San Andreas, la spiegazione del finale

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I film catastrofici, generalmente associati agli anni ’70 e relegati negli scaffali dei DVD delle stazioni di servizio in tutta l’America, hanno sconvolto Hollywood nel 2015, quando un certo Dwayne Johnson li ha riportati all’attenzione del pubblico cinematografico. San Andreas è riuscito a incassare quasi mezzo miliardo di dollari al botteghino: non sono cifre da MCU, ma niente da sottovalutare.

Il film ha riportato in auge anche un altro grande classico di cinquant’anni fa: l’idea che la faglia di San Andreas potesse complottare contro la brava gente della California, pianificando furtivamente di far sprofondare lo Stato nell’Oceano Pacifico come un Slim Jim densamente popolato. Come in molti di quei “capolavori catastrofici” degli anni ’70, la triste previsione è fatta da un sismologo frustrato (interpretato qui da Paul Giamatti).

Il caos ha inizio quando il Golden State viene colpito da un devastante terremoto. Entra in scena Ray Gaines (Johnson), pilota di elicotteri dei vigili del fuoco, l’uomo più in forma che abbia mai avuto un lavoro in cui si sta seduti tutto il giorno. Ray salva la sua ex moglie Emma (Carla Gugino) dal caos di Los Angeles, ma la figlia della coppia, Blake (Alexandra Daddario), è a San Francisco con il fidanzato di Emma, un vero pezzo grosso interpretato da Ioan Gruffudd. Il fidanzato, che dovrebbe davvero sforzarsi di più per impressionare gli altri dato che la donna con cui esce era sposata con The Rock, alla fine abbandona Blake, cementando il suo destino di vittima del secondo atto.

San Andreas finisce con terremoti, tsunami e altro ancora

san andreas

Ray ed Emma partono per un’avventura ad alto rischio, volando in direzione della loro figlia fino a quando il maledetto elicottero non si rompe. Si svolge una sequenza assurda di eventi che vede la coppia rubare un camion, poi scambiarlo con un aereo, poi lanciarsi con il paracadute in uno stadio, poi piratare una barca. Alla fine del film, mancano solo uno shuttle spaziale e una locomotiva del Vecchio West per completare la loro lista di mezzi di trasporto.

Nel frattempo, un altro terremoto ancora più forte colpisce la California. Lo tsunami che ne deriva distrugge il Golden Gate Bridge e, cosa ancora più importante, il fidanzato di Emma, un vero e proprio idiota. Ray ed Emma raggiungono Blake, cercando di trovare riparo in un edificio, ma l’onda anomala li travolge. Ray dimostra una volta per tutte di essere una figura paterna migliore di quel tizio di prima, non solo rifiutandosi di abbandonare sua figlia, ma anche non facendosi uccidere dall’oceano. Poi Emma salva la famiglia appena riunita con una barca.

A seguito dei disastri naturali, la maggior parte della California è distrutta e la penisola di San Francisco è ora l’isola di San Francisco. Emma e Ray tornano insieme e la bandiera americana sventola su ciò che resta del Golden Gate Bridge come promemoria che gli Stati Uniti persevereranno — oh, e anche che il fidanzato perdente di Emma è morto lì una volta.

Fuori dallo schermo, la New Line ha annunciato l’intenzione di produrre un sequel e, anche se nessuno ha ufficialmente intitolato il progetto “San Andreas 2”, tutti sanno nel profondo del proprio cuore che probabilmente le cose andranno in questo modo.

Redazione
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