Indovina chi viene a Natale

Una famiglia si raduna in una casa per trascorrere il periodo natalizio. Ci sono quattro coppie: un maestro elementare insieme ad una donna con due bambini, nati da altrettante relazioni sfortunate (Claudio BisioClaudia Gerini); un ragazzo disabile che ha perso l’uso delle braccia e la sua fidanzata psicologa (Raoul BovaCristiana Capotondi); un benestante proprietario di una ditta di panettoni, nonché padrone di casa, insieme ad una moglie di carattere (Diego Abatantuono – Angela Finocchiaro) e i due sono anche i genitori della psicologa; un economicamente povero napoletano esuberante e la timida moglie, insieme a tre bambini piccoli (Carlo Buccirosso – Rosalia Porcaro). Aggiungiamo una donna rimasta vedova da pochi mesi, il cui defunto marito è il padre o il nonno di almeno un membro a coppia.

 

Indovina chi viene a Natale, il film

Indovina chi viene a Natale? di Fausto Brizzi non è un “cinepanettone”, al contrario di quello che il titolo potrebbe suggerire. O almeno non ha i classici tratti del “genere” in questione, dominato da comicità demenziale retta da diversità dialettali di facile utilizzo. Qui mancano: donne nude, abusi di turpiloquio, amanti col dono dell’ubiquità.

Si, è ambientato a Natale. Ma questo è l’unico aspetto in comune con le pellicole citate poco sopra. Non aggiunge né toglie nulla ad un film di Brizzi: corale, rapido, è una commedia che fa riflettere, ma anche un film riflessivo che odora di commedia. Un tema sociale, delicato come quello della diversità, immesso in una cornice di aria festosa, condita da gag qualche volta divertenti. E allora procede sulla doppia linea della risata e della riflessione, forse talvolta esagerando un filo, ma perdendosi comunque poco.

Il senso di stantio non glielo toglie nessuno; intorno al film c’è come un interminabile vocina sussurrante che gli gira intorno e che ripete: “non c’è nulla di nuovo”! Inoltre, molti passaggi di sceneggiatura, magari appena accennati ad inizio film, porteranno invece a conclusioni più che prevedibili per uno sviluppo che dovrà inevitabilmente seguire una linea rigida, con pochi scossoni. Ma nel profumo generale del Natale immerso nel filone della commedia italiana del nuovo millennio, sarebbe stato eccessivo osare di più.

L’ambientazione sembra sospesa nello spazio e nel tempo, come se non esistesse nulla al di fuori di quella casa e di quella famiglia. Quasi inesistenti i personaggi di contorno e pure quando ci sono, si tratta di comparse. Si chiama Indovina chi viene a Natale? perché il maestro elementare interpretato da Bisio e il ragazzo disabile (Bova) ancora non li conosce nessuno.

 

 

 

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