Trouble: recensione del nuovo film Netflix

Il nuovo action movie svedese è disponibile in piattaforma dal 3 ottobre.

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L’intreccio caratterizzato dal poliziotto cattivo e corrotto è ormai da tempo consolidato: ne sono esempi cinematografici un gran numero di film polizieschi quali ad esempio The departed: il bene e il male, diretto da Martin Scorsese o La legge dei più forti. Ciononostante l’elemento della lotta per la giustizia sembra continuare a attirare ugualmente il grande pubblico. Trouble racconta un simile caso di corruzione: diretto da Jon Holmberg, la pellicola svedese presenta le vicende di Conny, giovane ingiustamente condannato per un omicidio. Nel cast si ritrovano figure emergenti o comunque solo note nel panorama cinematografico nazionale. Filip Berg interpreta il protagonista Conny, mentre la cantante e attrice Amy Deasismont (Min Lilla syster) è nel ruolo di Diana, una giovane detective.

 

Trouble: dritto in prigione

Trouble si apre durante una trattativa tra bande criminali: una vendita di droga. La transazione viene interrotta da un blitz della polizia, la quale trova solo una piccolissima parte della sostanza venduta, il resto sembra essere svanito nel nulla. Solo un passante qualsiasi ha assistito al delitto finale, riprendendone la scena con il proprio cellulare: il video diviene la condanna a morte dell’uomo e la prova definitiva di colpevolezza del criminale.

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Conny, un giovane padre e commesso in un negozio di elettronica, è colpevole solo di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Mentre sta montando un televisore a casa dell’uomo testimone del misfatto, questo viene brutalmente assassinato con un caccia vite. La colpa viene fatta ricadere su Conny, il quale finisce ingiustamente in prigione. Ma il ragazzo non si arrenderà tanto facilmente: l’impossibile verrà fatto affinché la verità venga finalmente fuori.

Trouble film Netflix 2024
Trouble (L to R) Filip Berg as Conny, Robert Follin as Sam, Joakim Sällquist as Musse in Strul. Cr. Courtesy of Netflix © 2024

Trouble: vittima delle circostanze

Un elemento interessante di Trouble che emerge subito all’occhio dello spettatore è la presenza di un ironia che rasenta il paradosso. Conny viene condannato ingiustamente a ben 18 anni di reclusione senza praticamente un battere di ciglia.  Ciò ovviamente sembra essere anche poco credibile e vero simile: le società attuali, specialmente quelle occidentali, sono caratterizzate da diversi sistemi di garanzia affinché tutti abbiano diritto a un giusto processo, o almeno ci si illude che sia sempre così. Di conseguenza sembra essere assurdo che in così poco tempo la vita di un uomo innocente possa essere spezzata senza un valido motivo.

Viene presentato in maniera anche molto delicata il rapporto padre figlia tra Conny, papà amorevole, e la propria bambina. Conny stesso si ritrova in questa situazione paradossale proprio per poter permettersi di pagare alla figlia delle lezioni di equitazione.

Poliziotto buono e poliziotto cattivo

Altro cliché sviluppato in Trouble è proprio la contrapposizione tra il detective che combatte il male e difende la giustizia, rappresentato da Diana e il detective corrotto, rappresentato da Helena. Anche in questo caso si tratta di un elemento presentato più e più volte sul grande schermo, perdendo un po’ di originalità.

Filip Berg in Trouble
Strul. Filip Berg as Conny in Strul. Cr. Courtesy of Netflix © 2024

Inoltre, con il proseguire delle vicende, il poliziotto cattivo diventa quasi una caricatura: si vede Helena allontanare continuamente il detective Josef e gli altri poliziotti da ogni possibile prova compromettente per lei, disposta a tutto pur di evitare che la propria colpevolezza venga allo scoperto.

Un pizzico d’azione e di comicità

Anche qui in Trouble, come in tutti i polizieschi, non mancano certo le scene d’azione. Non solo combattimenti corpo a corpo, il film è costellato di momenti anche più densi di suspense, come il momento in cui Conny salta giù da un aereo in procinto di partire, o  il gran finale nell’ascensore.

Ciononostante, Trouble mantiene un atmosfera molto leggera anche attraverso i diversi momenti comici presenti. Alcuni di questi vedono come protagonisti la coppia Conny-Diana. I due, cercano di far venire a galla la verità, divenendo entrambi ricercati; nel tentativo di camuffare la propria identità, Conny si rasa per intero le sopracciglia.

Altro momento comico, verso la fine del film, vede i due cercare di contattare la polizia, presentandosi alla receptionist di un lussuoso albergo come due pericolosi ricercati: la donna, guardandoli, non gli crede.

In definitiva, Trouble segue il modello di molti altri film polizieschi e d’azione, aggiungendo però l’interessante verve più comica. In questo modo, la pellicola risulta avvincente ma  comunque leggera.

Trouble
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Sommario

Trouble, pur intrattenendo il pubblico, presenta pochi elementi di originalità.

Ilaria Denaro
Ilaria Denaro
Laureata in Scienze politiche e delle relazioni internazionali all'Università degli studi di Messina e studentessa di relazioni internazionali alla Sapienza, ha iniziato la propria attività da redattrice nella testata multiforme dell'Università di Messina, per poi entrare a far parte della redazione di Cinefilos nel 2022.

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