Stranger Things 4 – Volume 1, recensione della serie Netflix

Stranger Things 4 - Volume 1 arriva sulla piattaforma il 27 maggio, in attesa del Volume 2, che sarà costituita solo dagli ultimi due episodi e che sarà disponibile a partire dal 1° luglio.

Stranger Things volume 1 recensione
Courtesy of Netflix © 2022

Ogni grande avventura arriva alla sua conclusione, e così accadrà a breve per la serie tv che dal 2016 riporta, con grande insistenza e convinzione, gli spettatori di Netflix indietro nel tempo, agli anni ’80. Stranger Things 4 – Volume 1 arriva in piattaforma il 27 maggio e, per la prima volta nella sua storia, non sarà tutta disponibile per i bingewatcher lì fuori. La prima cosa da sapere in questa recensione di Stranger Things 4 – Volume 1 (episodi da 1 a 7) è che la serie dei Differ Brothers è stata divisa in due capitoli e che, se il primo, quello di cui si parla in questa sede, arriva a fine maggio, per vedere il secondo blocco di episodi, i due conclusivi, bisognerà aspettare al 1° luglio.

 

Poco male, perché sebbene il settimo episodio si concluda con un grande cliffhanger e un gigantesco punto di domanda, l’attesa non è poi troppa e, in questo caso, potrebbe aumentare il piacere, anche perché, questa volta, gli episodi della quarta stagione durano tutti più di 60 minuti, oltre un’ora a episodio per la nostra quarta volta a Hawkins. Nel dettaglio, il primo episodio dura un’ora e 18 minuti, il settimo (l’ultimo del primo volume) un’ora e 38 minuti. L’episodio più breve, il terzo, ha una durata di un’ora e 3 minuti. Ma l’episodio più lungo è il nono ed ultimo: due ore e 30 minuti.

Stranger Things 4 Parte 1, cosa succede a Hawkins?

Ma torniamo a quello che veramente ci interessa, ovvero cosa accade ai nostri giovani eroi in questo quarto e conclusivo ciclo di episodi. Alla fine dei dolorosi eventi che hanno portato alla sconfitta dei sovietici nella terza stagione, ma all’apparente morte di Hopper (David Harbour), Joyce (Winona Ryder) decide di lasciare Hawkins insieme ai suoi ragazzi, Jonathan (Charlie Heaton)e Will (Noah Schnapp), adottando anche Undici (Millie Bobby Brown), rimasta (ancora) orfana a causa della scomparsa di Jim ed estremamente in difficoltà nella sua nuova vita fuori dal suo guscio. Mike (Finn Wolfhard) e Dustin (Gaten Matarazzo) cercano di trovane un nuovo equilibrio, dal momento che hanno “perso” Will e Lucas (Caleb McLaughlin) sembra più interessato a essere popolare che a frequentare i suoi vecchi amici. Max (Sadie Sink), d’altro canto, deve fare i conti con gli eventi traumatici della passata stagione, anche lei, nella tragica conclusione della storia, ha perso qualcuno, il suo fratellastro che era stato posseduto dal Mindflayer e che si era infine sacrificato per salvarla. Questo percorso di elaborazione del lutto la porterà a isolarsi. Intanto Nancy (Natalie Dyer) lavora al giornale della città, sognando il college, forse con Jonathan, e Steve (Joe Keery) e Robin (Maya Hawke) sono impegnati nel loro lavoro al videonoleggio, consolidando quel forte legame di amicizia (platonico con la P maiuscola, cit.) instaurato nella terza stagione. Intanto, in una prigione nel deserto innevato della steppa russa, un prigioniero americano fa progetti di fuga… E mentre tutti si preparano alle vacanze di primavera, a Hawkins si verifica un efferato omicidio ai danni di un’adolescente. I guai per la cittadina dell’Indiana non sono ancora finiti.

Stranger Things 4 - Volume 1
Courtesy of Netflix © 2022

Matt e Ross Duffer hanno deciso di dividere i nostri eroi per la loro avventura conclusiva. I “gruppi d’azione” si muoveranno infatti in maniera autonoma, ignari di quanto accade all’altro per tutta la vicenda. Avventure parallele che però in qualche modo li vedono collaborare, inconsapevoli, anche a distanza. Abituati ad avere a che fare con le stranezze e il Sottosopra, i nostri giovani eroi non si faranno intimidire facilmente da quello che li aspetta. Ma questa volta la minaccia è antica e sembra risalire alle origini di tutti i mali che hanno afflitto la città.

Il grande omaggio a Stephen King e a It

Stranger Things 4 – Volume 1 è densissima, di rimandi, di citazioni, ma anche di idee di messa in scena e dal punto di vista dello sviluppo della trama. Ovviamente non tutto è originale, ma tutto è certamente pensato per offrire agli spettatori l’esperienza più totalizzante mai avuta con la serie. Naturalmente la principale fonte di ispirazione per questa stagione, ora più che mai, è Stephen King e il suo capolavoro It. Lasceremo agli spettatori scoprire come, ma il re del brivido è omaggiato con un elemento fondato della trama che è inglobato con grande eleganza all’interno della storia.

C’è poi la sensazione di “chiusura”, dal momento che, sebbene la storia sia nuova e tutta da scoprire, torna indietro nel tempo a riportare a galla le origini del male che si nasconde nel Sottosopra, andando anche a fare luce, di più e meglio, sulle origini di Undici e sul laboratorio che l’ha vista come una cavia per gran parte della sua vita.

Uno schema ripetitivo per una miniera di easter eggs

Stranger Things 4 – Volume 1 si conferma un ottimo prodotto, ricco e curato, che ancora alla quarta stagione rappresenta il meglio di quanto Netflix abbia prodotto fino a questo momento. Certo, si fonda sempre sulla stessa struttura narrativa, ripetendosi, anche questa volta, con una puntualità esasperante, ma garantisce intrattenimento e coinvolgimento dello spettatore, riservandogli anche un certo gusto nello scovare dettagli, citazioni e easter eggs.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
stranger-things-4-volume-1-serie-netflixStranger Things 4 Parte 1 si conferma un ottimo prodotto, ricco e curato, che ancora alla quarta stagione rappresenta il meglio di quanto Netflix abbia prodotto fino a questo momento. Certo, si fonda sempre sulla stessa struttura narrativa, ripetendosi, anche questa volta, con una puntualità esasperante, ma garantisce intrattenimento e coinvolgimento dello spettatore, riservandogli anche un certo gusto nello scovare dettagli, citazioni e easter eggs.