Lui tranquillo, lei sempre nervosa. Lui scende a compromessi, lei rimane ferma nelle sue idee. Lui aiuta le coppie a tornare insieme, lei le aiuta a dividersi. Due persone talmente distanti non potrebbero esistere, eppure…si attraggono! Parte con questa premessa il primo lungometraggio di Max Croci, Poli Opposti, la commedia della 01 Distribution al cinema dal’8 Ottobre, che vede come protagonisti Luca Argentero e Sarah Felberbaum insieme a Giampaolo Morelli, Anna Safroncik, Elena Di Cioccio, Grazia Schiavo e l’esordiente e bravissimo Riccardo Russo.
In Poli Opposti Stefano (Luca Argentero) è un dolce terapista di coppia, infelice del suo matrimonio con l’egoista Mariasole (Anna Safroncik) mentre Claudia (Sarah Felberbaum) è un avvocato divorzista, anche detta La Iena, madre di Luca (Riccardo Russo), ragazzino sveglio ma poco seguito. Dopo un primo incontro-scontro, Stefano e Claudia finiscono per essere vicini di casa e la guerra tra i due e il loro modi di pensare totalmente diversi si sfoga tra dispetti, ripicche e innegabile attrazione.
Come ci insegnano i
grandi classici della commedia sentimentale, Poli
Opposti ripropone il concetto dell’importanza del
romanticismo nella vita. Con giochi di regia originali (anche
se a volte forzati), Max Croci omaggia più volte
quel tipo di film che con il lieto fine ha fatto sognare
generazioni intere e quindi non ci fa mancare la corsa sotto la
pioggia, l’immancabile piedino di lei che si alza con il primo
grande bacio e anche quel tocco di magia che aiuta i due
protagonisti ad andare incontro al loro destino insieme.
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Tutto molto ben costruito e molto all’americana, ma forse tutto troppo. C’è tanta prevedibilità nella trama, con personaggi esageratamente caricaturali tanto da essere poco credibili ma di cui sappiamo già il destino dopo le prime scene e sebbene siano tutti particolarmente centrati (in particolare Luca Argentero e Giampaolo Morelli), la Claudia di Sarah Felberbaum non convince fino in fondo, forzando troppo il suo personaggio.
Infine, le situazioni comiche che ci aspetteremmo da una commedia del genere vengono a mancare e questo fa perdere ulteriore ritmo ad una sceneggiatura già debole di suo che con un’incipit originale ci promette un film che mai vedremo.