Quando è ambientato il film Luca? Il film Pixar del 2021 (qui la recensione) si svolge nella Riviera italiana, ma non contiene alcuna indicazione che permetta di identificare un anno specifico. Certo, la musica informa il pubblico sulla probabile ambientazione temporale, insieme al design generale della produzione, ma il film è pensato per sembrare senza tempo, secondo il regista Enrico Casarosa. Allo stesso tempo, proprio per la grande varietà di colori, ambienti e situazioni, il film spinge a chiedersi se il luogo in cui Casarosa ha deciso di ambientare il racconto abbia un corrispettivo nel territorio italiano.
Partiamo con il dire che Luca si svolge principalmente in due luoghi. Il protagonista, doppiato da Jacob Tremblay, vive sott’acqua con la sua famiglia nel Mar Ligure e successivamente si reca nella vicina città immaginaria di Portorosso, un amalgama della regione delle Cinque Terre. Mentre Luca impara a conoscere la vita sulla terraferma, sogna di viaggiare per l’Italia in Vespa con il suo amico mostro marino Alberto Scorfano (Jack Dylan Grazer). Il duo gareggia poi nella Portorosso Cup Race. Tuttavia, il materiale promozionale non include alcun riferimento all’anno, né i personaggi fanno alcun riferimento alla cultura pop che possa collegare il film a un decennio specifico.
L’epoca in cui si svolge il racconto
In un’intervista del 2021, Casarosa ha confermato che l’ambientazione di Luca è stata ispirata dalla “meravigliosa musica degli anni ‘50 e ’60”. La colonna sonora del film include diversi successi di quell’epoca, tra cui “Tintarella di Luna” e “Città Vuota” di Mina, emersa per la prima volta nella cultura pop alla fine degli anni ’50 e divenuta poi più famosa negli anni ’60. Molte delle canzoni della colonna sonora di Luca sono specifiche per le esperienze dei personaggi, il che sembra indicare un’ambientazione collocabile in quegli anni. Casarosa ha anche citato il design dei veicoli come indicatore dell’ambientazione di Luca, che cattura lo spirito della comunità locale.
Secondo il regista, il film potrebbe svolgersi in qualsiasi momento dagli anni ’50 in poi: “Si è trattato di una scelta estetica, estetica e musicale, e poi di una scelta atemporale. Quando si va in un’epoca più antica, ci si sente un po’ più atemporali”. L’abbigliamento collettivo dei personaggi sembra inoltre rispecchiare la natura modesta della comunità piuttosto che uno stile specifico degli anni ’50 o ’60. La qualità senza tempo permette inoltre al pubblico di concentrarsi sul percorso di crescita di Luca, invece di cercare easter eggs che potrebbero distrarre dall’esperienza cinematografica.
Per Casarosa, l’ambientazione specifica è stata scelta in quanto si tratta di un periodo che ama, in particolare “l‘epoca d’oro del cinema e del cinema in Italia”, prima di menzionare la sua predilezione per “la musica in tutte queste storie estive di coming-of-age”. Casarosa include anche dettagli minori che rafforzano ulteriormente l’ambientazione di Luca senza rivelarne i dettagli. Ad esempio, la barca di un abitante del villaggio si chiama “Gelsomina”, che è un riferimento all’iconico personaggio cinematografico di Giulietta Masina nel classico di Federico Fellini del 1954 La strada.
Al minuto 59, una locandina del film “Attacco del Mostro Marino” ha un’estetica anni ’50/’60, così come una locandina del Cinema Portorosso al minuto 72 del film. In realtà, si vede anche una locandina del film La strada, che sembra quindi come esatta ambientazione il 1954 o poco dopo. Sebbene voglia essere un racconto senza tempo, l’estetica anni ’50 del film offre un senso di familiarità per il pubblico più anziano, mentre gli spettatori più giovani possono immedesimarsi nella storia centrale dell’amicizia di Luca.
I veri luoghi che hanno ispirato il film Luca
Per quanto riguarda il dove, Luca è ambientato a Portorosso, in Italia, che è un luogo immaginario, ma è basato su piccole città reali nel Bel Paese. Provenendo da Genova e avendo trascorso le sue estati sulla costa, la storia di Luca è fortemente radicata nella giovinezza di Casarosa. Alberto è basato sull’omonimo migliore amico d’infanzia di Casarosa, con cui il regista ha trascorso molte estati negli anni Ottanta e, secondo quanto riferito, i personaggi del film riflettono il fatto che Casarosa era più introverso, mentre Alberto è più spensierato e incline alle marachelle. Il regista ha dichiarato, “Io ero timido e un po’ schivo, mentre lui seguiva una passione ogni settimana”.
Dalle strade acciottolate e dagli edifici colorati ai pescatori e alla cucina locale, l’Italia di Portorosso del film può essere fittizia, ma l’atmosfera riflette quindi vividamente la vera Riviera italiana. Luca contiene anche diversi elementi mitici. Casarosa ha commentato la sua fascinazione infantile per le illustrazioni di mostri marini sulle vecchie mappe. Nella stessa intervista, ha ricordato come la zona costiera delle Cinque Terre fosse piena di leggende locali di draghi marini e altre creature: “Si scopre poi che si trattava di favole per proteggere il loro posto di pesca preferito”.
Luca attinge quindi anche ad altre componenti storiche reali per il concepimento di Portorosso, in Italia. Il nome è probabilmente una fusione dei nomi Portovenere e Monterosso, entrambi villaggi reali della Riviera italiana. Anche il comune di Varnazza è servito come fonte di ispirazione per Portorosso. Pertanto, la location del film Luca è da ritrovarsi in questa regione. Il film è dunque un omaggio a quei luoghi, teatro dell’infanzia del regista, uniti qui ad un nostalgico sapore per la spensieratezza degli anni Cinquanta e Sessanta.