Un matrimonio di troppo: recensione del film con Reese Witherspoon e Will Ferrell

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Un matrimonio di troppo segna un curioso punto di svolta per la commedia romantica: un genere un tempo predominante delle sale cinematografiche, oggi relegato direttamente allo streaming. Con due star come Reese Witherspoon e Will Ferrell, ci si aspetterebbe una classica rom-com da grande schermo, ma il film di Nicholas Stoller arriva su Prime Video all’inizio del 2025, evitando completamente l’uscita nelle sale. Il risultato? Una commedia frizzante che gioca con le dinamiche familiari e matrimoniali, ma che finisce per confondere il pubblico sul suo vero intento.

 

La storia di Un matrimonio di troppo

Ferrell interpreta Jim, un padre vedovo devoto alla figlia Jenni (Geraldine Viswanathan), la quale annuncia improvvisamente il suo matrimonio con l’anonimo Oliver (Stony Blyden). Determinato a rendere perfetto il giorno più importante nella vita della sua unica figlia, Jim prenota il resort Palmetto House, lo stesso luogo dove aveva sposato la sua defunta moglie. Nel frattempo, Margot (Witherspoon), una produttrice televisiva di successo ma distante dalla sua famiglia del Sud, scopre che la sorella Nev (Meredith Hagner) è incinta e si assume l’incarico di organizzare un matrimonio memorabile per lei. Tuttavia, per un errore di prenotazione, sia Jim che Margot si ritrovano a dover condividere la stessa location per i matrimoni, dando il via a una guerra di sabotaggi e colpi bassi tra due maniaci del controllo.

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L’elemento più riuscito del film è sicuramente il cast di supporto. La famiglia di Margot è un concentrato di eccentricità, con una madre ipercritica (Celia Weston), un fratello cavernicolo (Rory Scovel) e l’irresistibile Gwyneth (Leanne Morgan), una zia sfacciata che regala alcune delle battute più divertenti. Morgan, con il suo umorismo tagliente e il suo accento del Tennessee, si impone come la sorpresa più esilarante del film, riuscendo quasi a rubare la scena ai protagonisti.

Un Matrimonio di Troppo
Reese Witherspoon e Will Ferrell in Un Matrimonio di Troppo – Cortesia di Prime Video.

Chimica ballerina trai protagonisti

D’altra parte, la chimica tra Witherspoon e Ferrell non è sempre convincente. Entrambi gli attori sono noti per il loro carisma e la loro capacità di bilanciare comicità e dolcezza, ma qui il loro rapporto è incerto: sono avversari? Sono amici? O c’è una sottotrama romantica? Il film lascia indizi su una possibile attrazione, ma non sviluppa mai veramente verso questa direzione, creando una conclusione che appare quindi forzata e priva di impatto emotivo. Ferrell, con la sua goffaggine affettuosa, è perfetto per il ruolo di padre iperprotettivo, ma la sua relazione con la figlia sfiora il bizzarro, soprattutto quando si lanciano in un duetto su “Islands in the Stream”, una scelta musicale decisamente inappropriata per un padre e una figlia.

Stoller è un regista che sa costruire commedie con personaggi ben definiti e situazioni assurde ma credibili, come dimostrato in Non mi scaricare e The Five-Year Engagement (entrambi con Jason Segel). Qui, però, fatica a dare una direzione chiara alla storia. Il film funziona benissimo nelle sequenze di sabotaggio tra Jim e Margot e nelle interazioni con i personaggi secondari, ma si perde nel finale con un’inaspettata e poco riuscita svolta sentimentale.

Un Matrimonio di Troppo
Reese Witherspoon e Will Ferrell in Un Matrimonio di Troppo – Cortesia di Prime Video.

Nonostante alcuni momenti esilaranti, Un matrimonio di troppo soffre di una sceneggiatura che non riesce a decidere se vuole essere una commedia sul caos matrimoniale, un film sull’importanza della famiglia o una love story fuori dagli schemi, o infine tutti questi elementi insieme. Il risultato è un mix piacevole ma poco incisivo, reso comunque godibile dalle performance carismatiche del cast. Se cercate una commedia leggera con qualche risata garantita, questo film è un invito che potete accettare senza troppe aspettative.

Un matrimonio di troppo
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Sommario

Il risultato è un mix piacevole ma poco incisivo, reso comunque godibile dalle performance carismatiche del cast.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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