Il regista francese Thomas Cailley ha aperto la sezione Un Certe Regarde di Cannes 2023 con il suo The Animal Kingdom. che arriva nelle sale italiane il 13 giugno con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. Il genere umano è in piena mutazione, un virus sta trasformando gli uomini in animali. Queste creature però non sono considerate malvagie, anzi fin da subito il film di Cailley racconta una certa integrazione tra le due parti. Queste creature però sono accompagnate in un percorso di adattamento in dei centri specializzati.
Queste mutazioni sono lente e imprevedibili e colpiscono gli esseri umani di qualsiasi età. È quanto accaduto alla mamma di Émile (interpretato da Paul Kircher) e suo padre, François (interpretato Romain Duris) che cercano di gestire la situazione facendo vedere alla donna – ormai completamente trasformata in un lupo – che è tutto normale. Non si conosce l’entità delle mutazioni, né se sono contagiose, ma una cicatrice sulla guancia di Émile, si trasforma presto in un problema da risolvere.
The Animal Kingdom, la trama
Il film di Cailley cambia immediatamente prospettiva quando un furgone con a bordo le creature deraglia. Émile e François si recano subito sul posto per apprendere la notizia: la madre era sul furgone e adesso è scappata. Padre e figlio iniziano la ricerca con il tentativo maldestro di comprendersi meglio l’un l’altro. François però non sa che il figlio è in fase di trasformazione. The Animal Kingdom attraverso la mutazione da uomo ad animale racconta del passaggio di Émile all’età adulta, mischiando finzione e realtà in quello che si presenta come un film fantasy.
Per questo una parte della pellicola è dedicata anche al rapporto teen tra Émile e Nina (interpretata da Billie Blain) e tra François e Julia (interpretata da Adèle Exarchopoulos). Due rapporti diversi e generazioni nati dalla disperazione della ricerca di una via di fuga dalla realtà anche se nel film verrà approfondito maggiormente il primo. Due rapporti che devono lottare contro il tempo perché più passa più le trasformazioni si evolvono, non lasciando la possibilità alla parte umana di emergere. Per Émile il destino è già segnato. Volutamente il regista ci mostra le parti più crude della sua trasformazione: gli artigli, la forza e l’olfatto potenziati.
I mutanti
Oltre alla madre che vediamo riapparire in seguito, gli altri mutanti protagonisti di The Animal Kingdom mostra l’uomo-uccello mutante (interpretato da Tom Mercier), Fix (come si fa chiamare) l’uccello che imparerà a volare. Insieme a lui Froggy, una ragazza che si arrampica sugli alberi e sembra trasformarsi in un camaleonte. Ma non sono i soli, esiste tutta una comunità nel bosco – creata proprio dopo il deragliamento del furgone – dove vive anche la madre di Émile.
Ma sul finale, The Animal Kingdom si perde anche quella che doveva essere la premessa originaria del film del rapporto tra uomo e natura. L’idea che queste creature possano coesistere con gli esseri umani viene lasciata all’immaginazione dello spettatore, senza concretezza, perché alla fine questa convivenza non si concretizza. Per il resto il film porta alta la bandiera del coming of age senza esitazione e anzi la trasformazione di Émile e i suoi cambi repentini di umore, dalla rabbia alla gioia, costituiscono un punto a favore della narrazione nel romanzo di formazione che fa Cailley con The Animal Kingdom. La mutazione è trama fantastica ma è anche metafora del cambiamento che l’adolescente affronta.