Big Wedding: recensione del film con Robert De Niro

Big Wedding recensione

Remake a stelle e strisce del francese Mon Frère se Marie del 2006, Big Wedding arriva in Italia soltanto adesso, quando in America è uscito nel 2013. Scritto e diretto senza il minimo stile da Justin Zackham (già autore dello script di Non è mai troppo tardi con Jack Nicholson e Morgan Freeman), Big Wedding è una commedia romantica piatta e insipida, in cui gli attori si barcamenano tra dialoghi banali e situazioni stereotipate. La regia in tutto e per tutto assente di Zackham ricrea un universo stile soap in cui gli attori non riescono a tirare fuori dai loro personaggi un minimo barlume di credibilità, vittime di una storia fin troppo ingarbugliata in cui non c’è assolutamente spazio per l’originalità.

 

In Big Wedding Don (Robert De Niro) decide, d’accordo con l’ex moglie Ellie (Diane Keaton), di fingere di stare ancora insieme per il bene del figlio adottivo Alejandro (Ben Barnes), che si sta per sposare con Missy (Amanda Seyfried), dopo aver saputo che tra gli invitati al matrimonio ci sarà anche la madre biologica del ragazzo, una donna religiosissima e di vedute corte. Ma con altri due figli a cui dare retta (Katherine Heigl, Topher Grace), una fidanzata esplosiva (Susan Sarandon) e un sacerdote fuori dagli schemi (Robin Williams), la cerimonia rischierà di non andare come previsto.

Tutto in Big Wedding, dalle dinamiche dei singoli personaggi fino ai vari (troppi) intrecci che si vengono a creare tra di loro, viene raccontato in maniera scialba, ovvia, dando vita ad un racconto che arriva a dire più di quanto dovrebbe senza il minimo coinvolgimento, concludendosi con un finale tanto buonista quanto imbarazzante per il suo aspetto risolutivo.

La cosa che più delude del film, al di là della prevedibilità della sua storia, è l’incredibile cast. È davvero un peccato vedere grandi nomi come quelli di Robert De Niro, Diane Keaton, Susan Sarandon e Robin Williams sprecare il loro talento in operazioni del genere che non hanno nulla da offrire, quasi come se le opportunità si fossero esaurite, e l’unica strada percorribile sia quella di donare con il solo richiamo del proprio nome un certo appeal a pellicole che, altrimenti, senza la loro presenza, passerebbero completamente inosservate. La controparte più giovane non migliora di certo la situazione, con una Amanda Seyfried spenta e fuori posto ed una Katherine Heigl che arranca ormai nell’interpretare sempre lo stesso tipo di donna.

Big Wedding, nei cinema italiani dal 26 Giugno, è una commedia che quasi sicuramente, nonostante il cast di tutto rispetto, non riscuoterà successo. Un family movie in cui tutto risulta forzato, realizzato con snervante superficialità e che desta più di una perplessità circa il coinvolgimento di personalità che la storia del cinema l’hanno praticamente scritta.

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