Dopo mesi di attesa esce, il 22 ottobre, anche in Italia Guardiani della Galassia, film Marvel che ha registrato in miglior incasso estivo della stagione USA e che arriva da noi come evento speciale di Alice nella Città, sezione autonoma del Festival Internazionale del Film di Roma.
Dopo le epiche avventure di Thor, Cap, Iron Man, la Marvel decide di lasciare la Terra e spostarsi nella Galassia, in un territorio inesplorato dalla maggior parte degli spettatori e anche da qualche lettore di fumetti, per portarci in un mondo che prevede aliene verdi e letali, ladruncoli da quattro soldi, maniaci assassini dalla perfetta favella e creature strane come alberi che camminano e procioni parlanti. Una galassia che assomiglia davvero tanto, tantissimo a quella ‘lontana lontana’ di George Lucas e che proprio in questo aspetto trova il suo vero punto di forza.
Guardiani della Galassia non è un film di supereroi, primo perché i protagonisti non sono affatto eroi né tantomeno sono super, poi perché è prima di tutto una commedia irriverente e divertente, che per una volta, nella storia dei film Marvel, strizza l’occhio più ai trentenni che ai bambini intorno ai 10 anni, costruendo un universo che ad ogni svolta di asteroide omaggia gli anni ’80: i concept, gli ambienti, gli strumenti scenografici, le armi, e soprattutto la musica costruiscono un film che potrebbe essere stato fatto in quegli anni.
Non si può parlare di Guardiani come del miglior film Marvel, perché è semplicemente un film che fa un salto in avanti anche a livello produttivo, tanto che dal risultato finale sembra proprio che James Gunn, geniale regista fuori di testa, abbia davvero fatto suo un enorme blockbuster, rendendolo unico e diverso, interessante e genuinamente divertente, senza rinunciare a momenti di pura epica che si esplicita nella classica ed eterna lotta del bene contro il male.
Nonostante nel film ci siano cinque protagonisti mai incontrati prima d’ora sul grande schermo, il racconto ci permette di conoscerli e apprezzarli tutti, poiché ad ognuno di loro è concesso lo spazio per esprimersi, spiegarsi e raccontarsi, e di conseguenza farsi amare. Anche se l’occhio della camera privilegia Chris Pratt e il suo Star Lord, sembra davvero strano constatare quanto siano gli altri protagonisti a trovare una migliore accoglienza, come il procione incazzato Rocket e soprattutto Groot, vera rivelazione del film. Insieme a Pratt, Dave Bautista e Zoe Saldana completano lo schieramento dei ‘buoni’, dei buoni con riserva, che sembrano ricordarci la goffaggine e la determinazione del ruvido equipaggio del Millennium Falcon, con Han Solo/Star Lord al timone di una nave spaziale che cambierà le sorti della galassia.
Guardiani della Galassia è un esperimento, una commedia d’altri tempi camuffata da cinecomic, un film che riesce a dare nuova energia al genere, trasformandolo, e offre allo spettatore una boccata d’aria fresca.