Alfonso Cuarón ci porta nello spazio a zero … Gravity

Gravity

Alfonso Cuarón, apprezzato regista di origini messicane, ci ha da sempre abituato a repentini cambi di rotta nel suo stile cinematografico. Assiduo frequentatore di commedie (Y tu mamá también nel 2011) adattamenti letterari (il terzo capitolo di Harry Potter ma anche Paradiso Perduto dal Dickens di Grandi Speranze) con felici esperienze nella fantascienza (I Figli degli Uomini) si avventura per la prima volta in un vero e proprio thriller ad alto tasso di adrenalina.

 

Gravity, questo il nome del nuovo progetto, è stato presentato come film di apertura alla Settantesima mostra del cinema di Venezia, riscuotendo un grande successo da parte del pubblico presente alla proiezione. Un’idea, quella del film, nata molto tempo fa quando insieme al figlio Jonàs iniziò a scrivere soggetto e sceneggiatura che sarebbero poi state proposte alla Universal Pictures. Anni di contrattazioni, vari tira e molla e alla fine è la Warner Bros a produrre il film le cui riprese iniziano nel 2010 a Londra.

gravity foto set Alfonso Cuaron

La pellicola è girata in digitale, essendo così compatibile con la post-produzione in 3D che in questo caso sarà sicuramente un plus per la visione cinematografica, considerata anche l’ambientazione particolare. Gravity parla di una missione nello spazio intrapresa dalla dottoressa Ryan Stone, un ingegnere biomedico interpretata da Sandra Bullock, e dall’astronauta Kowalsky, interpretato da George Clooney, giunto ormai alla sua ultima missione sullo Space Shuttle. Panorami mozzafiato, atmosfera rarefatta e assenza di gravità, questo caratterizza la missione dei due protagonisti, immersi in una pace e un silenzio irreali. Questo fino a che, durante alcune riparazioni esterne alla stazione orbitante che li ospita, i due si ritrovano nel bel mezzo di una pioggia di meteoriti che li coglie di sorpresa e li lascia in balia di se stessi a gravità zero.

Ma oltre alla trama mozzafiato, agli effetti speciali curati da una delle società più rinomate del settore (la Framestore che ha firmato anche gli es di Superman Returns e Il Cavaliere Oscuro), il nuovo thriller di Cuarón vanta anche due protagonisti di tutto rispetto. Per il ruolo della dottoressa Stone erano stati inizialmente tirati in ballo grandi nomi, come Natalie Portman e Naomi Watts, ma si è infine scelta Sandra Bullock ancora fresca del suo primo Oscar ottenuto nel 2010 per The Blind Side, accompagnata dal bello di Hollywood per antonomasia Geroge Clooney. I due che lavorano per la prima volta insieme hanno subito dimostrato un enorme affiatamento.

La pellicola uscirà in Italia a partire dal 3 Ottobre.

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

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