Fashion week, la moda tra storia e sfide contemporanee: gli approfondimenti di ARTE TV

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Quando l’autunno bussa alle porte, è tempo di moda. A settembre, infatti, si svolgono in tutto il mondo le Fashion Week, le settimane durante le quali stilisti e case di moda presentano le loro nuove collezioni e dettano i trend dei mesi a venire. Per l’occasione, il canale culturale Arte in Italiano (arte.tv/it) mette  a disposizione cinque documentari dedicati alla moda, per raccontare sia i miti più celebri sia i lati meno noti di questo mondo. A partire da icone come Coco Chanel e la sua rivale Elsa Schiaparelli, passando per Vava Dudu che disegna abiti per Lady Gaga, fino ad arrivare ad affrontare i temi della fast fashion e di una nuova moda attenta alla sostenibilità

 

Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito arte.tv/it o sulle app ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.

Elsa Schiaparelli: Moda è Arte

Dopo aver fondato il suo primo atelier a Roma, Elsa Schiaparelli si impone come stilista a Parigi, diventando una delle più influenti figure della moda degli anni Venti: affascinante, estrosa ma capace di mantenere i piedi per terra, accese una storica rivalità con Coco Chanel e si circondò di celebri artisti come Dalì e Cocteau. La sua ascesa fu fermata dalla Seconda Guerra Mondiale, ma di recente il marchio che porta il suo nome è rinato, nella sua antica sede parigina, a Place Vendôme. Nel documentario “Elsa Schiaparelli: Moda è Arte” la nipote ed ex modella Marisa Berenson racconta il mondo di Schiaparelli attraverso le voci di parenti, amici e colleghi come Jean Paul Gaultier e Karl Lagerfeld.

Coco Chanel a Deauville: la nascita del mito

Ritenuta la stilista più rivoluzionaria del secolo scorso, Coco Chanel partì come commessa di una bottega a Moulins, sbarcò il lunario facendo anche la cantante, per arrivare infine a scrivere il suo nome in modo indelebile nella storia della moda, imponendo un nuovo stile femminile disinvolto, a tratti sportivo, e sempre opposto alle rigidità tradizionali. Il documentario “Coco Chanel a Deauville: la nascita del mito” si concentra sul rapporto di Chanel con Deauville, stazione balneare nel Nord della Francia prediletta dall’alta società parigina: Gabrielle non è ancora “Coco”, ma l’influenza di questo luogo spensierato sulla sua concezione di uno stile più leggero per le donne contribuirà al suo affermarsi come icona della moda.

Vava Dudu: i segreti più nascosti della Moda

Disegna gli abiti di celebrità come Lady Gaga e Courrèges, si ispira all’anticonformismo di Jean-Paul Gaultier, canta in un gruppo elettro-punk, è anche poetessa ma non si definisce intellettuale, bensì visionaria: la vita della francese Vava Dudu è tanto intensa quanto misteriosa, vista la capacità di ripararsi, nonostante tutte queste attività e un certo evidente gusto per la provocazione, dalla sovraesposizione mediatica. Il mini documentario “Vava Dudu: i segreti più nascosti della Moda”  è di fatto un’intervista, in cui la stilista racconta i suoi esordi e gli incontri che hanno forgiato la sua carriera.

Slow fashion: per una moda sostenibile

La questione della sostenibilità ambientale non può non toccare anche il mondo della moda, che attraverso la cosiddetta fast fashion, basata su capi sintetici e spesso usa e getta, ha favorito pratiche decisamente impattanti sul pianeta. Una nuova generazione di stilisti propone dunque una nuova slow fashion, basata su design capaci di resistere al tempo e su materiali riciclati: una nuova strada da percorrere per portare anche questo settore verso un commercio sempre più equo e sostenibile. Partendo dall’esperienza di una coppia di stilisti tedeschi, il documentario “Slow fashion: per una moda sostenibile racconta le sfide e le motivazioni di una moda interpretata anche come impegno civile.

La canapa per un tessile sostenibile

La crisi climatica sta trasformando le estati europee in periodi sempre più lunghi, caldi e secchi. Soprattutto in Europa meridionale, le coltivazioni hanno bisogno di irrigazioni sempre più consistenti per sopravvivere ai periodi caldi, e non sempre la disponibilità di acqua è in grado di rispondere a questa richiesta. Come racconta il documentario “La canapa per un tessile sostenibile”, il francese Vincent Lartizien ha sperimentato nella sua città natale nel sud del paese, affacciata sull’Atlantico tra Bordeaux e Biarritz, una coltivazione tessile che sembra in grado di rispondere meglio di altre ai cambiamenti climatici: la canapa.

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