Squali, diretto da Daniele Barbiero e tratto dal romanzo Gli squali di Giacomo Mazzariol, racconta le difficoltà dei giovani nel trovare la propria strada dopo la scuola dell’obbligo. Max (Lorenzo Zurzolo), 19 anni, si trova di fronte alla scelta più difficile della sua vita: inseguire il successo professionale a Roma oppure rimanere fedele agli amici che lo hanno accompagnato fino a quel momento. Il film esplora temi complessi come la pressione sociale, le scelte obbligate, l’amicizia e il conflitto tra ambizione e affetti.
La trama di Squali – Max tra amici e opportunità
Max è un giovane brillante e appassionato di tecnologia. Dopo l’esame di maturità, insieme a un gruppo di amici, tra cui Filippo (Francesco Centorame) e Anna (Ginevra Francesconi), aveva programmato un viaggio in Spagna per celebrare la fine del percorso scolastico. Tutto cambia quando riceve un’offerta da Robert Price (James Franco), fondatore dell’azienda E-Park a Roma, interessato all’app che Max ha creato per aiutare i giovani a orientarsi nel percorso universitario. Questo incontro lo catapulta in un mondo nuovo, pieno di opportunità ma anche di compromessi e sfide morali.
Riflessioni su denaro, carriera e affetti
Il film affronta interrogativi attuali e concreti: i soldi comprano tutto, persino la felicità? Quale valore hanno l’amicizia e l’amore quando la carriera bussa alla porta? La decisione di Max di trasferirsi a Roma segna una frattura profonda non solo con la sua quotidianità, ma soprattutto con Filippo, l’amico di sempre, che vive quella scelta come un tradimento personale. Max si ritrova sospeso tra la necessità di costruire il proprio futuro e il senso di colpa per aver voltato le spalle a chi lo conosce davvero. È in questa tensione che Squali trova alcuni dei suoi momenti più sinceri, mostrando quanto possa essere difficile crescere senza perdere se stessi – o gli altri.
La battuta nel film pronunciata prima da Anna e poi ripresa da Max durante un corso sulla leadership – “Bisogna essere squali, sempre in movimento, sempre con la fame, per non essere risucchiati da questo mondo” – riassume il messaggio della storia. Essere giovani oggi significa adattarsi rapidamente, inseguire il successo e, spesso, rinunciare alle proprie idee e alla propria integrità morale in nome del “greater good” rappresentato dal mercato.
Il contrasto tra lavoro e valori personali
Il film esplora anche il confronto tra lavoro aziendale e creatività: vendere un prodotto tecnologico senza rispettare la privacy degli utenti, essere assimilati da un’azienda che trasforma le proprie idee in merci, confrontarsi con la mancanza di empatia di un boss come Robert Price. Sono tutte situazioni che mettono in discussione le scelte di Max, costringendolo a chiedersi fino a che punto sia disposto a spingersi pur di integrarsi in un mondo che premia l’astuzia e la spietatezza. Alcuni personaggi cercano di guidarlo, come Jonah (Francesco Gheghi), le cui confidenze e consigli si riveleranno fondamentali per le decisioni che Max dovrà affrontare lungo il percorso.
Non mancano momenti di riflessione sul valore dell’amicizia. Alcune scene dedicate al gruppo di amici veneti di Max, sebbene significative all’inizio, si ripetono troppo nel corso del film, attenuando l’impatto emotivo che avrebbero potuto avere. Tuttavia, questi momenti servono anche a evidenziare il contrasto tra la vita che Max lascia e il mondo frenetico e spesso cinico in cui si trova immerso.
La regia di Squali: visione e ritmo
Daniele Barbiero dirige con uno stile visivamente accattivante, alternando sequenze intime a momenti dinamici. La narrazione, però, non sempre mantiene alta la tensione: alcune scelte narrative risultano prevedibili e la ripetitività di certe scene rallenta il ritmo. I personaggi, pur interpretati da un cast valido, in alcuni frangenti appaiono stereotipati, con Max come giovane talento ingenuo e Robert Price come boss freddo e calcolatore.
Squali offre spunti interessanti sulla transizione dall’adolescenza all’età adulta, sulle scelte morali e sull’equilibrio tra affetti e carriera. Tuttavia, la storia fatica a coinvolgere pienamente lo spettatore. Nonostante le migliori intenzioni, il film non riesce sempre a raggiungere quella profondità emotiva e narrativa che avrebbe potuto valorizzare appieno i temi trattati.
Squali
Sommario
Nonostante le migliori intenzioni, il film non riesce sempre a raggiungere quella profondità emotiva e narrativa che avrebbe potuto valorizzare appieno i temi trattati.