Wicked: recensione della prima parte del musical con Cynthia Erivo e Ariana Grande

La prima parte di Wicked arriva al cinema il 21 novembre.

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A distanza di anni dalla prima notizia che il musical di successo sarebbe arrivato al cinema, finalmente Wicked – Parte 1 è disponibile in sala, con Universal Pictures Italia, per incantare sia i fan dello spettacolo di Broadway sia il pubblico generalista, portato in sala dalla magica (e massiccia) promozione che sta accompagnando il film. Cynthia Erivo e Ariana Grande guidano un progetto ambiziosissimo, come accennato, la prima delle due parti previste per il maestoso progetto che però è in grado di reggere benissimo anche da sola. Wicked è un adattamento sontuoso e sorprendentemente attuale, che offre una nuova prospettiva sulla dicotomia tra buoni e cattivi, interrogandosi sulle ragioni del male.

 

Come mai esiste il male? La grande domanda esistenziale di Wicked

Come sappiamo da Il Mago di Oz, la Strega Cattiva dell’Ovest è la villain della storia, d’altronde il nome è inequivocabile! Tuttavia, in Wicked cerchiamo di capire cosa l’ha resa tale, tanto che la domanda che fa detonare la storia è: come mai esiste il male? È una cosa che nasce con noi o che ci viene instillata? L’enormità, la complessità della risposta che una tale domanda richiede ci porta dentro la storia, in cui la cattiveria di Elphaba (la futura Wicked Witch, appunto) e la bontà di Galinda (quella che diventerà la Strega Buona del Nord) vengono in qualche modo ribaltate, diventando caratteristiche sfumate e mutevoli.

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Basato sul romanzo di Gregory Maguire e sull’iconico musical di Broadway del 2003, il film esplora i temi di discriminazione, paura dell’altro e manipolazione politica. Questi motivi, già potenti al debutto teatrale, risultano ancora più incisivi in un clima politico globale sempre più polarizzato e incerto.

Ariana Grande is Galinda in WICKED, directed by Jon M. Chu
© Universal Studios. All Rights Reserved.

Wicked è un trionfo visivo e musicale

Diretto da Jon M. Chu, già noto per In the Heights, Wicked è un trionfo visivo e musicale. Il regista abbraccia un’estetica massimalista che combina il tecnicolor degli anni ’30 con le moderne tecniche di CGI. Dai campi di papaveri digitali alla strada di mattoni gialli, ogni fotogramma è un’esplosione di dettagli e colori che incanta e sovrasta, oltre a essere una vera e propria coccola per gli appassionati del mondo di Oz. Questa attenzione al dettaglio si riflette anche nei costumi di Paul Tazewell e nelle scenografie art déco della Città di Smeraldo, magnificenza pura. Il risultato è un film che sembra un’opera d’arte in movimento, progettata per il grande schermo e destinata a lasciare senza fiato.

Cynthia Erivo e Ariana Grande sono mozzafiato

Così come senza fiato lasciano le performance di Cynthia Erivo e Ariana Grande. La prima, nei panni neri e nella pelle verde di Elphaba, è il cuore del film. Con il suo carattere complesso, Elphaba viene interpretata con una profondità emotiva straordinaria. Erivo non si limita a impressionare vocalmente; la sua performance offre sfumature che invitano lo spettatore a comprendere il dolore e l’isolamento del personaggio. Laddove Idina Menzel ha dato un’interpretazione epica e teatrale a Broadway, Erivo opta per un approccio più intimo e cinematografico, che si adatta perfettamente al mezzo e entra a fondo dentro la particolarità di chi a “troppo a cuore” le ferite del mondo che la circonda. La sua versione di “Defying Gravity“, momento iconico del musical, è emozionante e visivamente spettacolare.

Ariana Grande, invece, affronta il compito impegnativo di reinterpretare Glinda, la Strega Buona. Grande, con il suo look da bambola di porcellana e una intonazione impeccabile, incarna l’apparente perfezione del personaggio. Si cimenta con coraggio in una performance comica che però non regge il confronto con quella che Kristin Chenoweth ha reso celebre a Broadway. La sua Glinda è rigida, il che potrebbe anche essere una scelta consapevole per enfatizzare l’ipocrisia e l’egocentrismo del personaggio, in attesa di una trasformazione redentrice.

Jeff Goldblum is The Wizard of Oz and Michelle Yeoh is Madam Morrible in WICKED, directed by Jon M. Chu
© Universal Studios. All Rights Reserved.

Il cast di supporto regge il confronto

Anche i comprimari fanno grande sfoggio di sé. Michelle Yeoh è una presenza magnetica come Madame Morrible, mentre Jeff Goldblum, nei panni del Mago di Oz, porta il giusto equilibrio tra fascino e inquietudine. Jonathan Bailey si distingue come Fiyero, un personaggio che promette molte più sfaccettature di quante questa prima parte abbia mostrato.

Dal punto di vista musicale, Wicked rimane fedele al materiale originale, pur con degli aggiustamenti che il cambio di linguaggio richiedeva: la sequenze di “Dancing Through Life” e “Popular” in particolare, sono state arricchite con coreografie spettacolari e una regia lucida e ordinata, che non rinuncia a evoluzioni ardite e che riesce a sfruttare a pieno la dinamicità del cinema, rispetto alla staticità del teatro.

Alcuni punti in sospeso

Considerato che la durata di questa prima parte coincide con la durata del musical, e soprattutto visto che il film si interrompe su un arco narrativo principale apparentemente chiuso, sarà interessante capire in che modo la seconda parte affronterà quel che rimane della storia e soprattutto in che modo farà luce su alcuni dettagli che sono rimasti volutamente in ombra, come l’origine della pelle verde di Elphaba oppure la sua vulnerabilità all’acqua. Ci aspettiamo anche che il discorso politico del film venga portato avanti e approfondito: già in questa prima parte, la persecuzione degli animali parlanti sembra un’allegoria, neanche troppo velata, della discriminazione razziale e della xenofobia. Ma forse il discorso potrebbe assumere dei contorni più definiti.

Cynthia Erivo is Elphaba in WICKED, directed by Jon M. Chu
© Universal Studios. All Rights Reserved.

Wicked è un’esperienza cinematografica gloriosa ed emozionante, che non solo rende giustizia al musical originale, ma lo espande, rendendolo accessibile a una nuova generazione di spettatori. Con performance memorabili, una colonna sonora senza tempo e una produzione visivamente sbalorditiva, il film di Jon M. Chu si conferma uno dei musical imperdibili degli ultimi anni.

Wicked
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Sommario

Wicked è un’esperienza cinematografica gloriosa ed emozionante, che non solo rende giustizia al musical originale, ma lo espande.

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Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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