Undone 2: recensione della serie d’animazione Amazon Prime Video

Undone 2 recensione serie tv

Dopo aver sorpreso il pubblico di Amazon Prime Video grazie all’inventiva della storia e all’uso del rotoscope come tecnica d’animazione, la serie Undone 2 torna sulla piattaforma streaming con una seconda stagione che si sviluppa all’insegna della continuità rispetto alla prima e al tempo stesso propone delle varianti significative.

 

Undone 2, la trama

Al centro della storia troviamo nuovamente Alma (Rosa Salazar), la quale nelle puntate precedenti ha dovuto affrontare il paradosso spaziale e temporale di un universo parallelo per riportare in vita suo padre Jacob (Bob Odenkirk), morto in circostanze ancora non del tutto chiare. Nella seconda stagione la protagonista, con il supporto di alcuni altri membri della famiglia, deve adoperare i propri poteri per risolvere un mistero legato al misterioso passato di sua madre Camila (Constance Marie).

Se la prima stagione di Undone aveva espresso al meglio le proprie potenzialità sfruttando con dovizia l’elemento sci-fi, questa seconda lo adopera principalmente come mezzo per raccontare un tessuto familiare tanto comune quanto composito.

Il tessuto familiare al centro del racconto

Più dell’elemento fantastico, a imporsi in questi nuovi episodi è invece quello drammatico: lo sviluppo di una trama ben congegnata all’interno degli stilemi del melodramma ci porta a scoprire non soltanto personaggi che devono fare i conti con un passato doloroso, ma anche rapporto familiari fatti di incomprensioni, paure, sentimenti taciuti per troppo tempo. Insomma, la famiglia Winograd puntata dopo puntata si scopre sempre più “normale” agli occhi dello spettatore, e questo rende i suoi componenti multidimensionali: le sottotrame legate agli altri membri del nucleo – nelle prime puntate principalmente quello legato alla sorella Becca Angelique Cabral) – compongono un mosaico emozionale penetrante, sincero.

Tale efficacia nel raccontare i dilemmi e le frustrazioni delle figure in scena supporta una scrittura che nella prima metà della stagione fatica un poco a trovare il proprio ritmo narrativo, dilungando in qualche caso una trama che avrebbe potuto essere più concisa. Il cambio di marcia avviene nel quinto episodio, quando alcuni misteri che poi tanto tali non sono vengono svelati Undone vira più esplicitamente dentro i toni del dramma familiare: da quel momento tutto diventa più coeso, il pathos di vicenda e psicologie si compatta nella narrazione di un’umanità contaminata dai rimorsi, dilaniata dagli orrori del passato e incapace a lasciarseli alle spalle. La seconda parte di Undone 2, pur non raccontando nulla di originale, riesce però a farlo con una profondità emotiva e insieme una delicatezza del tocco ammirevoli. 

Undone 2 ha bisogno di tempo per crescere

Bisogna concedere tempo a questa seconda stagione di Undone. Quando la fantascienza punta a indagare l’animo umano e la complessità delle relazioni interpersonali si tratta nella maggior parte dei casi di costruire un’alchimia molto complessa tra narrazione e studio di caratteri. Lo show tenta questa strada con un’audacia insolita in quanto non permette alla funzionalità della trama di sovrapporsi a quello che vuole realmente mettere in scena, ovvero personaggi che devono barcamenarsi confusi alla ricerca di un centro emotivo, di una stabilità che la vita non ti consente di avere.

È una famiglia vera, tangibile, quella che vediamo messa in scena in Undone, e alla fine della magnifica ultima puntata della stagione arriveremo a conoscerla in maniera più profonda e appassionante. Non tutto è perfetto negli otto nuovi episodi, non tutto funziona a livello drammaturgico. Ma non è forse così che in fondo vanno le cose quando le viviamo veramente? Invece di cercare forza nella finzione, Undone ribalta l’equazione trovando la verità delle sue debolezze grazie alla realtà dietro la finzione stessa: un tentativo ammirevole, che premierà gli spettatori desiderosi di comprendere in maniera empatica Alma e gli altri personaggi invece. Una ricompensa preziosa e malinconica, che pone molti più interrogativi di quanto fornisca certezze. Come la fantascienza dovrebbe sempre fare…

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