Quello che so sull’amore: il significato del finale del film

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Diretto da Gabriele Muccino, Quello che so sull’amore  (qui la recensione) è una commedia drammatica che segna una parentesi particolare nella carriera del regista italiano. Girato interamente negli Stati Uniti e interpretato da Gerard Butler, Jessica Biel, Uma Thurman e Catherine Zeta-Jones, il film racconta la storia di un ex calciatore caduto in disgrazia che cerca di riconquistare la stima del figlio e della ex moglie allenando la squadra di calcio del figlio stesso. Attraverso un tono più leggero rispetto ad altre sue opere, Muccino affronta i temi ricorrenti del suo cinema: la disgregazione familiare, la fragilità delle relazioni e il bisogno di redenzione.

All’interno della filmografia di Muccino, Quello che so sull’amore rappresenta un esperimento di mediazione tra il cinema europeo e quello hollywoodiano. A differenza dei suoi precedenti lavori americani come La ricerca della felicità e Sette anime, il film abbandona l’intensità drammatica per avvicinarsi a una narrazione più convenzionale e a tratti ironica. Questa scelta stilistica ha generato reazioni contrastanti, ma rivela un tentativo interessante di esplorare il tema della paternità da una prospettiva più disincantata e quotidiana, mettendo in scena un protagonista in bilico tra il fallimento personale e il desiderio di ricostruzione.

 

Nel corso dell’articolo analizzeremo più nel dettaglio il significato del finale del film, che mette in discussione l’idea stessa di successo e realizzazione. Nonostante l’apparente leggerezza, Muccino costruisce un epilogo che parla di priorità emotive e di scelte intime, distanti dai cliché americani della vittoria a ogni costo. Attraverso un percorso di maturazione silenziosa, il personaggio di George scopre che l’amore, più che una conquista, è una responsabilità. Un messaggio che, pur nella cornice commerciale, resta profondamente coerente con l’universo narrativo del regista.

Jessica Biel e Gerard Butler in Quello che so sull'amore
Jessica Biel e Gerard Butler in Quello che so sull’amore. Foto di Dale Robinette – © 2012 – FilmDistrict

La trama e il cast di Quello che so sull’amore

Il film raccont la storia di George Dryer (Gerard Butler), un ex calciatore professionista che ha dovuto ritirarsi dal mercato a causa di un gravissimo infortunio. George non si da per vinto e decide di dare libero sfogo alla sua ambizione, costruendo una nuova carriera come cronista sportivo, pensando di poter sfruttare i vantaggi del suo passato glorioso. Il successo tanto desiderato, però, tarda ad arrivare. Il lavoro non è l’unica cosa che va male nella vita dell’uomo: sua moglie Stacie (Jessica Biel), infatti, lo ha lasciato da tempo. Anche con suo figlio Lewis (Noah Lomax) non va per niente bene, perché i due si vedono davvero poco e non riescono a costruire un vero rapporto, solido e stabile.

Quando Stacie gli comunica poi che vuole sposare il suo nuovo compagno, George cade nello sconforto. L’ex calciatore vuole però a tutti i costi riconquistare la fiducia della sua famiglia e, per farlo, decide di cogliere al volo una preziosa occasione: diventare l’allenatore della squadra di calcio del figlio. Quando comincia ad allenare i bambini, tuttavia, rapisce l’attenzione soprattutto delle loro mamme, attratte dalla sua prestanza e, ovviamente, dal suo fascino. Prima fra tutte Barb (Judy Greer), divorziata, poi Denise (Catherine Zeta-Jones), ex giornalista sportiva, e infine Patti (Uma Thurman), una bellissima donna ancora sposata. Per lui, la situazione si complicherà non poco.

Il significato del finale del film

Nel corso di Quello che so sull’amore, George George continua a legare con Lewis e gradualmente riaccende la sua intimità con Stacie, creando complicazioni nella relazione di lei con Matt. Le sue prospettive di carriera migliorano poi quando Denise conferma che ESPN gli sta offrendo un lavoro in Connecticut. Tuttavia, George inizia a chiedersi se le sue priorità siano in linea con ciò che conta davvero. La nuova opportunità lavorativa potrebbe rilanciare definitivamente la sua carriera, ma accettarla significherebbe trasferirsi a New York e allontanarsi di nuovo dal figlio Lewis.

Gerard Butler e Noah Lomax in Quello che so sull'amore
Gerard Butler e Noah Lomax in Quello che so sull’amore. Foto di Dale Robinette – © 2012 – FilmDistrict

Mentre George valuta il da farsi, emergono però una serie di incomprensioni e scontri. Patti appare in alcune foto fuorvianti scattate da un investigatore privato assunto da Carl, e la confusione che ne deriva crea una nuova frattura tra George e Stacie. Tuttavia, George alla fine decide di rifiutare l’offerta della ESPN e di rimanere in Virginia, concentrandosi sull’essere un padre e un compagno migliore. Stacie, invece, rompe il fidanzamento con Matt, capendo di essere ancora innamorata di George. Nel finale, quest’ulitmo diventa un cronista sportivo locale, ritrovando una stabilità personale e professionale e ricostruendo anche la sua vita familiare.

Il significato ultimo del finale risiede dunque nella maturazione personale di George: per tutta la vita ha cercato approvazione nel successo e nelle relazioni superficiali, ma solo quando rinuncia all’ambizione e si assume la responsabilità delle proprie scelte riesce a essere davvero amato. Così facendo riesce a ritrovare un equilibrio nella propria vita, capendo cosa è davvero l’amore e cosa si può essere o meno disposti a fare per esso. Muccino sembra dunque suggerire che la vera vittoria è interiore: amare significa restare, esserci, anche quando nessuno guarda.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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