Nel panorama cinematografico attuale, i film d’azione continuano a rappresentare un genere amatissimo, capace di attrarre un vasto pubblico grazie a sequenze mozzafiato e storie avvincenti. Ancora una possibilità, approdato il 4 ottobre su Prime Video, si inserisce in questo filone, proponendo agli appassionati una trama piuttosto lineare e non particolarmente originale, ma soprassediata da una componente action all’ennesima potenza: il film è, infatti, un lunghissimo longtake. Diretto da James Nunn e scritto da Jamie Russell e dallo stesso Nunn, il film narra le avventure del Navy SEAL Jake Harris, interpretato da Scott Adkins, il quale si trova ad affrontare una situazione di grande tensione e pericolo.
One more Shot, la trama: Jack Harris torna in azione
Riunito per la quarta volta con il sodale Scott Adkins, Nunn ambienta il sequel di One Shot (2021) praticamente dopo il finale del primo film, con il Navy Seal Jack Harris (Adkins) che scorta il terrorista Amin Mansur (Waleed Elgadi) negli Stati Uniti per informare la C.I.A. della posizione di una bomba sporca. Per costringere Mansur a dare loro queste informazioni, hanno portato con sé la moglie incinta Niesha (Meena Rayann) per convincerlo.
Jack non viene accolto a braccia aperte: il pezzo grosso della C.I.A. Mike Marshall (Tom Berenger) fa ricadere sulle sue spalle il fallimento dell’ultima missione; il nostro Navy Seal si accinge dunque a lasciare l’aeroporto, mentre origlia una conversazione tra due passanti che discutono su come catturare nuovamente Mansur. Non passa molto tempo prima che i proiettili volino ancora una volta, con una squadra di mercenari guidati da Robert Jackson (Michael Jai White) che cerca di prendere Mansur, abbattendo chiunque si trovi sulla loro strada. Ora, Mansur deve affidarsi ancora una volta a Jack se vuole che lui e sua moglie sopravvivano alla notte.
One More Shot non brilla nella scrittura, ma restituisce con l’azione
A prima vista, la trama di One More Shot potrebbe sembrare poco originale e di facile previsione; tuttavia, la sua semplicità si rivela un punto di forza, permettendo al film di svilupparsi come un ottimo esempio di narrazione action. Gli eventi si susseguono rapidamente, e ciò consente agli spettatori di lasciarsi trasportare dagli avvenimenti, apprezzando i colpi di scena che interrompono l’azione e mantengono elevate le aspettative. La regia di James Nunn, abile nel creare tensione e adrenalina, contribuisce notevolmente alla realizzazione di sequenze coinvolgenti, arricchendo ulteriormente uno scenario carico di tensione.
Il principale vantaggio dell'”approccio one take” è che non si può mascherare il combattimento con primi piani scuri o tagli di montaggio rapidi. Per rendere le sequenze d’azione efficaci, sono necessari stuntman di talento e attori esperti in arti marziali, come Scott Adkins, Aaron Toney e Michael Jai White. Lo stesso Adkins, noto per le sue performance fisiche, veste i panni di Jake Harris con grinta e determinazione, incarnando perfettamente il prototipo del soldato d’elite. Sebbene la storia non si concentri esclusivamente sul suo personaggio, l’interprete riesce a portare in vita un protagonista credibile e affascinante. Al suo fianco, Michael Jai White, un’altra grande voce del cinema d’azione, che riesce a conferire al suo personaggio un carisma e una gravitas che arricchiscono ulteriormente il film.
Scott Adkins e Michael Jai White: un confronto carico di aspettative
Tuttavia, è proprio nell’attesa di un confronto tra i due che si potrebbe avvertire una certa delusione: la costruzione di questo tête-à-tête, carico di aspettative, non si concretizza come sperato. Nonostante il culto che circonda entrambi gli attori e la tensione accumulata, alcune sequenze di combattimento appaiono un po’ sottotono: i due personaggi, per gran parte del film, si sfuggono attraverso i corridoi di un aeroporto devastato, creando inevitabilmente un contrasto tra le aspettative del pubblico e la risoluzione finale, che risulta piuttosto fiacca rispetto al potenziale del confronto.
Ancora una possibilità si presenta come un film d’azione che, nonostante la sua trama semplice e alcune sequenze di combattimento che potrebbero deludere le aspettative, riesce a intrattenere e coinvolgere. La regia dinamica di James Nunn e le interpretazioni energiche di Scott Adkins e Michael Jai White offrono un’esperienza cinematografica ricca di adrenalina e colpi di scena, perfetta per chi cerca una serata di intrattenimento senza troppe pretese. Non è un film che rivoluzionerà il genere, ma è indubbiamente un’opzione appetibile per gli appassionati di azione desiderosi di rilassarsi e godersi un’avventura intensa.
Ancora una possibilità
Sommario
Pur non brillando particolarmente in termini di sceneggiatura, Ancora una possibilità potrebbe soddisfare gli appassionati del genere action, con le sue performance energiche e una regia grintosa.