Forrest Gump: Tom Hanks ha pagato di tasca sua per una scena iconica

Tom Hanks ha rivelato di aver dovuto investire parte del proprio stipendio per realizzare un'iconica sequenza del cult Forrest Gump.

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Oltre ad essere una delle pellicole più iconiche del cinema degli anni ’90, Forrest Gump è anche annoverato tra i ruoli più amati di Tom Hanks, che di fatto riuscì a conquistare per quell’interpretazione il suo secondo Oscar come migliore attore protagonista nel 1995, eguagliando un record detenuto nella storia soltanto dall’iconico Spencer Tracy: riuscire a vincere due Oscar al migliore attore consecutivamente (già l’anno precedente infatti, nel 1994, Hanks era stato premiato per Philadelphia). 

Adesso, è stato lo stesso attore a rivelare un dettaglio alquanto particolare sul film di Robert Zemeckis, a dimostrazione di quanto il progetto fosse davvero importante per entrambi. Il dettaglio in questione fa riferimento ad una memorabile scena del film: svegliatosi e resosi conto della fuga della sua amata Jenny, Forrest si alza ed inizia a correre, partendo da casa sua e arrivando fino alla fine della strada, poi della città, poi dell’Alabama; corre quindi fino all’oceano Pacifico e poi indietro fino a quello Atlantico, suscitando l’attenzione mediatica e l’ammirazione della gente.

Ebbene, come rivelato da Tom Hanks in una recente intervista con Graham Bensinger, quella scena non sarebbe neanche dovuta esistere. A quanto pare la Paramount Pictures non aveva intenzione di stanziare fondi per la sua realizzazione, mentre Zemeckis riteneva che la scena in questione fosse di vitale importanza ai fini della storia. Per questo motivo – come spiegato proprio da Hanks -, sono stati lui e Zemeckis a mettere a disposizione dei soldi per realizzare la sequenza. Di seguito le dichiarazioni complete dell’attore:

“Lo studio disse semplicemente: ‘Non possiamo affrontare economicamente la corsa interstatale, non puoi girarla’. E Bob Zemeckis disse: ‘È una parte del film troppo importante, non posso toglierla. Dobbiamo trovare un modo per far funzionare la cosa economicamente’. Ma loro continuavano a dire di no. Venni a sapere della cosa e rimasi spiazzato, perché Bob mi disse: ‘C’è questa corsa che costerà X dollari. Io e te ci accolleremo la spesa e la recupereremo’. Dicemmo allo studio che avremmo recuperato la cifra, ma che loro dovevano condividere con noi una porzione maggiore dei profitti. Lo studio accettò. Durante le riprese, però, si presentò una situazione analoga. Ci dissero: ‘Non possiamo assicurarci la copertura dell’assicurazione per via delle condizioni meteo. Non potete girarla’. E io e Bob ci accollammo tutto. Alla fine fu tutto molto più facile.”

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