Kevin Feige avrebbe voluto un’eroina Marvel al cinema prima di Wonder Woman

Se c’è una cosa che contraddistingue la lotta immaginaria fra Marvel e DC al cinema, quella è il tempismo: i primi, insieme alla Disney, hanno capito che per determinare il successo dei propri film bisognava trasformare tutta la produzione in una specie di serie televisiva (e qui nasce l’intuizione dell’universo condiviso in cui ogni film è legato narrativamente al precedente); i secondi però, sulla scia dei loro diretti avversari, hanno segnato un passo ancora più importante a livello storico e culturale (e perché no, anche politico), portanto in sala il primo cinecomic dell’era moderna dedicato ad un’eroina e diretto da una donna. Parliamo ovviamente di Wonder Woman, che vede la firma in regia di Patty Jenkins, incredibile successo al botteghino americano e manifesto femminile dei blockbuster contemporanei.

 

Ed è proprio questo aspetto a impensierire Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, che in un’intervista a Vanity Fair ha parlato di ciò che più invidia alla DC: l’essere arrivati per primi in tema “femminismo” con Wonder Woman. Nella lunga chiacchierata però Feige ha tenuto a ribadire che i progetti in cantiere del Marvel Cinematic Universe, tra cui Captain Marvel con Brie Larson, “faranno funzionare tutto, anche se arriviamo un po’ tardi rispetto agli altri“.

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Con Captain Marvel l’azienda introdurrà finalmente il suo primo vero personaggio femminile protagonista, dopo i comprimari Vedova Nera e Scarlet Witch in Avengers, e il film sarà diretto da una coppia di registi provenienti dal cinema indipendente (Anna Boden e Ryan Fleck, autori di Half Nelson). Feige, come tutti d’altronde, si aspetta grandi risultati anticipando che gli eventi del cinecomic avranno luogo negli anni Novanta e che il tono lo renderà diverso dagli altri titoli già usciti in sala.

Fonte: ScreenRant

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