribù; abbiamo citato l’agente implacabile, Susie, e l’ex marito Joel, ma anche Abe e Rose, i genitori, e Moishe e Shirley, gli ex suoceri, contribuiscono a costruire il microcosmo che gravita intorno a Midge e i rispettivi interpreti non potrebbero incarnare meglio le idiosincrasie, le bizzarrie, i difetti e le virtù di una famiglia che impara a vivere alla giornata una situazione particolare. Tony Shalhoub e Marin HinkleMichael ZegenKevin Pollak e Caroline Aaron, Luke Kirby, Alex Borstein e la fantastica, è il caso di dirlo, Rachel Brosnahan sono davvero tutti vecchi amici degli spettatori.

E farà un po’ male dir loro addio, ma se i calcoli di Amy-Sherman Palladino sono esatti, la serie si chiuderà con tutte le risposte che il pubblico desidera, con tutti gli arcani svelati e con la pienezza e la soddisfazione di una storia raccontata con tanta intelligenze e un po’ di narcisismo per queste parole tanto argute e rapide a cui la creatrice proprio non riesce a rinunciare, ma che costituiscono il suo amatissimo marchio di fabbrica.

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Guida
Articolo precedenteSerie tv di Harry Potter: il capo della HBO evita le domande su JK Rowling
Articolo successivoThe Great 3: trailer della nuova stagione con Elle Fanning
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
la-fantastica-signora-maisel-quinta-stagioneFarà un po’ male dir loro addio, ma se i calcoli di Amy-Sherman Palladino sono esatti, la serie si chiuderà con tutte le risposte che il pubblico desidera, con tutti gli arcani svelati e con la pienezza e la soddisfazione di una storia raccontata con tanta intelligenze e un po’ di narcisismo.