Captain Marvel: c’è un grave errore di continuity nel film?

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU CAPTAIN MARVEL

Captain Marvel recensione

1Una ret-con all’orizzonte?

 

L’opzione più probabile, visto che i Marvel Studios non lasciano nulla al caso, è che Mar Vell si sia infiltrata nello S.H.I.E.L.D., dove Howard Stark aveva lasciato l’artefatto, per recuperarlo e usarlo agli scopi della sua ricerca e che, come vediamo nella seconda scena post credits di Captain Marvel, alla fine di quest’avventura, torna nelle mani dello S.H.I.E.L.D.

Il personaggio di Annette Bening appare come il risultato dell’unione di più identità provenienti dai fumetti di Kelly Sue DeConnick, e proprio in quelle storie, Helen Cobb (pilota e mentore di Carol, uno dei personaggi confluiti a costruire quello della Bening) incontra Howard Stark, più o meno negli anni ’60. Sembra quindi plausibile che, per spiegare questo presunto errore di continuity, lo Studio possa appellarsi a questo incontro nei fumetti, durante il quale potrebbe essere avvenuto il passaggio di mani del Tesseract, che poi sarebbe finito solo dopo nelle mani dello S.H.I.E.L.D.

Questo spiegherebbe anche come mai il giovane Nick Fury, nel 1995, non sa ancora nulla del cubo cosmico. Nonostante non sia ancora a capo dell’agenzia, risulta poco credibile che non fosse nemmeno a conoscenza del progetto P.E.G.A.S.U.S., che, stando così le cose, potrebbe essere stato “inaugurato” proprio all’indomani dei fatti che vediamo accadere in Captain Marvel.

Siamo sicuri che in qualche modo i Marvel Studios riusciranno a sistemare quello che sembra un errore grossolano nella perfetta continuity dei suoi film, così come è stato fatto con “l’errore” temporale di Spider-Man: Homecoming.

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