Wellmania, la recensione della serie Netflix con Celeste Barber

Ironica, audace e consapevole: la serie tv Netflix in otto episodi è un costante inno al benessere per se stessi.

Tra body positivity, linguaggio scurrile e nudità Wellmania è un inno alla piena considerazione di se stessi ma anche una eterna elaborazione del lutto. La serie tv Netflix in otto episodi è liberamente adattata da “Wellmania: Extreme Misadventures in the Search for Wellness“, un libro della giornalista australiana Brigid Delaney. La serie ha come protagonista Celeste Barber nei panni di Liv Healy, una scrittrice di cucina che sa sicuramente come divertirsi ma è costretta a rivedere il suo stile di vita eccentrico fatto di vizi. La Barber è molto famosa nel settore e soprattutto sui social media dove difende la bellezza naturale, contro ogni tipo di filtro di Instagram.

 

Wellmania per certi versi ricorda molto Fleabag che incontra Sex and the City. La nostra protagonista è sfrontata come Phoebe Waller-Bridge, con lo stile di Carrie e la vita sessuale di Samantha. Liv è una giornalista australiana che si trasferisce a New York dove lavora come critica gastronomica. Derubata però durante il suo soggiorno in Australia, perde l’opportunità di tornare al suo lavoro nella Grande Mela. Inizia così un nuovo percorso per lei, fatto di benessere e cura per sé stessi, inizialmente solo per riottenere la green card, che si trasforma però ben presto in qualcosa di molto più profondo.

Wellmania Celeste Barber

Wellmania, la recensione

Liv Healy ha conosciuto solo eccessi, fin da quando era bambina e ha trovato nell’alcool l’unica consolazione dopo la morte del padre. Celeste Barber riesce a interpretare alla perfezione questo personaggio dalle mille sfaccettature, così complicato ma anche così triste. La vita di Liv in Wellmania inizia nel retro di una ambulanza, e non sarà sicuramente l’ultima che lo spettatore vedrà sul piccolo schermo. Liv ha vissuto la vita di una ventenne, ma ha quasi 40 anni. La sua sregolatezza la precede tanto che si è fatta un nome come l’ultima ad andarsene da ogni festa. La sua carriera come critica culinaria però prende una piega inaspettata quando le viene offerto un ruolo di giudice in un programma televisivo di cucina.

Gli otto episodi di durata media di mezz’ora della serie tv Netflix mostrano dunque il viaggio di Liv, che però non è mai da sola. Mentre cerca di tornare a New York per non perdere la sua grande occasione televisiva, viene ostacolata in tutti i modi e durante il suo cammino diverse figure le faranno da guida per farle finalmente superare la sua più grande paura: il fallimento. Oltre a questo, la vita di Liv in Wellmania è circondata da dei punti di riferimento che la aiuteranno nel suo percorso di riabilitazione forzata.

JJ Fong è Amy, la migliore amica di Liv. Arrivata in un momento preciso nella sua vita: la sera della morte del padre. Amy è l’amica di infanzia che difficilmente ti abbandona, che tiene a te nonostante tutti i tuoi difetti e che, come nel caso di Liv, impara ad apprezzarne la peculiarità. Per Amy, Liv scappa in Australia, per festeggiare il 40° compleanno dell’amica. Un ruolo chiave lo avranno anche la madre Lorraine (Genevieve Mooy) e il fratello Gareth (Lachlan Buchanan). La prima le nasconde la green card impedendo alla figlia di partire. Un po’ per egoismo ma anche per salvarla da se stessa e dalle continue scelte sbagliate, il gesto di Lorraine costringerà a Liv a rivalutare la sua vita e dare inizio a Wellmania. Gareth, invece, sta per sposarsi e avrebbe bisogno di un po’ di aiuto, ma Liv non riesce a pensare ad altro che al posto dal giudice nel programma di cucina.

