The Penguin: la recensione della serie con Colin Farrell

La serie con protagonista l'attore nominato agli Oscar esce il 20 settembre con il primo episodio disponibile su Sky, e poi con un episodio a settimana.

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Disponibile su Sky dal 20 settembre, The Penguin potrebbe inserirsi nella scia di quelle serie tv, spin-off di lungometraggi di successo, che hanno allargato il mondo e l’immaginario proposto da una storia precedente.

 
 

Come Andor o The Continental, che rispettivamente ampliano l’universo di Star Wars e di John Wick, anche la serie con protagonista Colin Farrell nei panni di Oz “il Pinguino” Cobb mira ad espandere l’universo di Gotham creato da Matt Reeves in The Batman, dove ha esordito il personaggio nel 2022. E ora, in attesa del sequel, arriva a disposizione degli spettatori una serie di otto episodi che racconta dell’ascesa al potere di quello che diventerà trai più iconici villain dell’Uomo Pipistrello.

Di cosa parla The Penguin

Oswald “Oz” Cobblepot / Pinguino è l’ex tenente capo del boss del crimine Carmine Falcone (John Turturro nel film e Mark Strong nella serie) che ha una grande fame di potere e si schiera contro tutti gli eredi di Falcone per occupare quello che una volta era il posto del defunto boss. Con una madre assillante che vive fuori dal tempo, un improbabile amico autista da poco uscito dall’adolescenza e una nemica formidabile, pazza e omicida, che si cela dietro l’innocua apparenza di Sofia Falcone (Cristine Milioti), Oz dovrà sgomitare nei bassifondi di Gotham per arrivare in cima alla società, dove desidera ardentemente stare.

Ambientata una settimana dopo la fine degli eventi di The Batman, The Penguin non è semplicemente una storia delle origini, ma un’indagine profonda nella psicologia di un personaggio che tutti pensavamo di conoscere, dai fumetti, dai cartoni animati (ottima l’interpretazione che ne ha dato Batman: Caped Crusader) e dai film (Danny DeVito è rimasto nella memoria collettiva continuando a generare schifata ammirazione).

The Penguin Colin Farrell
The Penguin – Photograph by Courtesy of Max

L’origine di un mostro

La stessa autrice dello show, Lauren LeFranc, definisce The Penguin “meno come a una tradizionale storia di ‘ascesa al potere’ e più come all’origine di un mostro e a un’opportunità, nel corso di otto episodi, di esplorare la psicologia di Oz, mostrando la sua logica perversa e la sua storia senza glorificarla.” A partire dalla stessa ossessione di Oz per il potere, che si trasforma in qualcosa di grottesco e incontrollabile, che genera un racconto non solo solido dal punto di vista strettamente narrativo, ma anche un viaggio violento, accattivante e profondamente avvincente nelle viscere di Gotham.

La morte di Falcone diventa per Oz una vera e propria occasione, e il caos che ne deriva nei vicoli di Gotham è il suo “posto felice”, in cui può prosperare e costruire il suo impero. È questo il momento per colpire. E la caratteristica di questo aspirante boss è che per quanto i suoi piani siano mal concepiti, comincia a guadagnare terreno: Oz non è per forza colui che riesce a tenere sotto controllo ogni aspetto e conseguenza delle sue azioni, ma quello che vuole più di tutti quel posto in cima alla catena alimentare.

Victor e Sofia sono lo Yin e lo Yang di Oz

Yin e Yang della sua scalata saranno Victor Aguilar (Rhenzy Feliz), un ragazzo sfollato dalle inondazioni che abbiamo visto nel finale di The Batman, e Sofia Falcone (Milioti irresistibile), per la quale Oz aveva fatto tante volte da autista sotto il “regime Falcone”, la pedina impazzita, incontrollabile e imprevedibile.

Il personaggio di Victor appare molto importante ai fini della definizione di Oz stesso: diventa uno specchio per il protagonista, che rivede in lui il suo desiderio di trovare un suo posto nella scala sociale, nonostante parta da zero. Vic è gentile e timido, balbetta ma come Oz supera i suoi limiti. In otto episodi, il loro rapporto padre-figlio mostra chi Oz sarebbe potuto diventare se Gotham e sua madre, Francis (una fantastica interpretazione della vincitrice del Tony Deirdre O’Connell), non lo avessero reso duro e difficile molto prima che diventasse adulto. Feliz riesce a infondere una tale tenerezza nel suo Vic che, nonostante le attività atroci a cui partecipa, lo spettatore può facilmente dimenticare quanto siano diabolici i piani di Oz.

Cristin Milioti, Colin Farrell
Cristin Milioti, Colin Farrell – Photograph by Courtesy of HBO

Oz e Sofia: due creature di Gotham

Farrell interpreta un uomo la cui mente gira a un ritmo vertiginoso, intrappolata in un corpo e in una condizione sociale che da sempre sono stati la sua zavorra. Determinato a raggiungere il suo obbiettivo di grandezza a qualsiasi costo, Oz manipola tutti coloro che lo circondano, incluso Vic. E insieme ai meandri contorti della mente di Pinguino, la serie racconta anche cosa succede quando i mali della società non vengono controllati. The Penguin è la storia di Oz, ma anche quella di Sofia. Lui è nato dalla disperazione e dalle difficoltà, lei, al contrario, è l’erede di una famiglia che da sempre ha occupato una posizione di potere nella città, è nata nella ricchezza e nel privilegio.

E lo show di LeFranc dimostra come queste due classi sociali siano indispensabili l’una all’altra per poter esistere. I loro personaggi sono complementari, sia nei racconti che ricostruiamo attraverso i flashback delle loro infanzie contrastanti, sia nelle diverse reazioni che i due hanno di fronte alla perdita e alla conquista del potere. La serie riesce a costruire la loro relazione in maniera avvincente. Oz e Sofia devono resistere in qualche modo all’ambiente che li ha generati, ognuno a loro modo. E la brutalità del loro mondo prevede dei cambiamenti per potervi sopravvivere.

Gotham sporca e disperata

E non potrebbe essere una vera storia dell’universo di Batman se a sfondo non ci fosse la Gotham sporca e disperata che tante volte e in tante versioni abbiamo visto in tv e al cinema. Una città protagonista con i suoi contrasti incolmabili, raccontata con cupa lucidità, che trasuda corruzione eppure bellezza, una città che vuole essere salvata ma che ama troppo la seduzione del male.

L’esperimento è riuscito, e The Penguin si candida a essere uno dei migliori prodotti tv della stagione, per autonomia, fascino ed efficacia di racconto.

The Penguin
3.5

Sommario

The Penguin racconta la nascita di un mostro, in una città sporca e disperata.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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