Ogni Maledetto Natale: recensione del film con Valerio Mastandrea

Ogni Maledetto Natale

Dopo l’addio dei cine-panettoni targati De Laurentiis, il cinema natalizio italiano ha avuto, per la prima volta dopo anni, la possibilità di un orizzonte aperto, sgombro da scomodi concorrenti al box office, e così è stato possibile (Ogni Maledetto Natale) per molte produzioni, provare a ritagliarsi il proprio spazio nel panorama cinematografico di cui sopra. Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, i tre geniali papà di Boris (e di Boris il film), hanno pensato di riproporsi sul grande schermo proprio in questo periodo, forti dello zoccolo duro di fan che si portano dietro e della partecipazione al loro progetto di molti degli attori italiani più amati del momento, molti dei quali già loro collaboratori in Boris.

 

Il risultato è Ogni Maledetto Natale, commedia romantica natalizia in cui due giovani (Alessandra Mastronardi e Alessandro Cattelan) si incontrano e si innamorano. Peccato però che quando si ama, prima o poi, si deve scendere a patti con la famiglia dell’altra persona. E così, per i due piccioncini cominceranno delle vacanze di Natale a dir poco insolite, in mezzo a tradizioni, cenoni, riunioni di famiglia e le solite maledette usanze che ogni maledetto Natale si ripetono.

Ogni Maledetto Natale parte proprio dall’assunto che il Natale è un periodo orribile in cui si ci costringe a fare cose contro voglia: organizzare cene, fare la corsa a regali, avere a che fare con parenti e amici dei quali altrimenti non ci cureremmo. Su questo nucleo centrale è poggiata, in bilico, la storia d’amore tra Cattelan e Mastronardi, alla quale purtroppo non crediamo nemmeno per un attimo. È pur vero che il film è raccontato tutto sopra le righe, in un eccesso continuo e voluto di gag e espedienti esagerati per strappare la risata. A nulla serve la sfilata di superstar che Ciarrapico, Torre e Vendruscolo mettono in campo. Marco Giallini, Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Laura Morante, Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Andrea Sartoretto, Stefano Fresi, Franco Ravera, Valerio Aprea e Massimo De Lorenzo rappresentano forse il meglio del nostro cinema, sono tutti attori di grande talento, comico e drammatico, talento che però non è guidato dalla sceneggiatura, troppo impegnata a strappare una risata (che non arriva quasi mai) che a raccontare una storia.

Ogni Maledetto Natale fallisce da un punto di vista drammaturgico, nel momento in cui la storia d’amore, filo rosso che collega le diverse scene comiche, diventa un pretesto troppo debole per giustificare una serie di quadri slegati e senza ritmo, che a loro volta falliscono nello scopo di divertire lo spettatore. Consigliato ai fan hardcore del trio di Boris.

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