Arriverà il 18 giugno su Disney+ Luca, il nuovo film Pixar, l’esordio al lungometraggio del genovese trapiantato negli USA Enrico Casarosa, che già anni fa aveva ricevuto una nomination agli Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione, sempre sotto l’ombrello della Pixar, il bellissimo La Luna.
Già nel cortometraggio citato c’era il mare, c’erano le stelle e c’era un bambino che guardava il mondo con grande meraviglia. Nel caso di Luca, però, c’era anche un elemento autobigrafico potente, la giovinezza trascorsa sulla riviera ligure e le estati in compagnia dei coetanei.
Luca è un racconto semi-autobiografico
“Per me è un’emozione tornare a Genova – dice Enrico Casarosa, all’inizio della conferenza stampa a cui hanno partecipato, insieme a lui, anche alcuni dei doppiatori italiani, Marina Massironi, Saverio Raimondo, Orietta Berti, e la produttrice del film,Andrea Warren – Luca è ispirato alla mia infanzia e alle estati sulla riviera con Alberto, il mio migliore amico. È una lettera d’amore a questi posti, alle mie estati qui. Noi nati sulla riviera ligure abbiamo il mare dentro e volevo esaltarlo e farlo vedere al mondo. Così come per il cibo, la musica del nostro Paese. Ho raccontato tutto con un sentimento nostalgico ma anche tanto amore per la mia infanzia. Il mare me lo porto sempre dentro.”
Andrea Warren, produttrice del film, ha aggiunto: “Per me è una vera gioia essere qui in presenza. Questo è un film che nasce dai ricordi di Enrico e a noi ha toccato moltissimo, soprattutto per il suo modo di condividere l’esperienza, in fase di racconto e realizzazione. E adesso anche noi ora vogliamo condividerlo con il resto del mondo.”
Saverio Raimondo è, insieme a Marina Massironi, uno dei doppiatori che prestano la voce ad un personaggio sia nella versione italiana che inglese di Luca. Nel caso di Raimondo, il personaggio doppiato è Ercole Visconti, il bulletto di Portorosso, una vera spina nel fianco per il protagonista Luca e per i suoi amici, Alberto e Giulia: “Il mio personaggio è il bad guy. Per me è stato divertente dargli voce, non sono un bullo nella vita vera ed è stato divertente essere altro da me, trasformarmi in una persona che prevarica gli altri. Lo vediamo anche mollare un pugno e io non so nemmeno come si fa, nella vita vera. Per me è stato divertente, e spero sia divertente anche per voi.”
Marina Massironi interpreta invece la Signore Marsigliese, una specie di donna immagine di Portorosso, colei che organizza una buffa competizione, ogni anno, che è diventata il cruccio di Giulia e che diventa così anche l’oggetto meta di Luca e Alberto: “La signora Marsigliese è una figura di donna di provincia molto rispettata, è un’istituzione. Vive molto la sua comunità e la comunità vive di riflesso per lei. Io non so fare la pasta come lei, né organizzo competizioni, ma forse il mio naso assomiglia al suo.”
Special guest della conferenza è stata Orietta Berti, che nel film doppia un personaggio secondario. “Mi sono molto divertita, il film è bellissimo. E l’ho visto prima in inglese e poi in italiano e ho potuto apprezzare bene i doppiatori dei bambini in italiano, sono stati bravissimi. Mi ha fatto anche un po’ commuovere nella parte finale. Avevo poche battute, il mio personaggio è secondario e principalmente mangia gelato, ma mi sono molto divertita.”
Il film ha una forte impronta musicale, saccheggiando dalle hit italiane degli anni ’50, per precisa scelta di Casarosa, che voleva omaggiare anche quelle canzoni e in particolare la musica di Bennato: “Avrei voluto metterne di più di sue canzoni nel film, ma diciamo che Il gatto e la volpe è perfetta per la storia di Luca e Alberto. Forse loro sono più positivi come personaggi, ma così come nella canzone, nell’immaginario di questi due amici furfanti, anche nel film c’è la sensazione di lasciarsi trasportare dall’avventura e di combinare guai, una sensazione di amicizia presente nella canzone che stava benissimo anche nel film”.
Come anticipato, sia Massironi che Raimondo hanno doppiato i personaggi anche nella versione originale, come spiega l’attrice: “È stato bellissimo lavorare in un’altra lingua perché è come aprirti un po’ la testa, confrontarti con altri suoi e imparare cose nuove. Poi abbiamo lavorato a distanza. Tutto è partito nel mio studio e da lì sono arrivata in California. Non ho capito molto, all’inizio, ma credo fosse perché sono una che parla molto e volevano evitare fughe di notizie dicendomi solo il minimo indispensabile. Trovo che il film offre un ritratto molto fedele e veritiero della provincia, io vivo in un paesino di seimila persone e molte situazioni sono simili a quelle che vediamo in Luca.”
L’ispirazione, per Raimondo, a doppiare l’antagonista della storia, è venuta da due contesti molto eterogenei. Da una parte il doppiatore ha confessato di essersi ispirato ad un personaggio di Truman Capote, e dall’altra ad una vera e propria icona del cinema comico italiano: “È stato molto bello doppiare un personaggio che non esisteva ancora, servendosi solo delle indicazioni di Enrico. Poi la mia ispirazione principale è stata quella del Geometra Calboni, antagonista di Fantozzi, un personaggio assolutamente sgradevole eppure riconoscibile. Calboni è stato proprio la mia ispirazione principale, tutta italiana.”
Luca è un racconto che esalta la diversità e l’inclusione
Da un punto di vista tematico, Luca esalta la diversità come valore, è “una metafora che riguarda il sentirsi diversi, il doversi nascondere. E a quanto poi è bello imparare ad accettarsi e a scoprire quanto questa diversità può essere preziosa. Mi rendo conto che molte di queste riflessioni possono riguardare anche la comunità LGBTQ+ e penso sia bello se il film manda comunque un messaggio di inclusività e accettazione, ma è un significato collaterale. Principalmente il film è ispirato alla mia esperienza personale.”
Oltre all’ispirazione biografica, Casarosa deve molto anche alla sua formazione, essendo cresciuto, per sua ammissione, con una fortissima influenza della cultura e del cinema d’animazione giapponese. “L’ispirazione per Luca viene anche dall’immaginario giapponese. Hayao Miyazaki fa parte della mia formazione, provo una grande ammirazione per lui, che all’epoca guardò anche il mio cortometraggio. Nei suoi personaggi c’è sempre il senso di meraviglia, l’avventura, ma anche la curiosità di scoprire il mondo che sta intorno. Poi lui è bravissimo a raccontare queste storie di bambini, il mondo dei più piccoli e lo fa sempre con grande ispirazione.”
Non c’è dubbio che, al netto delle sue ispirazioni, con Luca, Enrico Casarosa e la Pixar abbiano creato un nuovo immaginario e una nuova storia che sarà sicuramente a sua volta fonte di ispirazione per altri. Luca arriva su Disney+ in abbonamento dal 18 giugno.