Uscite al cinema del 27 agosto 2015

Minions

Minions di Pierre Coffin, Kyle Balda: i Minion vengono da lontano. Non sono nati nel laboratorio sotterraneo di Gru: la loro è una popolazione antica, che ha conosciuto la preistoria e l’Egitto dei faraoni, perennemente mossa dalla ricerca di un super cattivo da servire. Dal T-Rex a Napoleone, da Dracula allo Yeti, i piccoletti gialli hanno visto i loro padroni ideali uscire man mano dalla Storia, al punto da ammalarsi di collettiva depressione (una scena che merita). Finché un giorno, uno di loro, il minion Kevin, ha deciso di abbandonare la grotta polare del ritiro forzato e di avventurarsi fino in California, dove i più cattivi di tutto il mondo si trovano riuniti in convention. Di qui, lui, Stuart e Bob, voleranno poi nella swingin’ London, al seguito della terribile Scarlett Sterminator, per rubare niente meno che la corona d’Inghilterra.

 

Taxi Teheran di Jafar Panahi: un taxi attraversa le strade di Teheran in un giorno qualsiasi. Passeggeri di diversa estrazione sociale salgono e scendono dalla vettura. Alla guida non c’è un conducente qualsiasi ma Jafar Panahi stesso impegnato a girare un altro film ‘proibito’.

Professore per amore di Marc Lawrence: Keith Michaels è stato uno sceneggiatore di successo (ha addirittura vinto un Oscar nel 1998). Ora però i suoi script vengono snobbati, ha divorziato e ha bisogno di un lavoro. Si trova così praticamente costretto ad accettare l’offerta di un corso di sceneggiatura in un’università decentrata: a Binghamton dalle parti di New York. Non ha però alcuna voglia di insegnare a scrivere perché ritiene che sia inutile e, una volta formata la classe, cerca di fare il meno possibile. Sarà però costretto dalle circostanze a impegnarsi anche grazie alla presenza di due studentesse decisamente molto diverse tra loro.

Qualcosa di buono di George C. Wolfe: quando Kate comincia ad avvertire i primi segnali che il suo corpo non obbedisce più a lei ma ad una malattia progressiva e invalidante, la vita che ha condotto fino a quel momento si sgretola con crudele rapidità. Non può più suonare il piano né cucinare, non se ne fa più nulla o quasi dell’immensa casa modernista su due piani, e presto nemmeno di un marito, Evan, che per paura di romperla ha pensato bene di smettere di avvicinarla intimamente. Ferita nell’anima, ancor prima che nel fisico, Kate insiste per assumere come badante la giovane Bec, universitaria caotica e inesperta, dotata però della carica vitale di cui lei ha disperatamente bisogno.

La bella gente di Ivano De Matteo: lfredo e Susanna, lui architetto e lei psicologa che si occupa di donne che hanno subito maltrattamenti, hanno una casa in campagna fuori Roma dove trascorrono alcuni weekend e parte dell’estate. Un giorno Susanna vede una giovane prostituta che subisce le angherie di un uomo ai bordi della statale e decide di aiutarla portandola inizialmente nella casa e successivamente a Roma per garantirle un futuro migliore. Seppure tra molteplici incertezze e nonostante la grettezza di una coppia di amici, tutto sembra procedere per il meglio ma un elemento inatteso provvederà a turbare la pace delle coscienze.

In un posto bellissimo di Giorgia Cecere: Lucia vive nella provincia piemontese accanto al marito Andrea e al figlio Tommaso. La sua è un’esistenza (apparentemente) tranquilla: un lavoro creativo come fiorista insieme ad un’amica, una bella casa, un tran tran borghese nel quale Lucia si muove con prudenza, come attraverso il fitto manto della nebbia del nord. La donna appare per lo più inconsapevole: delle distrazioni del marito, delle frequentazioni del figlio, dei propri desideri nascosti. Dentro di lei si cela il ricordo di un evento traumatico che le viene ricordato costantemente dalla presenza nella cittadina di una donna non incattivita dal dolore ma resa malinconica dalla solitudine. Fuori dal negozio di fiori di Lucia c’è invece Feysal, un ragazzo immigrato che campa alla giornata, e con il quale la donna intraprende un dialogo che è forse l’unico autentico della sua vita programmata e prevedibile. L’altro scambio significativo è quello con Angelo, un insegnante di guida che fin dal nome si fa protettore della ricerca di indipendenza della sua alunna.

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