Predator: Badlands ha sbalordito James Cameron dopo un’incredibile conversazione con il regista

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Il regista di Predator: Badlands, Dan Trachtenberg, ha spiegato come il montaggio finale abbia sbalordito James Cameron dopo un’incredibile conversazione tra i due. La storia di Predator: Badlands porta il franchise in una direzione completamente nuova, concentrandosi su un giovane Yautja caduto in disgrazia di nome Dek, alla ricerca di una famosa bestia da uccidere per dimostrare il suo valore alla famiglia.

Il concetto di un Predator come protagonista è unico per il franchise. Ma è un’idea che Trachtenberg è stato incoraggiato da Cameron a perseguire. Parlando con The Hollywood Reporter, il regista ha spiegato come ha contattato Cameron per la sua idea di Predator: Badlands prima dell’inizio dello sviluppo. Il regista più esperto lo incoraggiò a perseguire l’idea, dicendo che pensava potesse funzionare:

“Mi considero incredibilmente fortunato, e probabilmente è in gran parte merito del fatto che entrambi abbiamo girato film con gli stessi collaboratori alla 20th Century Fox. Lui vide Prey e gli piacque molto, quindi eravamo rimasti in contatto. E quando andai in Nuova Zelanda per iniziare a preparare Badlands, mi invitò a vedere cosa stava facendo a Wellington. Così trascorsi un po’ di tempo con lui sul set e in sala montaggio [di Avatar: Fuoco e Cenere]. In sala montaggio, gli raccontai la cosa folle che stavamo facendo, il modo folle in cui la stavamo facendo, e quanto sarebbe stata una novità assoluta per il franchise e una novità per me come regista.

Poi andammo a cena separatamente, e quando entrò e si sedette, disse: “Stavo solo pensando a quello che stai facendo, e penso che funzionerà”. Così, con tutto quel vento in poppa, sono tornato ad Auckland per dirlo alla mia troupe. La benedizione di quell’uomo, che ha affrontato sfide davvero impossibili e le ha portate a termine, è stata assolutamente incredibile.”

Elle Fanning in Predator: BadlandsTuttavia, solo quando Trachtenberg ha mostrato il montaggio finale a Cameron, questi ha rivelato di non essere stato molto sicuro del film all’inizio. Ma ha detto a Trachtenberg di “avercela fatta”. Il regista di Predator: Badlands ha paragonato la dichiarazione di Cameron a qualcosa che aveva bisogno di sentirsi dire in quel momento per rendere il film il migliore possibile:

“Poi abbiamo condiviso il montaggio con lui quando non era ancora pronto. C’erano alcune domande specifiche che avevo in mente e volevo vedere se poteva darci qualche suggerimento utile. Così ha visto il film un paio di mesi fa e mi ha detto: “Devo essere onesto con te. Quando ho sentito per la prima volta cosa stavi facendo, non pensavo che avrebbe funzionato. Ma santo cielo, ce l’hai fatta.” O non ricordava quella prima conversazione che per me ha significato molto, oppure sa davvero cosa ha bisogno di sentirsi dire da qualcuno nella mia posizione per ottenere risultati. Credo che sia più quest’ultima ipotesi. Quindi ci ha dato la carica al momento giusto, e ho dovuto assicurarmi di ringraziarlo in modo speciale.”

La storia di Trachtenberg indica che il regista di Avatar: Fuoco e Cenere voleva incoraggiarlo con Predator: Badlands, perseguendo l’idea nonostante il rischio che comportava. Il film è un punto di forza della saga, sia per il personaggio principale Yautja, sia per la sua classificazione PG-13. Affronta anche elementi fantascientifici più intensi rispetto a qualsiasi altro film precedente.

La visione di Trachtenberg per il franchise di Predator lo ha portato in direzioni molto diverse e uniche. Dall’ambientazione di Prey nel 1700 a Predator: Killer of Killers che evidenzia vari momenti storici attraverso un’antologia animata connessa, il regista ha trasformato la serie in un franchise di fantascienza unico. L’incoraggiamento di Cameron per Badlands ha senza dubbio contribuito a questa impresa più ampia.

Con l’uscita di Predator: Badlands ormai alle porte, il sigillo di approvazione di Cameron aumenta l’attesa per un capitolo già di per sé eccezionale del franchise. Dato che Trachtenberg è apparentemente riuscito a sfruttare al meglio le qualità uniche del film, sembra che sarà un capitolo memorabile e adrenalinico della serie di fantascienza. Potrebbe persino aprire le porte a storie più avvincenti e originali in futuro.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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