La commedia al femminile italiana sembra avviarsi verso una nuova fioritura. In un periodo in cui si parla sempre più del ruolo della donna al cinema, è sicuramente un piacere vedere sul grande schermo un film pensato e concepito per esplorare il complesso universo femminile. Sì, perché Nemiche per la pelle è in gran parte un film sulle donne.
In Nemiche per la pelle Lucia e Paola si sono sempre contese l’amore di Paolo. Quando l’uomo muore, il suo amico e avvocato Stefano recapita alle due donne una lettera in cui lo stesso Paolo le invita a prendersi cura congiuntamente di un bambino di cui nessuna delle due era a conoscenza. Inizierà così un viaggio alla scoperta di una maternità tardiva e inattesa.
Nemiche per la pelle, il film

Potremmo continuare all’infinito nell’esaltazione delle doti di queste due incredibili attrici. Doti che purtroppo vengono frenate da una regia patinata e da una scrittura debole e poco originale. Il ritmo c’è, ma la sceneggiatura non riesce ad aggirare come dovrebbe cliché ed espedienti che intrappolano le protagoniste in situazioni comiche viste e straviste, che un po’ strizzano l’occhio alla classica commedia d’oltreoceano, un po’ si rifanno ai luoghi comuni più bassi del nostro cinema.
Nemiche per la pelle funziona grazie alla caratterizzazione precisa e accurata di due bellissimi personaggi femminili. Ma è proprio in questo totale e fin troppo generoso affidarsi ad una comprovata capacità attoriale che finisce per risultare scontato e non efficace. E ciò, considerata anche la profonda attualità delle tematiche trattate, è un grande rammarico per il risultato finale.
