Unstable, recensione della nuova serie Netflix con Rob Lowe

Disponibile dal 30 marzo sulla piattaforma Netflix.

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Unstable. Rob Lowe as Ellis in episode 101 of Unstable. Cr. John P. Fleenor/Netflix © 2023

Ambientata nella avveniristica società Dragon, Unstable è una nuova serie comedy, prodotta da Rob Lowe, John Owen Lowe, Victor Fresco e Sara Baggar. Formata al momento da una sola stagione di otto episodi, ognuno da circa trenta minuti l’uno, la serie risulta essere molto scorrevole. Nel cast ritroviamo figure già parzialmente note nel panorama cinematografico, come i già citati Rob Lowe (Sex Tape, The Orville), uno dei produttori esecutivi e interprete del protagonista Ellis Dragon e John Owen Lowe, figlio di Rob, nei panni di Jackson, figlio di Ellis. L’attrice inglese Sian Clifford (Omicidio nel West End, Claire nella serie Fleabag) si ritrova inveece qui nei panni di Anna, direttrice finanziaria della società.

 

Unstable: l’eccentricità nella scienza

Ellis, eccentrico scienziato e CEO della società Dragon, cerca in ogni modo di elaborare un doloroso lutto: la morte della moglie. Non riuscendo a concentrarsi sul lavoro, trova ogni pretesto per mantenersi fuori dall’ufficio e dal laboratorio. La Dragon è una società che produce biotecnologie per la salvaguardia dell’ambiente; per quanto Ellis ed il suo team abbiano fatto progressi sul loro ultimo progetto, non riescono ad ultimarlo. Non portando risultati effettivi, il board di investors vuole rimuovere Ellis perché giudicato troppo instabile.

Anna, la direttrice finanziaria, riuscirà intanto a riportare a casa Jackson, figlio di Ellis. Pur essendoci all’inizio un rapporto piuttosto conflittuale tra i due, padre e figlio riusciranno a legare attraverso il dolore della perdita e  la passione per la scienza. Ma in una serie comedy come questa non vengono certo a mancare dei colpi di scena: rapimenti, ricatti e…. fan fiction segrete!

I figli non saranno i propri padri

Tema centrale in Unstable è il rapporto tra Ellis e Jackson. I due hanno delle personalità diverse ed a tratti contrastanti. Mentre Ellis cerca di essere presente per suo figlio e guidarlo nella strada che ritiene più giusta per lui, la via della scienza, Jackson vuole distinguersi con il suo flauto, rifiutando di vivere nell’ombra del proprio padre.

Alla base delle loro incomprensioni ci sono anche delle grandi differenze caratteriali: mentre Ellis è una figura molto estroversa, che riesce in qualche modo a farsi sempre amare e stimare dal prossimo, con le sue doti da leader, ma instabile ed imprevedibile, Jackson è un ragazzo timido, più riservato ed introverso, che ha difficoltà anche solo a chiedere ad una ragazza di uscire o a fare un discorso davanti ad un gruppo di colleghi nell’ufficio della Dragon.

Unstable presenta anche una denotazione abbastanza comica, ma non tendente al demenziale; a contribuire a questo, sono importanti anche gli azzeccati sottofondi musicali. La maggior parte delle scene più ironiche girano attorno al personaggio di Ellis: un chiaro esempio fin dal primo episodio è il rapimento dello psicologo Leslie, interpretato dall’attore Fred Armisen (Easy girl, Il dittatore), mandato dal board della società per valutare il suo stato emotivo. Lo stesso Leslie, infatti, finirà per non essere più trattenuto contro la propria volontà a casa di Ellis: da vittima e rapitore, i due finiscono per diventare amici!

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Unstable. Rachel Marsh nel ruolo di Luna ed Emma Ferreira in quello di Ruby. Courtesy of Netflix © 2023

Due scienziate all’opera

Nella cultura cinematografica in generale è più semplice vedere rappresentata la figura dello scienziato solo come uomo, più raramente si da spazio sullo schermo a scienziate. Per questo motivo risulta essere interessante in Unstable la presenza di ben due donne di scienza, Luna e Ruby, tecniche nel principale laboratorio della Dragon. Si tratta di un piccolo grande gesto di inclusività: le donne infatti, non tendono ad essere più escluse nelle materie STEM solo nel cinema, ma soprattutto nella realtà. Fin dagli studi universitari sono poche le studentesse che decidono di intraprendere questi studi specifici. Tra gli ostacoli che impediscono alle donne di diventare scienziate vi sono pregiudizi per cui questi vengono considerati compiti e mestieri più da uomini.

Durante lo svolgimento delle vicende, è la stessa Luna a screditarsi parzialmente davanti ad Ellis: la giovane studiosa è riuscita a confutare la tesi del proprio capo e, per paura di ferirlo o di riceverne in qualche modo delle ripercussioni, elimina il proprio lavoro. Ellis riesce comunque a recuperare i dati e rassicura Luna, apprezzando il suo studio.

Questo porta lo spettatore anche ad osservare come l’ambiente di lavoro presentato in Unstable sia particolarmente sano. Ponendola a confronto con la recente serie prime The Consultant, dove invece viene estremizzato l’ambiente tossico di lavoro, le differenze sono palesi. L’elemento che fa la vera differenza in questi due casi è proprio la  figura del capo: un CEO come Ellis non incute particolare terrore nei propri impiegati, anzi li ispira a fare sempre meglio.

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