Treason, la recensione della miniserie Netflix con Charlie Cox

Matt Charman torna a dirigere una miniserie dopo Our Zoo e Black Work

treason recensione
Traseon - Immagine dal set. Crediti Netflix

Charlie Cox interpreta Adam Lawrence, un agente dell’MI6 che è costretto a mettere in discussione tutto e tutti in seguito ad un evento sorprendente che sconvolgerà la sua vita. Il suo personaggio si cala nel mondo dell’intelligence segreta britannica per Treason di Netflix. Adam Lawrence, un ufficiale dell’MI6 diventa capo ad interim dopo che il capo dell’organizzazione viene avvelenato da una spia russa. Ancora una volta, dopo The Recruit, Netflix punta tutto su un thriller di spionaggio. Divisa in cinque episodi e creata da Matt Charman (che ha contribuito alla creazione de Il ponte delle spie) la serie ha una trama intricata e misteriosa che ha il compito di coinvolgere tutta la famiglia riunita per le feste alla ricerca della risoluzione. Tutti i cinque episodi che compongono Treason sono disponibile su Netflix a partire dal 26 dicembre.

 

Treason, la recensione

Addestrato e preparato dall’MI6, la carriera di Adam Lawrence sembra una favola. Ma una persona che fa parte del suo passato tornerà per tormentarlo. Kara (interpretata da Olga Kurylenko) è una spia russa con cui condivide dei turbolenti trascorsi. Il personaggio di Charlie Cox e allora costretto a mettere in discussione tutto e tutti nella sua vita. In particolare, il rapporto con la moglie Maddy (interpretata da Oona Chaplin) creando una specie di triangolo amoroso tra Adam, Maddy e Kara. La presenza ingombrante della spia russa si fa sentire e fa dubitare Maddy riguardo la fedeltà del marito. L’arrivo di Kara nella loro vita però è assolutamente premeditato. Scopriamo che è stata lei ad architettare il tentato omicidio al capo dell’MI6 Martin Angelis (interpretato da Ciarán Hinds) solo per arrivare a Adam.

Infatti, i due sono ex amati e complici, si conoscono già dai tempi di Baku, missione che ritornerà nel corso della serie perché è lì che si accede al punto di svolta dell’intera trama. Scopriremo che Kara è venuta a riscuotere tutti i favori – non richiesti – fatti a compagno. Parallelamente però la coppia ha una faccenda ben più grave da risolvere. La loro figlia maggiore, Ella (interpretata da Beau Gadsdon) è stata rapita e solo Kara conosce il modo per ritrovarla. Inizia così la strategia fatta di spionaggio e contro spionaggio dove la stessa Maddy ormai non si fida più del marito. Ormai venuta a conoscenza di informazioni riservate riguardo il passato di Adam, il personaggio interpretato da Oona Chaplin inizia a fare il doppio gioco. La storia è appena cominciata e non si prospetta essere così semplice.

La matassa da sbrogliare è così aggrovigliata che risulta complicato capirne l’inizio e la fine. Non abbiamo il quadro completo della situazione e così come i personaggi della serie non possiamo fidarci di nessuno. Infatti, se inizialmente siamo tentati di vedere Kara come una minaccia a poco a poco conosciamo i motivi delle sue scelte. La giovane che spia che prima teneva le redini di questa minaccia adesso a sua volta è minacciata. Al centro di tutto c’è Adam che cerca in tutti i modi di destreggiarsi tra le serate in famiglia e la sua ex mentre l’MI6 inizia a nutrire dei dubbi sulla sua fedeltà nei confronti dell’intelligence.

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Traseon – Immagine dal set. Crediti Netflix

Per il bene della famiglia

Essere uno stacanovista al lavoro non giova molto alla vita personale di Adam Lawrence. Inevitabilmente, quando sei “costretto” a prendere una posizione di potere ti ritrovi a governare da solo. Questa è una delle regole non scritte di chi comanda. Purtroppo, però per Adam la vita con la sua famiglia gli sta sfuggendo di mano. Il tema della famiglia non riguarda solo Adam. Una volta messa alle strette il Ministro Audrey Gratz (interpretata da Alex Kingston) è costretta a confessare: “È disumano vedere una persona che ami soffrire in quel modo”. La maschera dietro cui si nascondono questi personaggi che ricoprono un ruolo di potere, cade e non c’è più modo di nascondersi.

Cade anche la maschera di Martin Angelis che ha da sempre complottato contro Adam, che apparentemente considerava il suo braccio destro. Treason, infatti, è un grande enigma da risolvere dove la mente dello spettatore è continuamente bombardata da informazioni preziose. Si vengono a creare due fazioni ben distinte da una parte Adam e la sua famiglia che cercano in tutti i modi di aiutare Kara a raggiungere il suo scopo: scoprire chi ha ucciso i suoi uomini durante la missione a Baku e, dall’altra parte i federali e l’MI6. Buoni e cattivi, come in una vera fiaba. Al centro varie pedine che fanno parte di un gioco più grande come il Ministro degli Esteri, Gratz, e la migliore amica di Maddy, Dede. Non si tratta di amore, ma di senso di colpa.

Ci avviciniamo al finale della serie con tante domande senza risposta. E ci aspettiamo che un turning point finale dia una scossa alla trama di Treason. Adesso la serie ci mette di fronte a uno stallo in cui Adam e Kara si espongono in prima linea contro l’MI6 per recuperare i preziosi documenti che potrebbero mettere con le spalle a muro il capo dell’agenzia.

Chi sono i buoni?

Angelis ha da tempo iniziato la sua crociata contro Adam. Convinto che l’agente sia un traditore di nome Dorian e che abbia ucciso lui gli agenti in missione a Baku con Kara. Proprio sul finale Treason inizia a diventare ancora più interessante aggiungendo altri tasselli. Con Olamide fuorigioco, spalla destra di Angelis, recuperare l’hardisk con i documenti diventa semplice, forse troppo. Dede, infatti, ha teso una trappola a Adam dando a Maddy ultimatum che consacrerà nelle mani della donna il destino del marito. Adam muore, vittima di un’incomprensione talmente più grande di lui e al di fuori della sua portata. Così Maddy e Kara per riabilitare il suo nome dovranno cercare di scoprire chi è in realtà Dorian. Per una volta Angelis non è un passo avanti a tutti.

Consegnati i documenti compromettenti nelle mani di Audrey Gratz lo spettatore è pronto a rispondere a un’ultima domanda: chi sono i buoni? Adam, creduto un traditore, muore sacrificando la sua vita per i suoi affetti e la sua famiglia. Vittima delle stesse persone che fino a un momento prima chiamava amiche. Una di queste era Patrick che ha giocato sporco incastrando Adam e la sua famiglia. La famiglia e gli affetti sono quello che tiene le persone ancorate alla vita. È quello che ha fatto Kara, cercando per 15 anni la persona che ha premuto il grilletto, uccidendo i suoi amici. È quello che ha fatto Adam, cercando di proteggere la moglie e i figli da questa minaccia. Ed è quello che farà Maddy che continuerà a vivere per il bene dei suoi figli, pensando al giorno in cui si vendicherà.

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Lidia Maltese
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Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.
treasonLa miniserie creata da Matt Charman risulta essere un prodotto riuscito, sia per finale conclusivo che pone fine alle storyline dei personaggi in modo definitivo sia per la qualità degli argomenti che porta sul piccolo schermo. Sebbene il tema dello spionaggio sia largamente abusato su Netflix, Treason con i suoi personaggi complessi è in grado di coinvolgere lo spettatore.