Cannes 70: il cast di Okja evita la polemica, “Vogliamo solo mostrare il film”

Il Festival di Cannes numero 70 è iniziato soltanto da tre giorni, eppure da circa una settimana si parla solo di Netflix e della decisione del festival di chiudere la competizione ai film senza distribuzione cinematografica, almeno a partire dal 2018. Quest’anno infatti la confusione ha regnato sovrana, e sono stati accettati due film prodotti direttamente dalla piattaforma di streaming americana, che dunque porterà i suoi prodotti solo online. Il primo di questi è Okja, un film animalista adatto sia a grandi che piccini, che ha dato occasione ad autori ed interpreti di parlare direttamente della disputa con il Festival di Cannes. “Al di là delle polemiche, ho amato lavorare con Netflix” ha detto il regista coreano Bong Joon-Ho, “mi hanno dato totale libertà e indipendenza, a partire dal casting per finire al montaggio, passando per tutta la fase di produzione. Non hanno messo alcuna pressione su di me o restrizioni, è stata una magnifica esperienza.”

 

Sarebbe fiero il CEO di Netflix Reed Hastings, che dopo la nuova regola del festival ha scritto su Facebook che l’establishment sta facendo di tutto per ostacolare la sua azienda. “Il presidente può dire quello che vuole, significa che è una persona libera” ha detto Tilda Swinton, “il vero nodo della questione è che non siamo venuti qui per vincere ma per mostrare il nostro lavoro, siamo onorati per questo. Inoltre abbiamo scatenato una discussione davvero molto interessante, io vedo solo lati positivi da tutto questo.”

Vedremo come andrà questa sera con la proiezione ufficiale in presenza della giuria del festival, fra cui il presidente Pedro Almodovar, che due giorni fa si è detto molto preoccupato dell’avanzare delle piattaforme online: “Sono contento che Pedro veda il film stasera, io sono sereno, può pensare e dire quello che vuole. Sono un suo grande fan, sono contento anche solo che parli di questo film”. Certo speriamo che la proiezione ufficiale non abbia gli stessi problemi della proiezione stampa, durante la quale il film è stato inizialmente proiettato in un formato sbagliato, scatenando i fischi e i buu dei giornalisti. Comunque sia, Netflix sta lasciando il segno su questo festival, e forse era proprio ciò che voleva fare, nel bene e nel male.

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