La fine delle riprese di Star Wars: L’ascesa di Skywalker è stata un’esperienza particolarmente emozionante per Daisy Ridley, che ha ammesso di aver pianto una volta terminata la produzione del film. L’ascesa di Skywalker è stato il capitolo finale della nuova trilogia di Star Wars, che ha permesso a Ridley di passare dall’anonimato alla fama mondiale. L’attrice ha ovviamente preso parte anche ad altri progetti nel corso degli ultimi anni, ma è chiaro che far parte di un franchise del genere la porterà ad essere sempre legata a quell’universo.
Daisy Ridley ha parlato molto della sua esperienza all’interno del franchise nei mesi successivi all’uscita de L’ascesa di Skywalker nelle sale. Ridley, che nella trilogia sequel ha interpretato il personaggio di Rey, ha dichiarato in passato che crede che il film di J.J. Abrams rappresenti la conclusione “perfetta” per l’arco narrativo del suo personaggio, suggerendo così la fine della sua storia sul grande schermo. Tuttavia, ha parlato anche della possibilità di un ritorno di Rey in futuro.
Adesso, Daisy Ridley si è aperta maggiormente sulle emozioni che una saga come quella di Star Wars è capace di regalarti e su cosa abbia rappresentato per lei la fine del suo viaggio all’interno della celebre saga fantascientifica. Intervistata da People, Ridley ha ammesso di aver pianto a dirotto una volta terminate le riprese del nono episodio della saga. “Quando abbiamo finito, ho pianto per tutto il giorno”, ha ammesso l’attrice. “Mi sentivo come se mi stesse per scoppiare una vena, perché stavo piangendo veramente tanto… Ovviamente non voglio dire che stavo soffrendo o cose del genere, ma in un certo senso era come una specie di lutto. Star Wars sarà sempre con me. Saremo tutti per sempre legati a questo incredibile universo.”