Spawn: ecco perché il reboot non sarà una storia di origini

Il creatore di Spawn, Todd McFarlane, ha spiegato perché esclude la possibilità di raccontare le origini del personaggio nell'annunciato reboot.

Il reboot cinematografico di Spawn ad opera di Todd McFarlane è ormai in sviluppo da molto tempo. Nel corso degli anni il fumettista canadese ha mostrato una certa ostinata determinazione a voler far decollare a tutti i costi il progetto, assicurandosi non soltanto il coinvolgimento della Blumhouse di Jason Blum alla produzione, ma anche quello del premio Oscar Jamie Foxx in qualità di protagonista.

 

Era da un po’ che non avevamo aggiornati sul film, e adesso è stato proprio McFarlane a parlare del progetto in una recente intervista con CBR. Stando a quanto rivelato dal fumettista, che sarà coinvolto nel riavvio di Spawn in qualità di regista, il film non sarà una storia di origini, dal momento che quel tipo di approccio è stato già impiegato dall’adattamento del 1997 con protagonista Michael Jai White. McFarlane, infatti, vuole che il reboot sia molto diverso e, soprattutto, rivelando per il pubblico di oggi.

“Per il mio film, non volevo adattare la storia delle origini raccontata nei primi numeri del fumetto”, ha spiegato. “Abbiamo cercato diversi sceneggiatori che potessero dare vita a qualcosa di molto diverso, senza però spiegare loro nulla di quello che volevamo. Sfortunatamente, l’80-90% di questi sceneggiatori si è adagiato ed è caduto nella trappola di raccontare una storia di origini. Ma la verità è che abbiamo già visto quel film… È uscito più di 20 anni fa. Questo reboot deve invece essere interessante e rivelante per il mondo di oggi, sia in termini di cinema che di contenuti social.”

Il nuovo film dedicato a Spawn avrà come protagonista il premio Oscar Jamie Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo. Del cast dovrebbe far parte anche Jeremy Renner nei panni di Twitch Williams. Greg Nicotero, truccatore di The Walking Dead, si occuperà del trucco e degli effetti speciali. Il film sarà prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse Productions.

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