All’inizio di questa settimana, il regista di Balle Spaziali, Mel Brooks, ha annunciato che il sequel dell’amata parodia di Star Wars di cui abbiamo sentito parlare per la prima volta l’anno scorso aveva fissato la data di uscita ufficiale per il 2027 con un esilarante primo teaser. Abbiamo anche saputo che Brooks sarebbe tornato nei panni di Yogurt, al fianco di Rick Moranis – che tornerà dal ritiro per il film – nei panni di Lord Casco Nero e di Bill Pullman in quelli di Stella Solitaria.
Ora abbiamo altre importanti novità sul cast, poiché THR riporta che la star di Thunderbolts*, Lewis Pullman, affiancherà suo padre nel sequel nei panni del figlio di Stella Solitaria e della Principessa Vespa, Starburst. È stato confermato anche il ritorno di Daphne Zuniga nei panni della Principessa.
L’annuncio rivela che Keke Palmer interpreterà un personaggio di nome Destiny e sarà la protagonista del film insieme a Pullman Jr. e Josh Gad, che potrebbe interpretare o meno il figlio di Barf (il defunto John Candy).
I dettagli della trama sono ancora segreti, ma Amazon ha condiviso una sinossi scherzosa: “Sebbene il titolo, i dettagli della trama e il resto del cast siano ancora segreti, il film è stato descritto da coloro che non hanno ancora letto la sceneggiatura come ‘Un sequel non prequel e non reboot, parte due’, ma con elementi di espansione del franchise Reboot”.
Distribuito dalla MGM nel 1987, Balle Spaziali è una parodia iconica del genere fantascientifico, che trae ispirazione dal franchise di Star Wars e da altri classici. La trama ruota attorno al malvagio Casco Nero (Rick Moranis) e al Presidente Skrocco (Mel Brooks), che tentano di rubare l’atmosfera del pacifico pianeta Druidia, solo per essere ostacolati dall’eroe Stella Solitaria (Pullman), dal suo aiutante Barf (John Candy) e dalla principessa druisca Vespa (Daphne Zuniga). Tra gli altri attori del cast figurano Joan Rivers e Dick Van Patten. Il film ha incassato poco più di 38,1 milioni di dollari in tutto il mondo, ma è rimasto negli anni un classico di culto.