Amiche alle Cicladi: recensione del film francese con Laure Calamy

Disponibile dal 6 Febbraio al cinema una vacanza greca baciata dal sole distribuita da Movies Inspired

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Amiche alle Cicladi è una commedia tutta al femminile dove due ex amiche finalmente si ritrovano a vivere la vacanza che desiderano da sempre. Questo film del regista Marc Fitoussi è un road movie nelle isole greche, quelle del titolo, fatto di momenti divertenti ma anche profondi dove si affrontano le difficoltà della vita.  

 

Cosa racconta Amiche alle Cicladi

Magalie e Blandine sono due adolescenti di Parigi che sognano ad occhi aperti un viaggio in Grecia e visitare il famoso e spettacolare monastero di Chozoviótissa sull’isola di Amorgós. Questa passione nasce per merito di un film, Le Grand Bleu di Luc Besson, un cult ai tempi e uno dei maggiori successi al botteghino francese nel 1988. Come succede sempre in quell’età purtroppo, dopo un litigio che verrà rivelato durante il racconto, rompono la loro amicizia e non si lasciano in malo modo.

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Passano gli anni e arriviamo ai nostri giorni ritroviamo Blandine, l’attrice Olivia Côte, adulta che sta affrontando un divorzio che sinceramente non voleva. Nella sua vita, oltre il lavoro in una clinica come tecnico alla radiologia, gli rimane solo il figlio Benjamin che stufo di vedere sua madre triste gli organizza un’appuntamento. Il ragazzo su Facebook infatti contatta Magalie, Laure Calamy, che organizza una serata tra le due dove finalmente si chiariscono dopo anni di silenzio. L’ex amica però si rivela agli occhi dell’altra una grande delusione, una giornalista musicale freelance disoccupata e perennemente al verde tanto che pagherà per entrambe la cena. Qualche tempo dopo però Blandine si ritrova, ancora per merito del giovane, a partire per il suo tanto desiderato viaggio nell’arcipelago delle Cicladi non con Benjamin ma con Magalie.

Amiche alle Cicladi
Amiche alle Cicladi ©Chloe Kritharas

La vacanza in Grecia non sarà priva di ostacoli, molti dei quali legati alla collisione delle diverse personalità delle due protagoniste che saranno costrette ad affrontare le ragioni del loro brusco allontanamento. Infatti per colpa di Magalie, che ha sbagliato per scherzo a comprare i biglietti per il traghetto per Amorgós, si ritrovano a Keros, un’isoletta sperduta dove devono stare qualche giorno per aspettare una nave per aver un passaggio per la località prescelta da Blandine. In queste giornate tra mare, vecchi archeologi e un gruppo di bei surfisti le protagoniste si avvicinano ancora di più. L’equilibrio cambia quando le due donne si fermano a Mykonos e Magalie ritrova Bijou, un’inedita Kristin Scott Thomas con lunghi capelli silver e che vive lì con il suo amante artista Dimitris, l’attore Panos Koronis.

L’ amicizia tra donne

Il regista e sceneggiatore Marc Fitoussi costruisce i suoi personaggi con piccoli dettagli che continuano ad avere rilevanza per tutto la durata di Amiche alle Cicladi. La meticolosa Blandine tiene un diario e un album di ritagli con i ricordi invece Magalie ha con se sempre un iPod pieno di successi disco che lei usa in ogni incontro sociale o occasione di una una festa con la sua musica. Questo inizialmente infastidisce Blandine ma poi evoca in lei la loro adolescenza insieme. Nel film questo viene mostrato durante una bellissima scena, dove da adulte ballano ma in cui le due protagoniste si vedono le sé più giovani ma nella stessa ambientazione. Le due donne si sono allontanate e sono cambiate, ma hanno ancora un legame tangibile nel profondo soprattutto del loro cuore.

Amiche alle Cicladi
Amiche alle Cicladi ©memento

La trama si infittisce e complica nella seconda parte con l’introduzione di Bijou, una creatrice di gioielli hippie che quasi ruba la scena ed è interpretata da una bravissima e divertente Kristin Scott Thomas. Questo terzo personaggio principale femminile diventa amica anche della più impostata Blandine che finalmente inizia a sciogliersi e godersi la vita e finalmente a capire la sua amica Magalie che non ha mai smesso d’essere se stessa.

Una commedia tipicamente francese

Questo lungometraggio di Marc Fitoussi utilizza le atmosfere da Mamma Mia! e le location di Le Grand Bleu per portare sullo schermo una commedia tutta al femminile. Olivia Côte e Laure Calamy, sono perfette per i ruoli anche se l’attrice diventata famosa con la serie Chiami il mio agente! spicca di più ma è anche merito della sua Magalie che è sempre l’anima in tutti i sensi del racconto. Per concludere Amiche alle Cicladi è un viaggio rilassante, un insolito road movie pensato per le donne di un’età simile alle protagoniste che potrebbero avere voglia di concedersi un viaggio sulle isole greche senza dover effettivamente prendere un volo.

Amiche alle Cicladi
3.5

Sommario

Olivia Côte e Laure Calamy sono le protagoniste di una delicata commedia che vede due ex compagne di scuola riunirsi nella mezza età tra ricordi e purtroppo con una trama in certe scene molto prevedibili. L’ultima scena però vi lascerà con un grande sorriso.

Simona Tavola
Simona Tavola
Laureata in Scienze dei beni culturali all’Università degli Studi di Milano con indirizzo di Teatro e Cinema. Da sempre appassionata della settima arte ha conseguito il Master di primo livello in critica giornalistica per lo spettacolo presso l’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico. In passato ha collaborato con varie testate online ( That's All Trends, ArteSettima, Recensito e The Hot Corn Italia ) invece dal 2023 scrive per Cinefilos.it. Dal 2021 al 2023 ha svolto il ruolo di Social Media Manager del sito di Banquo Magazine.

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