Long Bright River, la recensione della serie con Amanda Seyfried

-

La nuova serie originale targata Peacock e basata sul best-seller scritto da Liz Moore, Long Bright River, è ambientata nei sobborghi di Philadelphia, dove la crisi degli oppioidi sta spingendo molte, troppe donne sulla strada. In uno dei quartieri più poveri della città, l’agente di polizia Mickey Fitzpatrick (Amanda Seyfried) cerca di superare i propri problemi personali e allo stesso tempo scoprire la verità su alcune morti misteriose che non crede siano causate da overdose. Quando la sorella Kacey (Ashleigh Cummings), tossicodipendente con cui non parla da tempo, scompare nuovamente nel nulla, Mickey è costretta ad affrontare i traumi del passato per salvarla.

 

Long Bright River cattura subito l’attenzione

Il pilot di Long Bright River è uno dei migliori episodi televisivi visti da qualche tempo a questa parte. Innanzitutto l’ambientazione è precisa e realistica nel mostrare il degrado e la miseria in cui finiscono per vivere le vittime della dipendenza da oppioidi. Anche se le scene di strada sono state girate a Brooklyn, sulla Broadway che divide Bushwick da Bedford Stuyvesant, tuttavia anche l’ambientazione fittizia riesce a ricreare quel senso di disperazione necessario perché l’atmosfera funzioni. L’episodio non cerca di rendere la realtà di quella situazione drammatica più adatta al grande pubblico, tutt’altro: guardando Long Bright River si può esprire con pienezza la difficoltà sociale, economica e soprattutto umana.

- Pubblicità -
 
 

È sempre un piacere osservare un attore capace di comprendere completamente un personaggio, ed è quello che accade con Amanda Seyfried. La capacità di ritrarre la vita interiore di Mickey utilizzando soltanto un linguaggio del corpo molto controllato, sapendo che la donna ha bisogno di trattenere i suoi sentimenti per contenere tutto il peso psicologico e fisico che si porta dietro, è qualcosa che rende la sua interpretazione davvero notevole. Nei primi episodi di Long Bright River la protagonista è di gran lunga il motivo per cui questa serie risulta coinvolgente, perché come spettatore si può sperimentare tutto ciò che Mickey sta passando, e si vuole sapere di più sul dolore che ha sofferto in passato. Il primo episodio non svela troppo, anzi lascia al pubblico la necessità di saperne di più, di compenderla più a fondo. Per questo motivo, a partire dal secondo episodio, l’enorme quantità di flashback che iniziano a raccontarci la sua storia passata è alla fine piuttosto inutile, se non addirittura controproducente. In realtà si spiegano troppe cose su un personaggio che era così potente perché si poteva essere empatici con lei e continuare a fare ipotesi sul suo dolore trattenuto.

La scelta di rivelare a poco a poco tutto quello che Mickey ha vissuto rallenta il ritmo della narrazione e, cosa ancora peggiore, priva la Seyfried della possibilità di lavorare al meglio su quel leggero senso di incertezza che il suo ruolo poteva garantire. Questo non intacca alla fine la forza della sua interpretazione – profondamente commovente soprattutto quando non parla troppo o usa le normali chiacchiere per nascondere quello che le sta succedendo – ma sicuramente rende Long Bright River meno efficace di quanto avrebbe potuto essere. Ma proprio quando il dramma psicologico diventa più retorico, la trama propriamente thriller inizia a infittirsi, rendendo la serie ancora piuttosto intrigante. Il risultato complessivo di questo show lo rende sicuramente meritevole di essere visto, anzi ci ha fatto venire voglia di leggere il romanzo da cui è tratto per scoprire le somiglianze e le differenze di questo adattamento televisivo.

Le capacità di Amanda Seyfried

Amanda Seyfried è un’attrice che negli ultimi anni ha dimostrato notevoli capacità recitative nell’interpretare personaggi complessi e stratificati. Pensiamo a Mank di David Fincher (per il quale ha ottenuto una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista) ma anche a First Reformed di Paul Schrader e alla serie originale di Hulu The Dropout. Mickey Fitzpatrick in Long Bright River può essere riconosciuto come il suo lavoro migliore, il che testimonia chiaramente del processo di miglioramento che l’artista sta attraversando. Congratulazioni.

Long Bright River
3

Sommario

Amanda Seyfried è un’attrice che negli ultimi anni ha dimostrato notevoli capacità recitative nell’interpretare personaggi complessi e stratificati.

Adriano Ercolani
Adriano Ercolani
Nasce a Roma nel 1973. Laureato in Storia e Critica del Cinema alla "Sapienza", inizia a muovere i primi passi a livello professionale a ventidue anni, lavorando al tempo stesso anche nel settore della produzione audiovisiva. Approda a Coming Soon Television nel 2006, esperienza lavorativa che gli permette di sviluppare molteplici competenze anche nell'ambito del giornalismo televisivo. Nel 2011 si trasferisce a New York, iniziando la sua carriera di corrispondente di cinema dagli Stati Uniti per Comingsoon.it e Cinefilos.it - È membro dei Critics Choice Awards.

ALTRE STORIE