Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, incontro stampa

Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto
Foto di Claudio Iannone

È stato presentato a Roma il sequel del tanto apprezzato Come un gatto in tangenziale, con il sottotitolo di Ritorno a Coccia di Morto. Il film, diretto sempre da Riccardo Milani, racconta delle nuove avventure di Monica (Paola Cortellesi) e Giovanni (Antonio Albanese) alle prese con i servizi sociali che lei deve assolvere onde evitare la pena del carcere, e il tutto si svolge in una parrocchia gestita dal giovane e avvenente don Davide (Luca Argentero).

 

Il regista racconta quale sia stata l’idea del secondo capitolo e da dove abbia tratto l’ispirazione di un contesto così sociale: «Sono stato ospite a Milano in una parrocchia che aveva organizzato una rassegna tra i cui film scelti cui c’era il Gatto. Mi sono trovato di fronte ad una realtà viva, che coinvolgeva le persone, le accoglieva e ne sono rimasto molto colpito».

L’intento del progetto del sequel prende dunque le fila dal desiderio di raccontare la bellezza della solidarietà: «Ritorno a Coccia di Morto l’abbiamo scritto durante i primi mesi di pandemia», continua Riccardo Milani, «ci ha commossi vedere la necessità di rapporti umani più coesi, interessati alle sorti l’uno dell’altro, contro l’indifferenza. E il seguito è venuto fuori da sé».

La coppia dicotomica Monica e Giovanni è quindi  quasi un piccolo pretesto per raccontare altro, ma senza discostarsi dalla commedia più allegrotta, come conferma una degli sceneggiatori, Giulia Calenda: «Attraverso la commedia si ottiene uno spaccato del Paese, forse molto più che in altri generi. E la sua potenza consiste nel riuscire a parlare di qualunque tematica, ma con leggerezza».

Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, il trailer!

Anche Paola Cortellesi interviene per approfondire il discorso: «Ci è piaciuto che la Chiesa cattolica abbia colmato buchi sociali e umanitari. Abbiamo voluto che certe tematiche fossero centrali, come il bisogno che alcune periferie ricevano aiuti concreti, perché il degrado non debba rimanere una condizione esistenziale».

Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, diventa alla fine un lavoro per arrivare anche ad altri scopi, quali, ad esempio, il ritorno in sala: «Questo film è stato tenuto da parte apposta per fare in modo che uscisse al cinema. Non stiamo cercando grandi numeri», prosegue ancora la Cortellesi, «ma ottenere che le persone riacquistino la fiducia per ritornare a sedersi sulle poltroncine di una sala cinematografica».

Ma, uno degli aspetti che più intrattiene della storia, è ovviamente l’esilarante chimica tra i due protagonisti: «Ci sono stati dei momenti in cui le risate non si riuscivano proprio a trattenere», racconta Paola, «ad esempio quando Antonio alle sei di mattina arrivava in sala trucco cantando “You gotta dance”». Aneddoto che Albanese commenta spiegando l’importanza di profondere vivacità sul set, soprattutto a quell’ora del mattino.

«Monica e Giovanni sono in fondo due personaggi ai quali mi aggrappo», rivela il regista, «vorrei tanto che lo sguardo sul mondo e sulle cose di ognuno fosse un po’ come il loro».

Il film uscirà ufficialmente al cinema il 26 agosto e in anteprima solo il 14 e il 15.

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