Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, l’incontro con i protagonisti

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo

Walker Scobell (“Percy Jackson”), Leah Sava Jeffries (“Annabeth Chase”), Aryan Simhadri (“Grover Underwood”), Jon Steinberg (Co-Creator/Showrunner/Executive Producer) e Dan Shotz (Executive Producer) sono stati i protagonisti di un incontro stampa che ha accompagnato i giornalisti nel nuovo mondo di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo (leggi la recensione).

 

La serie, disponibile con i primi due episodi su Disney+ dal 20 dicembre, è l’inizio di una nuova avventura che si prefigge di portare sullo schermo le avventure dei personaggi creati da Rick Riordan e che già una volta avevano trovato la strada del cinema con degli adattamenti datati 2010 e 2013.

Ma mentre il progetto cinematografico si è interrotto nel 2013, la fama dei romanzi è cresciuta a dismisura, tanto che ora, principalmente negli Stati Uniti, c’è una generazione intera che sogna di unirsi a Percy, Annabeth e Grover nelle loro avventure al Campo Mezzosangue. E fan dei romanzi lo erano anche i protagonisti della serie Disney+, prima ancora di ricevere la chiamata dalla produzione.

“Leggo questi libri da prima che avessi dieci anni e per me è stato davvero emozionante mettere in scena le storie che leggevo da così tanto tempo. Ho letto il primo libro per sette volte.” Commenta Walker Scobell, seguito da Aryan Simhadri: “Eravamo grandi fan dei libri prima che venisse annunciata la serie. Interpretare questi personaggi, delle vere icone per noi, è stato fenomenale.” La conferma che sarebbe stata Annabeth è arrivata a Leah Sava Jeffries in un momento particolare: “Poco prima che ottenessi la parte nella serie, stavo scrivendo un tema per la scuola sui libri, ed è stato davvero emozionante scoprire che avrei recitato in Percy Jackson mentre scrivevo quel compito.”

Sebbene il lavoro di adattamento sia volto anche a trasportare personaggi di carta nelle tre dimensioni, i giovani attori hanno cercato di dare qualcosa di personale alle loro interpretazioni. Ad esempio Leah Sava Jeffries si è “assicurata di interpretare Annabeth mantenendo per lei una sfumatura caratteriale che comunque mi appartiene. Dopotutto anche io ho una parte un po’ goffa, ma sono anche una molto decisa che arriva dritta al punto. E credo che questa unione di due aspetti diversi sia stata molto utile. Ma credo che rimanere noi stesso durante le riprese abbia reso la chimica tra noi così forte.” E sembra essere d’accordo anche Walker Scobell che spiega: “Credo che, per il bene della serie, abbiamo tutti cercato di mantenere i personaggi un po’ più ancorati alla realtà, tenendo sempre bene a mente che nella storia, Percy ha 12 anni, e la storia è anche un viaggio emotivo dentro l’animo di questo ragazzino che ogni tanto si arrabbia un po’.” Interprete di un satiro non proprio coraggioso, almeno all’inizio della storia, Aryan Simhadri ha dichiarato: “La cosa interessante di Grover, è che all’inizio della storia è un pochino scostante, un codardo, ma poi imparerà a non tirarsi mai indietro per il bene dei suoi amici. Il suo viaggio consiste proprio nel diventare capace di mettersi in pericolo per coloro a cui tiene.”

Per quello che invece riguarda il lavoro vero e proprio non solo con i tre protagonisti ma con le centinaia di comparse, l’Executive Producer Dan Shotz ha dichiarato: “E’ stata la prima volta che ho effettivamente visto centinaia di comparse sullo sfondo – parlando del set del Campo Mezzosangue – Per me è stato davvero emozionante vedere così tanti ragazzini indossare quella maglia e entrare nel loro sogni. Vedere tutto quell’entusiasmo da parte di tutti i presenti è stato un momento davvero potente.”

Il co-creatore della serie e showrunner, Jon Steinberg, ha invece commentato il lavoro con i giovani protagonisti: “Lavorare con questi ragazzi è stato molto semplice. Ti dimentichi quasi che sono ragazzini perché riescono a costruire una tensione e un arco emotivo così complesso che sembra di lavorare con adulti consumati. Hanno fatto un lavoro incredibile.” E sempre Steinberg, in merito al lavoro di adattamento, ha spiegato: “Credo che tutto parta dai libri, dal capire effettivamente cosa porta senso ai vari momenti che vengono rappresentati, quali sono le parti che si ricordano giorni dopo aver letto. Ci sono delle cose di cui abbiamo parlato con Rick, che sono l’essenza della serie e che non possono mancare in un adattamento. E volevamo che ogni elemento della storia non sembrasse un extra, una cosa in più, tutto doveva essere organico nella storia stessa, doveva avere una funzione.”

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo arriva su Disney+ il 20 dicembre con i primi due episodi e con un nuovo episodio a settimana per sette settimane.

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