Game of Thrones 5

Valar Morghulis. Con questo monito, che significa “tutti gli uomini devono morire”, abbiamo affrontato la quarta stagione di Game of Thrones, e effettivamente il ciclo di episodi si è concluso nel sangue, quello nobile di Tywin (Charles Dance) e quello da bordello di Shae (Sibel Kekilli). Del sangue annunciato soprattutto dalla necessità di riportare un equilibrio all’interno del gioco del trono, dopo la tragica conclusione della terza stagione e la distruzione completa dell’esercito del Nord, con tanto di testa di Robb Stark (Richard Madden) mozzata dal corpo (tale padre… ).

 

La situazione che ci troviamo davanti alla vigilia di una misteriosa quinta stagione è la seguente: Tyrion (Peter Dinklage) è scappato, con Varys (Conleth Hill), verso le città libere; Jon Snow (Kit Harington) alla Barriera è alle prese con due re, Stannis Baratheon (Stephen Dillane) con la sua Donna Rossa, Melisandre (Carice van Houten), e Mance Rayder (Ciarán Hinds), con i suoi Bruti; Arya (Maisie Williams) è in viaggio vesto Braavos; Sansa (Sophie Turner) è nelle grinfie di Ditocorto (Aidan Gillen), probabilmente in viaggio verso Nord; Bolton (Michael McElhatton) governa il regno che una volta era di Ned Stark (Sean Bean); Cersei (Lena Headey) e Jamie (Nikolaj Coster-Waldau) sono ad Approdo del Re, a fare i conti con la morte del padre, e soprattutto a cercare di ricucire i rapporti con Dorne, dopo la tragica fine del Principe Oberyn (Pedro Pascal) per mano della Montagna (Hafþór Júlíus Björnsson); Brienne (Gwendoline Christie) e Pod (Daniel Portman) sono rimasti in mezzo alla Strada del Re, dopo essersi fatti sfuggire la piccola Stark; oltre il Mare Stretto, Daenerys (Emilia Clarke) cerca di regnare su una città che palesemente la rifiuta e prova ad addomesticare i suoi draghi.

kit harington
Kit Harington è Jon

In Game of Thrones 5 ci saranno tutti i personaggi rimasti in vita della serie HBO, torneranno i fratelli Lannister, anche se separati per sempre; torneranno anche le sorelle Stark, anche loro su cammini molto lontani e diversi; torneranno i Guardiani della Notte con Jon Snow, e le folle di Meereen con la Madre dei Draghi. La serie ci porterà anche tante novità a partire dai nuovi personaggi, principalmente dorniani, che entreranno in scena. Tra le figure più attese c’è senza dubbio quella di Doran Martell, capofamiglia e Sovrano di Lancia del Sole, fratello maggiore del defunto Oberyn e grande nemico dei Lannister. Interpretato da Alexander Siddig, il personaggio è descritto come un uomo saggio e cauto, “l’erba alta nella quale si nascondono i serpenti prima di colpire” con un chiaro riferimento al fratello, la Vipera Rossa. Tra gli altri doriniani ci sono tre “dolci” fanciulle, le Serpi della Sabbia, figlie bastarde di Oberyn e intenzionate a cercare la propria vendetta. Sono Keisha Castle-Hughes nella parte di Obara Sand, Jessica Henwick in quella di Nymeria “Nym” Sand, Rosabell Laurenti Sellers nel ruolo di Tyene Sand; tra gli altri nobili abitanti di Dorne c’è il giovane Trystane Martell, figlio di Doran, promesso sposo di Myrcella Baratheon (Lannister, che da questa stagione avrà il volto di Nell Tiger Free) e interpretato da Toby Sebastian.

Elemento fondamentale di questa stagione sarà il mistero, la novità: se infatti fino a questo momento i lettori de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sapevano quello che sarebbe successo in ogni puntata, adesso la trama prenderà delle pieghe inaspettate e indipendenti dal racconto di George R.R. Martin. I romanzi della saga pubblicati sono cinque, e molte delle story line sono già state esaurite, come il racconto di Sansa (che continuerà “a mano libera”) o quello di Bran (che invece verrà momentaneamente sospeso). I creatori della serie, David Benioff e D.B. Weiss, hanno avuto quindi campo aperto nel condurre i personaggi dove la storia aveva necessità che si trovassero.

Ricordiamo che, pur non avendo ancora pubblicato i due rimanenti romanzi della saga, Martin ha consegnato alla HBO il finale della storia, e così dobbiamo aspettarci che, attraversando binari meno prolissi e forse più efficaci, la serie arrivi, tra questa quinta e le prossime due previste stagioni, al tanto atteso finale della saga. In pratica, per dirla in termini gergali dell’internet, la serie ‘spoilererà’ i libri.

A questo punto è necessaria una precisazione: per quanto si possano amare i romanzi di Martin (chi scrive ne è divoratrice accanita), c’è da convenire sul fatto che non tutti i momenti della saga letteraria sono televisivamente funzionali, data l’enorme mole di personaggi e la tendenza a seguirne alcuni che dopo poche pagine vengono brutalmente eliminati. C’è quindi da ben sperare per la serie che, avendo dalla sua l’immediatezza del linguaggio visivo e un apparato produttivo di prim’ordine, possa regalare agli spettatori un’esperienza narrativa di valore, come non sempre ha fatto nelle ultime stagioni.

Tra ambientazioni inedite, colpi di scena, per lettori e non lettori, nuovi interessanti personaggi e qualche altro omicidio più o meno efferato, Game of Thrones 5 si annuncia poderoso e epico, soprattutto stando al materiale promozionale diffuso fino a ora. Il pericolo, per Weiss, Beinoff e company, sono i lettori integralisti, coloro che vorrebbero sul grande schermo i loro personaggi preferiti ingorando che, ai fini del racconto televisivo, alcune story line vanno sacrificate e dei personaggi non avranno mai lo spazio che meritano e che hanno su carta. È la dura legge dell’adattamento, se così vogliamo chiamarla, ma è anche un must da seguire affinché il prodotto finale sia di valore. Martin stesso ci insegna che se “tutti gli uomini devono morire”, prima però “devono servire”, e in questo caso devono servire la storia e la guerra del trono, così come ci verrà raccontata su piccolo schermo. Valar Dohaeris.

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