Shutter Island: 1954, dall’ospedale psichiatrico Ashecliffe, situato sull’isola di Shutter Island a largo di Boston, scompare misteriosamente una donna, Rachel Solando, una maniaca depressiva accusata di aver ucciso i suoi tre figli. Il fatto è inspiegabile, oltre ai vari sistemi di sicurezza, alla sorveglianza di infermieri e guardie, l’isola è circondata dall’oceano e battuta da violenti uragani il che rende impossibile qualsiasi tipo di fuga.
Ad indagare sul mistero vengono
chiamati due agenti federali, TeddyDaniels (Leonardo DiCaprio) e
Chuck Aule (Mark Ruffalo). I due, immersi nell’atmosfera lugubre
dell’ospedale, si troveranno ad affrontare psichiatri inquisitori,
ragazzi violenti e schizofrenici, maniaci e criminali psicopatici.
Man mano che le indagini procedono e un violento uragano avanza
verso l’isola, Teddy scoprirà cose inpensabili, segreti e orribili
verità sull’ospedale e sugli agghiaccianti esperimenti messi in
atto dal direttore. In questo clima sempre più teso e terrificante,
l’agente Daniels si troverà ad affrontare il suo passato e le sue
paure, tormentato dal timore che l’isola sia in realtà una prigione
dove ex-nazisti praticano esprimenti volti al controllo del
cervello umano.
Ancora una volta la coppia Scorsese – DiCaprio ci regala un
thriller mozzafiato. A Differenza di “Tha Departed” Shutter
Island è un thriller psicologico con punte horror e noir. Scorsese
si addentra nei meandri della mente umana, esaltando paranoie e
paure dei protagonisti con un sapiente uso della macchina da presa
e di flashback….la tensione è assicurata!
Revanche – Ti
ucciderò: Alex, un ex criminale che lavora in un bordello
presso Vienna, è fidanzato con Tamara, una prostituta, con la quale
decide di cambiar vita lasciandosi alle spalle l’ambiente corrotto
in cui vivono. I due decidono quindi di rapinare una banca in un
paesino di campagna così da racimolare i soldi necessari per la
fuga. L’innamorata Tamara vuole a tutti i costi prendere parte al
colpo per assicurarsi che Alex ne esca illeso….tutto sembra andare
per il meglio, ma durante la fuga i due si imbattono nell’inesperto
poliziotto di provincia Robert che, nel tentativo di sparare alla
gomme della macchina, colpisce Tamara uccidendola. Alex, dopo aver
abbandonato il cadavere in una foresta, si trasferisce nella
vecchia fattoria del nonno che casualmente è a pochi metri
dall’abitazione di Robert. Il poliziotto, che per elaborare quanto
accaduto si ritira nei pressi di un lago, è in piena crisi
matrimoniale con la moglie Susanne. Nel frattempo in Alex l’odio e
il rancore, che crescono sempre di più, lo portano a spiare e ad
inseguire Robert ovunque….finchè un giorno arriva a conoscere
Susanne….
Il film di Götz Spielmann, descrive pienamente i tormenti e i
rimorsi dei protagonisti con lunghe sequenze dominate da silenzi,
sguardi assenti e dialoghi ridotti all’essenziale. E’ un film
drammatico che fa riflettere su una dura realtà e sui turbamenti
psicologici di chi la vive.
Diamond 13: Gérard
Depardieu (Mat), Olivier Marchal (Franck) e Asia Argento (Calhoune)
sono i protagonisti di questo poliziesco francese che sembra non
regalare nulla di nuovo al genere. Mat, agente di polizia del
reparto criminale di Parigi, riceve una telefonata dal suo migliore
amico Franck della squadra antidroga il quale gli propone un piano
per riciclare dei soldi sporchi. Da qui inizia il calvario di Mat
che dovrà decidere se tradire il suo migliore amico ormai divenuto
il più grande trafficante di droga di Parigi, oppure il giuramento
fatto alle forze dell’ordine. A complicare la situazione arriva poi
un’affascinate e sensuale dark lady…Calhoune.
Il film è il classico poliziesco dove troviamo agenti corrotti,
locali fumosi dove suonano musica jazz e un protagonista tormentato
che ogni tanto cede alla tentazione dell’alcool ma che nonostante
la sistuazione non tradisce i suoi ideali né i suoi amici.
L’amante inglese:
Suzanne, moglie di un medico ambizioso e madre di due ragazzi,
nativa inglese vive con la famiglia in un bella villa nel sud della
Francia. Il matrimonio è però privo di entusiasmi, noioso e piatto,
Suzanne vive un esistenza vuota e per lei sensa senso….decide così
di buttarsi in un avventura con il giovane spagnolo che le sta
ristrutturando lo studio. Ben presto però quella che doveva essere
soltanto una fuga dalla realtà si trasforma in una vera e propria
storia d’amore che porterà Suzanne ad affrontare il marito in una
battaglia senza esclusione di colpi.
La regista Catherine Corsini riesce in questo film a sottolineare
le difficoltà psicologiche e materiali che una donna borghese deve
affrontare per esprimere pienamente i suoi sentimenti e come in
questa nostra società (basata sull’apparenza, sul denaro e su una
pseudo-uguaglianza sociale) le differenze di ceto fanno ancora
sentire il loro peso.
Crazy Heart: Bad
Blake (Jeff Bridges) è un anziano cantante country la cui fama è
ormai in declino, il suo passato è fatto di matrimoni falliti, anni
di vita on the road e molti drink. Dedica ormai la sua vita a
concerti in vari bar e sale da bowling di terza categoria di fronte
ad un pubblico scadente….in tutto questo cerca però di aiutare il
suo protetto, Tommy Sweet, a fare carriera. Proprio in uno dei
viaggi di lavoro del giovane Tommy (che ormai è divenuto famoso e
ricco), Blake conosce la giornalista Jean Craddock (Maggie
Gyllenhaal), madre single piena di rimpianti. Tra loro nasce così
una relazione anche se entrambi non si promettono nulla. Tuttavia i
due finiscono sempre l’una nella braccia dell’altro e Blake, che
vede in Jean la possibilità di una rinascita, tenta continuamente
di renderla felice cambiando il suo atteggiamento pessimista e
arrendevole.
Grazie alla regia di Scott Cooper e alle grandi interpretazioni di
Jeff Bridges e Maggie Gyllenhaal, il film (anche se basato su una
storia già rivista in molti altri lungometraggi) riesce a
coinvolgere il cinespettatore nel viaggio di redenzione intrapreso
dai due protagonisti. Tratto dal romanzo inedito di Thomas Cobb,
Crazy Heart è la rappresentazione di un anima ormai alla deriva
che, grazie all’arrivo dell’amore, tenta di cambiare la sua vita
cercando di guardare al futuro abbandonando quel grosso fardello
che è il suo passato.