Hulk: Edward Norton rivela i suoi piani originali per il personaggio

Per tutti il Bruce Banner aka Hulk dell’universo cinematografico Marvel è Mark Ruffalo, ma sappiamo benissimo che quando il personaggio è stato introdotto nel 2009 venne interpretato da Edward Norton nel film snobbato di Louis Leterrier scritto dallo stesso Norton. Tutto lasciava intendere, all’epoca, che l’attore sarebbe tornato anche in un ipotetico sequel (o almeno negli altri capitoli del MCU), ma le divergenze creative con lo studio hanno reso possibile questo cambio in corso d’opera.

 

Intervistato dal New York Times in occasione dell’uscita di Motherless Brooklyn (scelto come film d’apertura della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma), Norton ha parlato del suo rapporto con la Marvel e dei piani mai concretizzati su un altro capitolo delle avventure in solitaria di Hulk:

Ho adorato i fumetti di Hulk. Pensavo avessero un che di mitologico. E quello che stava facendo Christopher Nolan con Batman è un po’ la strada che avrei percorso anche io: un racconto lungo, dark e serio. Hulk, per come lo immaginavo io, aveva tutte quelle caratteristiche, perché è letteralmente il mito di Prometeo. Quindi presentai ai Marvel Studios un’idea per due film: una origin story e un seguito su Bruce Banner sognatore cosciente, un personaggio che poteva gestire il viaggio. Prima mi dissero che era ciò che volevano, poi si è scoperto che non era così. Ma mi sono divertito moltissimo a farlo e mi è piaciuto lavorare con Kevin Feige.

Dunque è evidente che se Norton avesse proseguito il suo percorso nel MCU, il suo Bruce Banner sarebbe stato decisamente più oscuro del ritratto diversamente complesso di Ruffalo, ispirato al lavoro di Nolan sulla trilogia del cavaliere oscuro. Nell’intervista ha poi spiegato che quando discusse dei suoi piani con i Marvel Studios, non era disposto a dedicare tutto il tempo necessario per realizzare questa visione creativa e che il budget non corrispondeva alle richieste avanzate.

Leggi anche – Hulk: 10 idee per il futuro del personaggio nel MCU

Fonte: The New York Times

- Pubblicità -