Ogni secondo di ogni giornata, la nostra mente è affollata di pensieri. Cerchiamo di dar ascolto a tutti, rischiando di generare un caos incontrollato. Ecco perché a volte, quello che serve fare, è spegnere l’interruttore e lasciarsi andare. Sono queste le fondamenta su cui si costruisce FolleMente, il nuovo film di Paolo Genovese, che torna al cinema schierando un parterre di star di tutto rispetto del nostro panorama cinematografico per raccontare, da un lato, la bellezza della semplicità nei rapporti umani e, dall’altro, la complessità della personalità maschile e femminile.
Pilar Fogliati ed Edoardo Leo sono la coppia perfetta scelta per rappresentare le due facce della stessa medaglia, supportati da Claudio Santamaria, Marco Giallini, Rocco Papaleo, Maurizio Lastrico, Vittoria Puccini, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli e Mariachiara Giannetta, che danno voce e corpo ai loro incasinati pensieri.
La trama di FolleMente
Lara e Piero sono due sconosciuti al loro primo appuntamento, ma anziché seguire la comune prassi di incontrarsi in un ristorante, si vedono a casa di lei. Una scelta inusuale per Piero, che arriva sotto casa della ragazza con mille dubbi e ipotesi sul perché abbia optato per questa soluzione. Si chiede se sarà all’altezza, se riuscirà a rompere il ghiaccio dopo sei mesi di astinenza. Lara, nel frattempo, si preoccupa invece di quale atmosfera creare e se il suo look sia adeguato. Quando finalmente si incontrano sulla soglia della porta, i loro pensieri iniziano ad accavallarsi. Nella testa di Piero si scambiano battute Il Professore, Eros, Valium e Romeo, in quella di Lara a confrontarsi sono invece Giulietta, Trilli, Scheggia e Alfa. Cosa è meglio dire? Cosa fare? Ogni loro riflessione prende forma, svelandoci gli ingranaggi nascosti dietro le parole che scegliamo e le azioni che compiamo.
Mente caotica, pensieri veloci a cui mettere il freno
Guardando FolleMente,
è facile pensare al libro di successo di John Gray, Gli
uomini vengono da Marte, le donne vengono da Venere. L’autore,
con attenta analisi, raccontava le differenze nel modo di pensare,
agire e amare tra uomini e donne. Due mondi distinti, ma in qualche
modo complementari. Nel primo incontro tra Lara e Piero ci troviamo
di fronte proprio a questo: le loro riflessioni e la percezione
dell’altro vengono esplicitate da figure in carne e ossa che
incarnano le varie sfumature della loro personalità e mentalità.
Entrambi hanno un assetto consolidato di pensieri e attitudini: c’è
la parte romantica, quella folle, quella razionale e quella
erotica. Lara e Piero hanno quindi più in comune di quanto credano,
incluso il non riuscire a mettere a tacere le voci
nella loro testa, che impediscono loro di essere
completamente spontanei. Ciò che cambia è il loro modo di
relazionarsi, elemento che diventa la forza della pellicola.
Nella loro “control room” (per citare Inside Out), nessuno ha però il pieno controllo: ogni lato del loro carattere e ogni pensiero si fanno spazio e prendono il sopravvento. Questo permette alle dinamiche che si creano nei tre spazi – quello fisico dei protagonisti e quelli mentali, teatro di tutte le vicende – di rendere la narrazione più ritmata e coinvolgente, sostenuta da una regia solida e incalzante e da un cast affiatato con la giusta alchimia.
Un cast da applausi
Ed è proprio
il cast la punta di
diamante di FolleMente. Pilar Fogliati
ed Edoardo Leo sono attori noti per la loro vena comica – pur
essendo eccellenti anche in ruoli drammatici – e questo
contribuisce a creare un’atmosfera divertente e frizzante, capace
di suscitare nel pubblico continue risate. Inoltre, avendo
un’ottima padronanza dei tempi comici e della cadenza delle
battute, hanno la capacità di rendere il racconto ancora più
credibile e autentico. E lo stesso vale per i loro comprimari,
Claudio Santamaria, Marco Giallini, Rocco Papaleo, Maurizio
Lastrico, Vittoria Puccini, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli e
Mariachiara Giannetta, in perfetta sintonia.
Grazie alle loro brillanti interpretazioni, ci si lascia trasportare in quelli che sono – letteralmente – gli scontri e il caos che ognuno di noi ha nella propria testa. Rendendoci conto, di conseguenza, di quanto spesso ci lasciamo travolgere da un’infinità di pensieri inutili, che ci impediscono di goderci il momento, facendoci rischiare di perdere occasioni che potrebbero cambiarci la vita.
Lasciarsi andare al fluire incontrollato delle cose
Ecco, dunque, cosa ci ricorda FolleMente: per quanto uomini e donne abbiano impostazioni mentali diverse, questo non basta a renderli davvero distanti. Perché, in fondo, a prescindere dal genere, abbiamo tutti bisogno di spegnere il cervello e abbandonarci a ciò che accade senza pensare troppo. Per quanto sia bello dare libero sfogo ai nostri pensieri.
FolleMente
Sommario
Il film ci vuole ricordare che, per quanto uomini e donne abbiano impostazioni mentali diverse, questo non basta a renderli davvero distanti. A prescindere dal genere, abbiamo tutti bisogno di spegnere il cervello e abbandonarci a ciò che accade senza pensare troppo. Per quanto sia bello dare libero sfogo ai nostri pensieri.