Un’estate fa: recensione del primo episodio della serie con Lino Guanciale e Filippo Scotti

Ogni venerdì su Sky con un doppio episodio

Un’estate fa, la storia di noi due//Era un po’ come una favola//Ma l’estate va//E porta via con sé//Anche il meglio delle favole”, cantava Franco Califano nel 1992. Ed è proprio da una stessa estate ma del 1990 che parte la nuova serie tv di Sky, Un’estate fa. Una stagione ricca di mistero ma anche di tristezza, che segna la fine della favola della giovinezza e della spensieratezza per abbracciare, per sempre, l’età adulta. Uno stacco che nella serie tv diretta da Davide Marengo e Marta Savina prende vita dalla scelta della colonna sonora, accuratissima nel primo episodio, e dalla scelta dei colori che trasmettono allo spettatore gli stati d’animo dei protagonisti. Un’estate fa è la nuova serie thriller di Sky dal respiro internazionale, sarà trasmessa dal 6 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Un’estate fa, la trama

Le immagini di Italia ’90 alla TV, il campeggio con gli amici, gli amori estivi, i falò in spiaggia. E ancora le cabine telefoniche, le infinite partite a carte, le sfide a calciobalilla… All’improvviso però, una ragazza scompare. E nulla sarà più come prima, anche a distanza di trent’anni da quella indimenticabile estate. La favola cantata da Califano si interrompe e il mistero che avvolge la vicenda intercorre in due linee temporali diversi e con gli occhi di un cast corale supportato da Lino Guanciale e Filippo Scotti (uno nella versione adulta di Elio e l’altro nella versione giovane). Presente e passato si intrecciano mentre la vita di Elio prende una piega inaspettata. Dopo gli eventi del 1990 la sua vita si tinge di azzurro, di toni freddi, dei toni della giurisprudenza – professione che ha scelto per seguire le orme del padre.

La vita perfetta apparentemente macchiata da un solo crimine: la scomparsa di Arianna. Ci troviamo nel presente quando viene ritrovata in un’auto dentro il lago, il corpo di una giovane donna che scopriamo subito essere quello della ragazza scomparsa anni prima. I colori caldi di quell’estate ritornano preponderanti quando sovrastato dagli ultimi eventi Elio ha un incidente d’auto, perde i sensi e al suo risveglio viene catapultato in quell’estate del 1990. Una prova attoriale non da poco anche per Filippo Scotti che si ritrova negli anni ’90 ma con la mente di un adulto, il cinquantenne Elio interpretato da Guanciale. Ritornando a quell’estate, tutto cambia nella sua mente e ancora in stato confusionale rivede i suoi amici di nuovo giovani, di nuovo uniti. E poi vede lei, Arianna ancora viva. Non fa neanche in tempo a parlarle che la sua mente viene catapultata nel presente.

Un'estate fa Claudia Pandolfi

Un viaggio nel passato

Elio è il principale sospettato dell’omicidio di Arianna perché in quella estate del 1990 viene trovato in stato confusionale subito dopo la scomparsa della ragazza e interrogato dalla polizia ammette di non avere più nessun ricordo di cosa è successo. L’espediente narrativo alla Twin Peaks che ha dato il via agli eventi della serie di David Lynch è di ispirazione a Un’estate fa dove il mistero ruota intorno alla morte della ragazza. Quindi: chi ha ucciso Arianna? Sappiamo solo, dal primo episodio, che il personaggio di Lino Guanciale è sospettato dall’ispettore interpretato da Paolo Pierobon. Ma sappiamo anche che sarà proprio Elio, grazie ai suoi continui viaggi temporale, a cercare il colpevole che quell’estate ha messo fine alla vita di Arianna e alla sua giovinezza. Quello che diventa un continuo viaggio nel passato si trasforma anche in un tentativo di salvarla, non ripercorrendo gli stessi passi di quell’estate maledetta.

Ad aiutare Elio, nel passato ma soprattutto nel presente, il personaggio di Costanza, interpretato nella versione adulta da Claudia Pandolfi e in quella giovane da Martina Gatti. Nel primo episodio vediamo subito che le attenzioni di Costanza per Elio vanno oltre una semplice amicizia ma anche lei dopo gli avvenimenti misteriosi legati alla morte di Arianna metterà una pietra sopra al passato. Nel presente però scopriamo varie sfaccettature del suo personaggio. Costanza è cambiata, non ha più lo stesso sguardo spensierato di un tempo e se Elio è diventato l’uomo perfetto, l’uomo di legge, lei ha abbandonato del tutto quel mondo mantenendo però la stessa vitalità. Darà una mano a Elio nel presente cercando in tutti i modi di scagionarlo dalle accuse.

Una tavolozza di colori

La scelta registica di contrapporre due palette di colori per presente e passato rispecchia lo stato d’animo dei personaggi sia da adulti ma anche da ragazzi, le scene nel campeggio sono aperte e colorate. Il giallo del sole, l’arancione della sabbia, il rosso degli omini del calcio balilla. Tutto prende vita nel campeggio. Quando però la prospettiva si ribalta nel presente siamo immersi nei colori freddi: la casa dove vive Elio, minimalista e anonima, lo studio legale dove lavora, austero e perfetto. Solo durante le conversazioni con Costanza questi colori sembrano mischiarsi portando quindi Elio in una posizione di mezzo. La stessa posizione nella quale si trova e dalla quale non sembra poter fuggire.

RASSEGNA PANORAMICA
Lidia Maltese
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Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.
unestate-faDopo solo un episodio, Un'estate fa si dimostra all'altezza della storia che sta raccontando giostrando le due linee temporali. Il racconto tra presente e passato si accavalla dando voce anche a molti più personaggi, anche se l'indagine mette al centro il personaggio interpretato da Lino Guanciale.