Tutti sono sospettati in Reptile, il nuovo film thriller con Benicio Del Toro nei panni di un poliziotto chiamato a risolvere un misterioso caso di omicidio. Un film che nelle sue due ore si muove bene e cerca di mettere tra i personaggi e lo spettatore un velo di incertezza che porta questi ultimi a dubitare di chiunque. Nonostante l’intricata storia dietro Reptile alla fine il mistero viene risolto e il pubblico potrà dirsi soddisfatto di ciò che ha appena guardato. Il film Netflix arriva sulla piattaforma e sarà disponibile dal 29 settembre. Il cast è davvero stellato: Benicio Del Toro, Justin Timberlake, Eric Bogosian, Alicia Silverstone, Domenick Lombardozzi, Frances Fisher, Ato Essandoh, Michael Carmen Pitt, Karl Glusman, Matilda Lutz con la regia di Grant Singer che fa il suo esordio alla regia.
Reptile, la trama
Nulla è come sembra, il thriller di Netflix Reptile mette in discussione più volte il concetto di verità portando lo spettatore a indagare insieme ai personaggi e svelare il mistero. Due agenti immobiliari, Will Grady (interpretato da Justin Timberlake) e la sua fidanzata, Summer Elswick, convivono in questa casa che sembra essere stata inutilizzata per molti anni. Scopriamo presto che le cose tra i due giovani non vanno a gonfie vele: una tristezza di fondo avvolge il rapporto. Dalla conversazione di Summer con la sua migliore amica Renee, emerge chiaramente che la donna ha tradito Will. La discussione tra i due fidanzati precipita in seguito a un evento al quale Summer ha mancato di partecipare. Il giorno dopo la giovane donna è stata trovata morta, assassinata, a casa sua.
Un poliziotto dal passato complicato, Tom Nichols (interpretato da Benicio Del Toro) è stato incaricato di indagare sull’omicidio. Reptile mette in discussione la nostra intrinseca fiducia nell’autorità ed esamina la capacità umana di compiere il male. Le persone incaricate di risolvere questi crimini sono persone normali con gli stessi difetti, desideri e debolezze di tutti gli altri. L’impronta registica di Singer è chiara: creare un film che evocasse la sensazione di essere ingannati. Fare del film una caccia al gatto con il topo, prendendo ispirazione da La conversazione di Francis Ford Coppola del 1974.
Ad aiutare Tom Nichols durante le indagini la moglie, interpretata da Alicia Silverstone. Intelligente, audace e con una passione sfrenata per il crime, la donna sarà un punto di riferimento per il marito durante l’investigazione. L’interpretazione di Del Toro insieme a Silverstone offrono allo spettatore quel pizzico charme alla pellicola. Con l’avanzare della trama di Reptile, lo spettatore è continuamente portato a pensare una cosa diversa e anche se alcuni stratagemmi narrativi sembrano canonici del genere, nel film vengono utilizzati con intelligenza.
Cambiare pelle, come i serpenti
Mentre i tasselli del puzzle vengono messi sul tavolo conosciamo i vari personaggi, i sospettati. Prima di tutto gli occhi vengono puntati sul fidanzato e il marito. Personaggi che ci vengono presentati in un modo ma che si rivelano tutt’altro, nel bene e nel male. Ed è proprio durante il finale di Reptile che Tom scopre la verità: tutte le persone che conosce non sono chi dicono di essere e da solo, fidandosi del suo istinto smantella un intero corpo di polizia coinvolto nella truffa e nel riciclaggio di denaro che ha causato l’omicidio di Summer. Di fatto quindi la conclusione di Raptile ci riporta all’inizio del film: nessun sconvolgimento e tutti i sospetti iniziali sono comunque confermati. Così Tom, il cui passato alla fine del film rimane ancora un mistero, è l’unico a salvarsi.
Mentre sarà costretto ad affrontare un’indagine per quello che è successo ai suoi colleghi, cambia pelle, come un serpente. Così finisce Reptile che utilizza l’atmosfera e la storia di un poliziesco hard-boiled vecchio stile, ma che difficilmente distingueremo da altri thriller e polizieschi distribuiti da Netflix in questo anno.