Quentin Tarantino spiega perché il suo decimo film sarà l’ultimo

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Quentin Tarantino spiega perché ha smesso di scrivere e dirigere film. Per molto tempo Tarantino ha affermato che il suo decimo film sarebbe stato l’ultimo, ed è una dichiarazione d’intenti a cui sembra attenersi. Contando Kill Bill vol. Uno e due come un film unico – i due insieme sono meglio conosciuti come Kill Bill: The Whole Bloody Affair – Tarantino conta di aver scritto e diretto nove film finora, vincendo due Oscar per la sceneggiatura.

In una conversazione con YMH Studios, Quentin Tarantino chiarisce perché il suo prossimo film, il decimo, sarà l’ultimo. La motivazione si riferisce in gran parte a come vuole chiudere la sua carriera dopo i successi di cui ha goduto.

“Ho fatto tutto quello che volevo fare. Ho avuto una carriera straordinaria. Ho avuto un’incredibile quantità di fortuna, un’incredibile fortuna. Non avevo idea che il pubblico… anzi, se avessi dovuto indovinare avrei immaginato che il pubblico non avrebbe accettato i miei film. E alla fine non è stato così. E sono stato in grado di lavorare in questo business al più alto livello che un regista possa lavorare. Voglio andarmene a quel livello elevato. Voglio andarmene quando l’uscita di un nuovo film di Quentin Tarantino è un evento. Non voglio essere quello di cui i fan dicono… “Ricordo quando ero così preso da lui. Ricordo quando ero così appassionato, ricordo quando avevo quella merda sul muro (riferito a un suo poster). È divertente e tutto il resto, ma è un uomo anziano, non è la stessa cosa ed è fuori dal mondo.”

Chissà se i colleghi più anziani e navigati di lui, allo stesso livello di “fortuna” saranno d’accordo con questo commento. Sembra però giusto dare a Tarantino il beneficio del dubbio: se il decimo suo film sarà davvero l’ultimo allora sarà sicuramente un evento aspettarlo.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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