Wellmania Miranda Otto

Aprirsi a sé stessi e agli altri

Una volta rimasta bloccata in Australia, Liv per cercare di mantenere alta la sua reputazione dall’altra parte del mondo ha il compito di scrivere una storia esclusiva. Si imbatte nel personaggio interpretato da Miranda Otto, Camille, che elargisce sapere a una schiera di donne insicure e incerte sul proprio corpo. Il compito di Liv è intervistare Camille che è apparentemente un libro aperto per tutti quanti, ma che racchiude in realtà un segreto che cambierà la visione di Liv.

La peculiarità di queste sedute: paziente e dottore sono entrambi nudi perché secondo la dottoressa questo aiuterebbe la paziente ad aprirsi. Effettivamente, da questo episodio in poi la prospettiva di Liv cambia radicalmente. In questa seduta viene messa di fronte ai suoi demoni interiori, ammette di essere spaventata dal fallimento e fa i conti con i primi dei tanti attacchi di panico che si verificano nel corso di Wellmania. In particolare, lo spettatore inizia a vedere qualcosa in più sul suo passato relativo al giorno della morte del padre. Quel giorno è cruciale nella storia di Liv perché la sua mancata elaborazione l’ha cresciuta con l’idea di dover avere successo a tutti i costi nella sua vita.

Wellmania serie tv

L’elaborazione del lutto

Un’altra figura chiave nell’elaborazione del lutto di Liv è la doula della morte che incontra nel tragitto tra Sydney e Canberra. La donna si offrirà volontaria per accompagnarla alla destinazione che le consentirà di ricevere l’approvazione per la sua visita psicologica al fine di ottenere la green card e tornare a casa. La doula è colei che accompagna nell’aldilà, che favorisce una “buona morte” all’individuo. Questa esperienza, così come l’incontro di Liv con Camille, aiuteranno la protagonista. Recatosi a casa di questa famiglia sconosciuta che di lì a poco avrebbe perso il padre e marito, Liv riporta a galla il suo di lutto mai elaborato del tutto.

Quando è morto il padre non c’era nessuna doula, solo una madre fredda e distaccata, preoccupata più per una teglia dimenticata chissà dove che non della figlia. Allora i flashback ci mostrano una Liv appena adolescente che cerca conforto la notte del funerale del padre. Mentre tutti in casa dormivano, lei è andata a una festa, ha messo su la maschera da ragazza solare e divertente e per quella serata soltanto ha cercato di non essere solo “la ragazza a cui è morto il padre”. Alla festa conoscerà Amy che diventerà l’ago della bilancia della sua vita. Liv fa un altro piccolo passo verso il benessere, ma Wellmania è ancora ricca di sorprese.

Nel corso di questi primi otto episodi che compongono la prima stagione di Wellmania ci troviamo di fronte a un finale aperto ricco di tantissimi colpi di scena e domande senza risposta. Se, infatti, da un lato il percorso di Liv e la paura nascosta in tutti questi anni, convinta di aver portato inconsapevolmente lei alla morte del madre, cercano di farsi largo in una nuova fase della sua vita, dall’altro invece proprio le persone che ama di più al mondo sono in pericolo. L’arco narrativo di Amy è lasciato in bilico: cosa sta succedendo alla migliore amica di Liv? Anche l’arco narrativo della madre di Liv è sospeso. In seguito all’incidente, la donna sarà sopravvissuta? O una possibile seconda stagione di Wellmania potrebbe farci intraprendere un nuovo viaggio verso l’elaborazione del lutto?

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Lidia Maltese
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Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.
wellmaniaVeloce, fresco, eccentrico e frizzantino: Wellmania fa sue le caratteristiche delle dark comedy che lo hanno preceduto. Un pizzico di Fleabag, una spruzzatina di Sex and the City e un contorno di Bridget Jones. Celeste Barber diventa il simbolo intero di una generazione portando in otto episodi tutti i disagi e le paure pregresse accumulate in seguito a un evento traumatico della sua vita. Finale aperto che lascia sperare in una seconda stagione.