Evangeline Lilly in occasione della presentazione del suo ultimo film Real Steel, con Hugh Jackman, ha commentato brevemente con SFX la sua esperienza sul se de Lo Hobbit – un viaggio inaspettato. La Lilly ricordiamo, interpreta il ruolo dell’elfa Tauriel che non è presente nel libro.
Il sito Hobbitfilm.it ci offre una traduzione integrale dell’intervista:
Al momento ti trovi in
Nuova Zelanda per girare Lo Hobbit con Peter Jackson. E’ un impegno
che ti occuperà molto tempo, e spesso spaventa un attore. E’ stato
un problema?
In realtà andrò avanti e indietro dalla Nuova Zelanda nell’arco
di un anno. E’ andata piuttosto bene. Per molti attori essere così
legati è un problema, a livello di carriera: non c’è la libertà di
prendere altri impegni nel frattempo. Ma per me è perfetto perché
così potrò passare del tempo con la mia famiglia, rilassarmi e
concentrarmi sulla scrittura. Questo ruolo mi dà del tempo
all’interno del quale posso fare altre cose, ma nel frattempo sto
anche lavorando abbastanza. Quando non si lavora ci si perde, si
perde tempo e non si raggiungono gli obiettivi. In questo caso ho
un lavoro flessibile, e non devo stare troppo lontana dalla mia
famiglia.
Quando interpretavi Kate avevi molte scene con
attività fisiche e stunt. Come ti stai preparando allo
Hobbit?
Per ciascun film bisogna prepararsi molto bene studiando il
materiale originale, e spesso si tratta di cose delle quali non si
sa molto. In questo momento sto studiando l’elfico e lavoro con
persone che mi insegnano ad essere un’arciere, una spadaccina e una
combattente nello stile elfico – anziché essere una
carcerata!
Avevi delle riserve quando hai deciso di unirti al
cast?
Con Lo Hobbit non ci ho pensato due volte, ero un fan del
romanzo sin da quando avevo tredici anni!
Essendo una fan dei
libri, cosa ne pensi della trilogia del Signore degli Anelli di
Jackson e dei cambiamenti che ha apportato?
Quando uscì il primo film giurai che non l’avrei visto perché
pensavo fosse un sacrilegio che qualcuno adattasse i lavori di
Tolkien. Non pensavo che qualcuno sarebbe riuscito a rendere
giustizia ai romanzi realizzando i film nella maniera adeguata. Poi
andai a visitare la mia famiglia e loro andarono a vedere il film,
quindi mi convinsi e ci andai. Siamo tutti fan dei romanzi, e
rimanemmo tutti a bocca aperta. Peter Jackson è riuscito a compiere
una piccola magia, perché i film sono un vero omaggio ai libri,
anziché un’offesa.
Tauriel è un nuovo
personaggio nella mitologia, quindi come purista de libro devi
esserti spaventata un po’ a pensare come reagiranno i fan vedendo
il tuo ruolo, no?
Sì! Mi preoccupa molto pensare al giorno in cui la gente vedrà
il film e io sarò quella di cui tutti finiranno per parlare. So
quanto sono irremovibili i puristi, perché sono una di loro. Detto
questo, rileggendo Lo Hobbit da adulta posso capire benissimo come
mai è stato necessario aggiungere qualche personaggio per adattare
la storia, in particolare personaggi femminili. Lo Hobbit non
include alcun personaggio femminile, e ha una storia molto lineare,
è un libro veramente per bambini. Quello che Peter, Fran e Philippa
hanno fatto è perfettamente coerente con il mondo di Tolkien, e
aggiunge una terza dimensione a una storia molto
bidimensionale.
La sinossi ufficiale di Lo Hobbit – un viaggio inaspettato:
Lo Hobbit – un viaggio inaspettato segue il viaggio del protagonista Bilbo Baggins che viene catapultato in un’epica ricerca per reclamare il Regno Nanico di Erebor caduto in preda allo spaventoso drago Smaug. Sollecitato da Gandalf il Grigio, Bilbo si trova all’improvviso in compagnia di tredici nani guidati da un guerriero leggendario: Thorin Scudodiquercia. Il loro viaggio li condurrà nelle Terre Selvagge, attraverso infide lande brulicanti di Goblin e Orchi, letali Mannari, Ragni Giganti, Mutapelle e Stregoni.
Anche se la loro meta risiede a Est, tra le steppe della Montagna Solitaria, dovranno prima trovare alla svelta una via di fuga dai tunnel dei goblin, in cui Bilbo incontra la creatura che cambierà la sua vita per sempre… Gollum.
Qui, da solo con Gollum, sulle rive di un lago sotterraneo, l’ignaro Bilbo Baggins non solo scopre – con sua grande sorpresa – di possedere una notevole dose di astuzia e coraggio ma entra in possesso del “tesoro” di Gollum, un anello dotato di insolite qualità molto utili… un semplice anello d’oro cui è legato il destino della Terra di Mezzo in modi che Bilbo non può ancora comprendere.