Film d’azione del 2016 diretto da Chris Nahon (noto per Kiss of the Dragon), Lady Bloodfight è una reinterpretazione al femminile del classico Bloodsport (1988) con Jean-Claude Van Damme, ambientata nel mondo sotterraneo dei tornei di arti marziali. La protagonista è Jane Jones, interpretata da Amy Johnston, stuntwoman professionista qui al suo primo ruolo da protagonista. Alla luce di tutto ciò, si può ben comprendere che il film si distingue per le sue sequenze di combattimento brillantemente coreografate e per l’ambientazione esotica di Hong Kong.
Il film esplora anche temi come la rivalità, la redenzione e la forza interiore. Nonostante una trama grossomodo prevedibile, Lady Bloodfight offre indubbiamente un solido spettacolo visivo grazie alle sue intense scene di combattimento e alla performance fisica delle attrici. Il film ha poi però comunque ricevuto recensioni contrastanti: alcuni critici hanno apprezzato l’azione e l’ambientazione, mentre altri hanno criticato la mancanza di profondità narrativa e la caratterizzazione stereotipata dei personaggi. Tuttavia, la pellicola ha trovato un pubblico tra gli appassionati di arti marziali e di cinema d’azione al femminile.
Se si è dunque appassionati di filme come quelli di Van Damme o i film di Steven Seagal (Duro da uccidere, Nico) o ancora Bruce Lee (Dalla Cina con furore, L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente), Lady Bloodfight è un titolo da non perdere, che rende omaggio proprio a questi classici. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative al film. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Lady Bloodfight
Jane Jones (Amy Johnston), una giovane americana, arriva a Hong Kong per indagare sulla scomparsa di suo padre, un ex combattente del Kumite. Dopo essere stata aggredita da alcuni delinquenti, viene salvata da Shu (Muriel Hofmann), una maestra di arti marziali che riconosce in Jane una valida combattente e decide di addestrarla per il torneo clandestino femminile noto come Kumite. Nel frattempo, Ling (Jenny Wu), una giovane senzatetto, viene presa sotto l’ala di Wai (Kathy Wu), ex amica e ora rivale di Shu. Entrambe le giovani donne si preparano per il torneo, affrontando sfide personali e fisiche, mentre si avvicina il momento dello scontro finale.
Il significato del finale del film
Nel climax del film, Jane affronta Ling in un combattimento intenso e brutale. Nonostante le ferite e la stanchezza, Jane riesce a prevalere, dimostrando non solo la sua abilità fisica ma anche la sua determinazione e resilienza. Dopo la vittoria, Jane rifiuta però di infliggere il colpo finale a Ling, mostrando compassione e rompendo il ciclo di violenza perpetuato dal torneo. Questo gesto di misericordia segna un punto di svolta: Shu e Wai, le due maestre rivali, si riconciliano, riconoscendo gli errori del passato e la necessità di superare le rivalità personali. Il film si conclude così con Jane che lascia il torneo, portando con sé le lezioni apprese e una nuova consapevolezza di sé.
Questa conclusione sottolinea l’importanza della compassione e del perdono, suggerendo che la vera forza risiede nella capacità di superare l’odio e la vendetta. Jane emerge non solo come una combattente formidabile, ma anche come un simbolo di cambiamento e speranza in un mondo dominato dalla violenza. Il film offre dunque molti degli elementi ricorrenti di questo genere di opere, tra cui il Kumite stesso, l’intenso allenamento e lo scontro finale, ma cambia anche le cose dove necessario, in particolare per quanto riguarda gli antagonisti opposti a Jane.
Ling è una combattente irascibile e molto spietata, ma la storia del film è tanto sua quanto di Jane e, nonostante la sua mancanza di ritegno, non è l’equivalente del Chong Li di Bolo Yeung del film originale. Questa si ritrova invece nella Svietta di Mayling Ng, una concorrente dominante che si diverte a infliggere dolore agli altri combattenti. Dove però Lady Bloodfight si discosta maggiormente dai suoi simili è nel suo tema della riconciliazione. Wai continua a sentirsi defraudata di una vittoria che credeva avrebbe ottenuto se l’incontro tra lei e Shu non fosse stato interrotto. Al Kumite successivo, è quindi spinta più dal desiderio di vendetta nei confronti della sorella che dalla vittoria del torneo stesso.
Il loro litigio si ripercuote sul rapporto tra Ling e Jane, ognuna determinata a dimostrare il proprio valore, con Jane che deve superare la perdita del padre e Ling che spinge troppo in là l’astio nei confronti di Jane nella sua voglia di vincere. Il tema del perdono e dell’andare avanti è un’aggiunta importante che Lady Bloodfight fa rispetto all’originale, mentre l’allenamento e le scene d’azione svelano il debito nei confronti del film con Van Damme. Pur se dunque non particolarmente apprezzato dalla critica, il film ha indubbiamente reso omaggio ai film di questo genere degli anni Ottanta, affermandosi anche come una loro valida evoluzione.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di venerdì 2 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.